L’intelligenza artificiale è il nostro futuro

Nonostante le difficoltà all’Exportdrvo sono state aperte le due mostre e l’interesse del pubblico non è mancato. Raggiunti i vertici dell’indirizzo programmatico Dopolavoro

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L’intelligenza artificiale è il nostro futuro

Sono state inaugurate ieri sera la mostra “Terra Effluviens” e l’installazione “Oblomo”, entrambe parte del grande evento artistico curato dall’associazione Drugo more.
Dopo l’apertura della mostra “Usijano more”, che analizza il rapporto tra uomo, mare e tecnologia, “Terra Effluviens”, usando un’intelligenza artificiale chiamata Homo Effluviens, ha permesso ai visitatori d’immergersi letteralmente in una topografia sonora di Fiume.
L’uomo tossico
Il curatore della mostra è Nikola Bojić, un giovane artista che ha coordinato una squadra di architetti, scienziati e hacker per ridare vita allo studio dimenticato dell’architetto croato Branko Petrović e risalente al 1971. Petrović ha usato Fiume come modello per l’applicazione delle sue speculazioni relative allo sviluppo industriale e all’impatto sull’ambiente ed è giunto a conclusioni incredibili e estremamente innovative.
Durante l’inaugurazione, Bojić ha rilevato il fatto che al centro dell’interesse della mostra c’è una visione planetaria del futuro. “Tra i 36 diagrammi incontriamo pure Homo Effluviens, un uomo tossico del futuro in cui ci troviamo in questo periodo di pandemia”, è stato detto.
Premio alla pigrizia
L’installazione “Oblomo”, dell’artista multimediale sloveno Sašo Sedlaček, invece, si pone la domanda “Può l’ozio diventare una forma estrema di lavoro in una società completamente automatizzata?” L’autore dell’installazione ha spiegato che con la sua opera in visione si vuole premiare la pigrizia, non soltanto all’Exportdrvo ma anche scaricando l’applicazione da casa.
I visitatori sono invitati a considerare l’ozio, l’immobilità e l’inattività come un valore economico e a rigettare l’idea che solo i ricchi e i privilegiati possono permettersi di non lavorare. Con il denaro guadagnato non facendo niente è possibile acquistare dei materiali promozionali.
La pigrizia, nella visione di Sedlaček, da vizio si trasforma in un’attività dignitosa che dà i suoi frutti. L’installazione si trova nella zona lounge dell’Exportdrvo ed è composta da sedie a sdraio, sensori di movimento e altri elementi tecnologici che “misurano” il livello di attività delle persone e premiano quelle più pigre erogando criptovaluta che poi può venire spesa sul mercato Oblomo, una piattaforma web cui si può accedere anche mediante lo smartphone. Entrambe le mostre possono essere visitate fino al prossimo 30 settembre.

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