L’impegno dei cittadini è essenziale

Una passeggiata nei rioni di Potok e Braida ha portato a termine il primo ciclo del progetto della Biblioteca civica di Fiume «Il libro in luoghi inopportuni». Si è voluto in questo modo sensibilizzare i partecipanti sui lati negativi e positivi della città

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L’impegno dei cittadini è essenziale

Si è concluso con una passeggiata nei rioni di Potok e Braida il primo ciclo del progetto della Biblioteca civica di Fiume “Il libro in luoghi inopportuni”, il cui obiettivo è stato quello di far conoscere al pubblico fiumano scrittori e scrittrici di diversi profili, come pure di dare rilievo a luoghi poco frequentati e spesso trascurati della città. La particolare passeggiata, evento finale del progetto, alla quale hanno preso parte architetti e urbanisti, ma anche cittadini, ha voluto sensibilizzare i presenti sui lati negativi e positivi di Fiume e sulle potenzialità di miglioramento dei vari rioni cittadini. La passeggiata, realizzata congiuntamente con l’associazione Urbani separe e la piattaforma per lo sviluppo della comunità del Comitato di quartiere Hartera, è stata guidata da Marin Nižić, attivo in entrambe le iniziative.

 

Spazi pubblici poco frequentati

Il “tour”, partito dal complesso Benčić, non è stato una classica visita guidata dei due rioni, nel corso della quale viene raccontata la storia della zona e ricordati aneddoti legati a persone o edifici, bensì si è trattato di un evento interattivo in cui Nižić ha spronato i presenti a riflettere sulle caratteristiche positive e negative della città, sul fatto che a Fiume sono numerosi gli spazi pubblici poco frequentati dai cittadini, e ha invitato i presenti a cercare di capire quale ne sia il motivo. Nižić ha spiegato che la passeggiata è partita dal complesso Benčić perché si tratta di un luogo che in passato era off limits per i cittadini, ma che dopo anni di abbandono si sta apprestando a vivere una nuova vita e a diventare un nuovo centro urbano. Ha osservato, inoltre, che con il rinnovo del complesso Benčić anche le zone attigue diventeranno più curate e piacevoli, migliorando certamente la qualità di vita dei residenti.

La comitiva si è incamminata quindi verso la Stazione ferroviaria, dove Nižić ha constatato che a Fiume esistono spazi che non sembrano destinati ai cittadini. “Gli abitanti di Fiume sembrano essere rassegnati al fatto che determinati spazi della città sono difficilmente accessibili ai cittadini e di conseguenza non vengono tenuti di conto”, ha osservato Nižić.

La comitiva ha fatto tappa nella Stazione ferroviaria

Scarabocchi e rifiuti

Una delle caratteristiche considerate più negative della città sono le scritte e gli scarabocchi che deturpano gran parte delle facciate dei palazzi cittadini e i rifiuti disseminati ovunque negli spazi pubblici. Nižić si è chiesto pure per quale motivo i cittadini non frequentano di più i luoghi pubblici e i parchi di Fiume, al che alcuni partecipanti alla passeggiata hanno osservato che i parchi fiumani sono pochi e mal curati, mentre non aiuta nemmeno la configurazione del terreno, che è in salita. Sono pochi, in effetti, i luoghi in cui è possibile passeggiare e trascorrere il tempo libero. Un esempio positivo è, d’altro canto, il Molo longo che, dopo decenni in cui era inaccessibile, è diventato uno degli spazi pubblici più gettonati di Fiume. Dopo la Stazione ferroviaria, la passeggiata è proseguita verso la fermata delle corriere dinanzi alla Stazione per fare in seguito tappa al mercato di Braida. Kristian Benić della Biblioteca civica ha ricordato come il rione di Braida fosse stato il primo quartiere fiumano ad essere stato progettato e pianificato professionalmente (dall’architetto triestino Giacomo Zammattio, nda) prendendo come esempio i quartieri di Vienna.

Il mercato in Braida

La Fiume di oggi

La comitiva si è quindi incamminata verso il rione di Potok e il cortile di due palazzi in stile Liberty, dove Nižić ha voluto riflettere sulla Fiume di oggi, facendo riferimento alla partecipazione dei cittadini nella realizzazione di progetti volti al miglioramento della qualità di vita nei vari rioni. Ha constatato che iniziative di questo tipo sono state particolarmente numerose l’anno scorso, ovvero nell’ambito del programma 27 vicinati in seno al progetto Fiume Capitale europea della Cultura 2020. “Credo che, nonostante tutti i problemi, in città vengano portate avanti delle iniziative importanti e che sono numerosi i cittadini che si stanno impegnando in questo contesto. Infatti, nulla si può fare senza la partecipazione dei cittadini”, ha rilevato Nižić, al che la comitiva ha proseguito verso un cortile in via Cambieri per ritornare infine al complesso Benčić. La passeggiata si è conclusa al pianterreno della futura sede della Biblioteca civica, dove Kristian Benić ha fornito qualche dato sull’opera di edificazione nel palazzo, che avrà il tetto entro la fine dell’anno, mentre durante i mesi di dicembre e gennaio 2022 vi verranno installate le finestre.

Il cortile dei palazzi in via Cambieri

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