«Leron»: un tripudio di colori

La festa è stata inaugurata ufficialmente questa sera con la tradizionale sfilata. Grazie al Festival la CI di Dignano si apre al mondo, presentando usi, costumi e tradizioni comuni, in quanto ogni gruppo porta la sua storia e la propria identità. La kermesse prosegue domani con una serie di appuntamenti

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«Leron»: un tripudio di colori
Foto Vanja Stoiljković

Fisarmoniche, tamburelli, chitarre, violini, pive, zampogne, leron… Tutti “in coro” in cima alla Merceria a Dignano. E centinaia di folcloristi, in attesa dell’inizio della sfilata lungo la via più lunga della cittadina, che li porta diritti in Piazza del Popolo. Sicuramente una delle immagini più belle del “Leron”, che segna un po’ l’inizio ufficiale del Festival internazionale del folclore promosso dalla locale Comunità degli Italiani e dall’Unione Italiana: ancora sabato Dignano vivrà colori, musiche e balli di tutta Europa all’insegna della fratellanza e della multiculturalità.

Dignano ha cominciato a festeggiare in effetti già giovedì sera con “Aspettando il Leron… serata furlana”. Da qualche anno, a precedere il Festival vero e proprio è infatti la serata dedicata al tradizionale ballo della furlana, di cui hanno parlato i musicologi Vidoslav Bagur, Dario Marušić e Valter Colle. A presentarle i gruppi folcloristici delle Comunità degli Italiani “Armando Capolicchio” di Gallesano e Dignano e il GF “Lis Primulis di Zampis” APS di Udine. Nell’occasione, Bagur ha voluto evidenziare la bellezza delle furlane, mentre Colle la loro diversità: da quelle italiane, passando per l’Istria e arrivare a quelle dalmate.

Il programma è continuato con la sfilata dei partecipanti, preceduti dalla Banda d’ottoni della Città di Dignano e della CI di Dignano. A sfilare e ballare il GF “Lis Primulis di Zampis” APS (Italia), il gruppo Trachtenverein Rossecker (Austria), il GF “Handrlák” (Repubblica Ceca), l’AC “San Leonardo” (Italia), l’ensemble folcloristico “Koprivnica” (Croazia), l’Associazione culturale e folcloristica “Charaviscas” (Spagna), la SAC “Marco Garbin” di Rovigno e la Società folcloristica “Umag” di Umago. A rappresentare le forze di casa i gruppi folcloristici delle Comunità degli Italiani di Gallesano e Dignano. Giunti in Piazza, hanno sfilato sul palco, per ancora un assaggio di quello che presenteranno.

A salutare il pubblico sono stati il presidente della CI di Dignano, Maurizio Piccinelli, il sindaco della Città di Dignano, Edi Pastrovicchio, il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Marin Corva e la vicepresidente della Regione istriana in quota CNI, Jessica Acquavita. E poi via con l’alzabandiera e l’esibizione dei primi gruppi.

La festa continua sabato con un fitto programma: il ricevimento dal sindaco, la partecipazione alla tavola rotonda, che quest’anno vedrà sviluppato il tema “Tessuti e colori degli abiti tradizionali: memoria e patrimonio culturale”, la messa solenne per i folcloristi… e poi ancora ballo con protagonisti i gruppi ospiti. Spazio a Italia, Austria, Repubblica Ceca, Croazia e Spagna.

ll Festival “Leron” viene organizzato dalla Comunità degli Italiani di Dignano e dall’Unione Italiana in collaborazione con l’Università popolare di Trieste. La manifestazione si avvale del supporto finanziario dell’Assessorato alla Cultura della Regione istriana e del Consiglio per le minoranze nazionali della Repubblica di Croazia e gode del patrocinio della Città di Dignano.

Foto Vanja Stoiljković

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