
L’Associazione “Kulturni front” e il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Fiume ha ripreso, presso il club Bačva, il progetto di divulgazione scientifica e promozione della cultura democratica Coffeehouse Debates dopo la pausa estiva. La nuova stagione di dibattiti è stata inaugurata con il tema “Arte, cultura e società”.
Tra i relatori dell’evento, Elvio Baccarini, filosofo e professore ordinario presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Fiume; Vid Simoniti, storico dell’arte e filosofo dell’Università di Liverpool; e Maarten Coëgnarts, professore associato di Studi Cinematografici all’Università di Anversa e membro della Società per gli Studi Cognitivi dell’Immagine in Movimento.
L’impatto dell’arte sui processi politici
Nella prima parte dell’incontro si è esaminato l’impatto della cultura e dell’arte sui processi politici, mentre nella seconda parte si è analizzato come i processi artistici influenzino la politica, con un focus particolare sulla censura degli artisti e sulla cultura del boicottaggio. La discussione è stata guidata da Iris Vidmar Jovanović della Facoltà di Filosofia. Sono stati affrontati temi di rilevanza come la correttezza politica, il ruolo dell’arte nel contesto contemporaneo e le modalità per promuovere cambiamenti positivi. È stata discussa l’efficacia di tali cambiamenti e i meccanismi cognitivi, percettivi ed emotivi che li facilitano.
Simoniti ha evidenziato l’importanza di impegnarsi attivamente o, in alternativa, di adottare un approccio più razionale. Ha confrontato due modalità di affrontare i problemi: una emotiva e diretta, e una più distaccata. Ha spiegato che l’arte può rispondere a un evento in due modi principali: restare arrabbiati senza agire o, al contrario, intervenire e creare. Ha fatto l’esempio di una persona di colore che indossava una maglietta di Superman, un gesto innovativo per l’epoca che attirò attenzione, nonostante la parità non fosse ancora stata raggiunta.
Successivamente, si è discusso del ruolo della bellezza nell’arte contemporanea. La bellezza ha un’importanza notevole anche in ambito politico, in quanto è un’esperienza che porta gioia e ha un impatto significativo nella società. Tuttavia, molti artisti oggi rinunciano alla bellezza, considerandola un concetto legato alla borghesia. Nonostante questo, la bellezza continua a essere utilizzata e ha il potere di farci sperare in un futuro migliore.
Potente fonte di motivazione
Baccarini ha discusso se l’arte mantenga oppure no il suo valore anche quando viene strumentalizzata. Secondo lui, l’arte è una potente fonte di motivazione, educazione morale e cambiamento politico. Ha sottolineato che sarebbe un errore non sfruttare il potere motivante e arricchente dell’arte.
Coëgnarts, parlando della bellezza nel contesto artistico, ha affermato che dobbiamo apprezzare e vivere l’esperienza della bellezza per comprenderne appieno il valore intellettuale. Ha riflettuto sul significato dell’arte e del cinema, sottolineando come il potere dell’arte risieda nella sua capacità di rappresentare e comunicare su livelli sia concreti che astratti. Ha trattato anche la percezione e le emozioni come concetti astratti essenziali per comprendere e articolare le esperienze emotive. Dopo il dibattito, è stato dato spazio alle domande del pubblico. In base a queste, si è discusso su come distinguere ciò che è arte da ciò che non lo è. Sono stati esplorati i criteri che oggi possono definire un’opera d’arte e le differenze tra attivismo e capacità di razionalizzare.
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