LFF. Lottare per il cambiamento e per un mondo diverso è possibile

Annunciato il programma della 22ª rassegna cinematografica che si articolerà tra il 27 e il 31 agosto prossimi nella Perla del Quarnero

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LFF. Lottare per il cambiamento e per un mondo diverso è possibile
Mirela Pešić, Karolina Hrga, Nika Petković e Hana Galogaža Lanča. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

La 22esima edizione del Liburnia Film Festival (LFF), il più agè in quanto al cinema documentario del Paese e l’unico in cui vengono proiettati i documentari croati più recenti, si preannuncia molto interessante e vanta un programma estremamente ricco e variegato. Lo hanno assicurato ieri in conferenza stampa indetta presso il caffè “Dnevni boravak” di Fiume la nuova direttrice in carica, Karolina Hrga, la responsabile dei programmi educativi, Nika Petković, la coordinatrice dei volontari, Mirela Pašić e la portavoce dell’evento, Hana Galogaža Lanča. A detta di quest’ultima, l’ormai tradizionale appuntamento cinematografico avrà luogo dal 27 al 31 agosto e si articolerà sulla Scena estiva abbaziana (biglietti procurabili tramite la pagina www.mojekarte.hr o all’ingresso del palco estivo al prezzo di 4 euro per i giornalieri o 12 euro per quelli ingresso al Festival), in Villa Antonio e nel Lounge Bar Monokini di Abbazia (biglietti gratuiti).
Ciò che sicuramente non passerà inosservata sarà la soluzione visiva proposta sui depliant e sulle locandine del LFF realizzata dalla grafica e illustratrice Mikela Cvitanović, in merito alla quale Hrga ha specificato che “Abbiamo deciso di contemplare un contesto sociale più ampio e di metaforizzare il caos che porta il capitalismo infiltrato nelle nostre vite, tradotto nell’immagine di un fiore apocalittico fuligginoso, il quale, nonostante tutto, risorge come una fenice dalle ceneri. Lo stesso simboleggia un mondo che brucia a causa dei sempre più intensi cambiamenti climatici, delle guerre, delle crisi economiche e sanitarie, che influiscono e modellano in misura sempre maggiore la nostra vita quotidiana. Speriamo, però, che visivamente riesca anche a evocare la speranza che lottare per il cambiamento e per un mondo diverso sia ancora possibile”.
L’ottimo parterre dei titoli in concorso presenta una carrellata di pellicole di autori rinomati e pluripremiati, come pure tante esordienti, che avranno l’opportunità di portarsi a casa uno degli otto premi del Festival: migliore film, migliore regia, produzione, fotografia, montaggio, design del suono, premio della critica “Dragan Rubeša” e quello del pubblico. Nell’ambito della manifestazione, quest’ultimo avrà modo di gustare le realizzazioni di noti autori quali Silvestar Kolbas (“I nostri figli”, Factum, 2024), Ana Hušman (“Preferirei essere un sasso”, Pangolin, 2024), Vladimira Spindler (“I geni dei miei figli”, Zagreb film, 2024), Tea Radić (“La strada che percorriamo”, Kino klub Split, 2024), Jakov Torić (“Case senza tetti”, Blank, 2023), Sara Todorović (“Oltre i confini”, UMAS, 2024), Irena Antin (“Scappare da Irena”, ADU, 2024) e Jelena Kovačev (“Notti accecanti”, Filmaktiv, 2024). Non da meno saranno quelle dei “laureati” del LFF, tra cui Karla Crnčević (“Il Paese per noi”, Zagreb film, 2024), Goran Dević (“Che fare?”, Petnaesta umjetnost, 2023), Elvis Lenić (“La nave”, Kinematograf, 2023) e i due giovani registi Toni Jelenić (“Una marea di cose” e “La casa croata”, ADU, 2024) e Luka Karlo Kauzlarić (“Vapori”, Filmaktiv, 2024).
A impreziosire questa edizione ci saranno anche David Lušičić (“Galeb”, Greta Creative Network, 2024), Lucija Brkić (“In transito”, ADU, 2024), Mario Papić (“Il luogo in cui la parola tace”, Renko, 2024), Igor Ilić (“Tonalità profonde”, Zagreb film, 2024) e Sebastijan Borovčak (“Sei qui da qualche parte”, Kinoklub Zagreb, 2024), nonché le anteprime di Filip Mojzeš (“Motel”, Kadromat, 2023) e Katarina Stanković (“L’infedeltà di Nettuno”, coproduzione serbo-croato-polacca, SIRENA4REEL, LEWA productions e 2k4k, 2023). A detta delle responsabili, un particolare momento emotivo sarà la proiezione dell’ultima fatica cinematografica dell’artista concettuale Ivan Faktor, venuto recentemente a mancare (“Dolore”, Up and Up, 2024), in cui racconta, documentandola con il cellulare, la malattia di Parkinson con la quale combatteva. Interessante anche le tematiche trattate dai giovanissimi Luka Duvančić, Mija Maros Živković, Rea Rajčić e Anja Koprivšek.
Da ricordare che la 22esima edizione del festival, organizzato dall’associazione Liburnia Film Festival (coorganizzatore Restart e partner il Festival Abbazia) è sostenuta dalla Città di Abbazia, dal Centro audiovisivo croato, dall’Associazione dei registi cinematografici croati, dalla Regione litoraneo-montana, dall’AJB Doc Festival, dall’Ente per il turismo di Abbazia, dal Gruppo AVC, dall’azienda Acer e altri.

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