«Leron»: un crocevia di colori, tradizioni e culture

Il 22º appuntamento con il Festival del folclore, che si articolerà tra il 22 e il 24 agosto a Dignano, vedrà la partecipazione di dieci gruppi, cinque dei quali provenienti dall’estero

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«Leron»: un crocevia di colori, tradizioni e culture
Edi Pastrovicchio, Maurizio Piccinelli, Marin Corva e Diriana Delcaro Hrelja. Foto: FREDY POROPAT

Una manifestazione culturale conosciuta per la sua storia, i costumi, i canti e i balli popolari tradizionali: il Festival folcloristico internazionale di Dignano “Leron”, giunto alla sua 22esima edizione. Il rinomato e quotato evento, con il quale si va verso la fine della ricca Estate dignanese, è in programma da domani sino a sabato prossimi (22-24 agosto) ed è stato presentato ieri a Palazzo Bradamante, sede della Comunità degli Italiani di Dignano, accanto all’Unione Italiana organizzatrice della manifestazione. All’appuntamento hanno preso parte Maurizio Piccinelli, presidente della CI di Dignano, Marin Corva, presidente della Giunta dell’UI, il sindaco di Dignano, Edi Pastrovicchio nonché la vicesindaca in quota CNI di Dignano, Diriana Delcaro Hrelja.

Sfilate, concerti e tavola rotonda
Il programma delle tre serate è stato illustrato da Piccinelli, il quale, ringraziando in primo luogo l’UI per il supporto finanziario e organizzativo, ha puntualizzato che sinora in tutti questi anni a questa manifestazione si sono presentati 170 gruppi folcloristici, che sono stati il “simbolo” della fratellanza tra i popoli. Quest’edizione, alla quale si presenteranno 10 gruppi folcloristici, 5 dei quali provenienti dall’estero, avrà il suo ‘prologo’ domani sera in piazza Zagabria (ore 21) con “Aspettando il Leron…. serata furlana”, con le esibizioni dei gruppi folcloristici delle CI di Gallesano e Dignano nonché del “Lis Primulis di Zampis” A.P.S. di Udine. Seguiranno gli interventi dei musicologi Vidoslav Bagur, Dario Marušić e Valter Colle, e gran finale con il concerto del gruppo “Vruja”, che cura la musica popolare della parte slovena dell’Istria. Alle 21 di venerdì si… trasloca in piazza del Popolo, dopo la sfilata dei partecipanti in via Merceria che inizierà alle 20. Conclusa la cerimonia ufficiale d’apertura del “Leron”, si darà spazio all’esibizione dei gruppi. La giornata finale (24 agosto) è anche la più ricca di appuntamenti, a partire dalle ore 10 con il ricevimento dal sindaco, e un’ora più tardi in sede della CI con la tavola rotonda sul tema “Tessuti e colori degli abiti tradizionali: memoria e patrimonio culturale”. Alle 19 nel Duomo di San Biagio si terrà la Messa solenne, dopo di che in piazza del Popolo ciascun gruppo avrà il proprio punto promozionale per presentarsi. L’esibizione dei gruppi folcloristici continuerà alle 21, con la chiusura del Festival e la consegna dei premi della giuria alle 23.

Le comitive
A presentarsi al pubblico, tradizionalmente numeroso al “Leron”, saranno il succitato gruppo folcloristico di Udine, il “Rossecker” di Bruck an der Mur in Austria, il “Handrlàk” di Kunovice nella Repubblica Ceca, il “San Leonardo” di Ortona in Italia, l’ensemble folcloristico “Koprivnica” dell’omonima città croata, il “Charaviscas” di Domaio-Moana in Spagna, la SAC “Marco Garbin” di Rovigno, il gruppo folcloristico “Umag” di Umago, e infine quelli della CI “Armando Capolicchio” di Gallesano e della CI di Dignano.

Una famiglia globale
“Per tre giorni – così Delcaro Hrelja –, Dignano diverrà nuovamente un crocevia di colori, tradizioni e culture. È un momento in cui la nostra Comunità si apre al mondo, presentando usi, costumi e tradizioni comuni, ovvero diviene un mosaico di queste, in quanto ogni gruppo porta la sua storia e la propria identità, dando vita ad una ‘famiglia globale’”. Il sindaco Pastrovicchio, a sua volta ringraziando tutti gli organizzatori e patrocinatori, ha rilevato il grande lavoro di volontariato svolto dai soci dalla CI locale, il tutto per arricchire e mantenere la tradizione. “Il folclore porta la storia vissuta dai nostri precedessori, e quindi è un dovere e anzi, un piacere, tramandarla ai giovani, e ciò con un evento di grande rilievo”.

Numerosi i sostenitori
Infine l’intervento di Corva, che ha porto i ringraziamenti alla CI di Dignano, per le sue iniziative e l’impegno nell’ambito dell’Unione Italiana. “Lo stesso vale per la Città di Dignano, che è molto importante, e nella quale operano due Comunità degli Italiani. È essenziale che si mantenga questo impegno, in quanto la minoranza italiana è una componente fondamentale di questa zona. Vorrei esprimere gratitudine per il sostegno all’ambasciatore italiano a Zagabria, Paolo Trichilo e al Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana che ci hanno devoluto 18mila euro, il Consiglio per le minoranze nazionali della Repubblica di Croazia che ha stanziato 15mila euro, la Regione istriana che oltre al finanziamento di 2mila euro ci offre il supporto pubblico e morale, nonché la Città di Dignano che offrirà il proprio contributo di 10mila euro. Inoltre, il deputato per la minoranza italiana al Sabor e dell’Ufficio per i diritti dell’uomo, Furio Radin, che ci ha consentito di superare degli imprevisti. Va sottolineato – ha proseguito Corva –, che sino a quest’anno le spese per coprire il ‘Leron’ ammontavano a 50mila euro, però siamo testimoni che nel frattempo i prezzi sono molto aumentati, e quindi siamo stati costretti a trovare una soluzione, assicurata grazie all’impegno del succitato Ufficio. Quest’anno quindi, a conti fatti, le spese si aggirerebbero sugli 80mila euro. A ogni modo, il ‘Leron’, oltre che per la località stessa, è importante pure a livello regionale e nazionale, in quanto si tratta di un’iniziativa di carattere internazionale. Si parla di un bellissimo e unico evento, che merita il pubblico delle grandi occasioni”, ha concluso Corva.

Una parte dei partecipanti dell’edizione 2023.
Foto: VANJA STOILJKOVIC

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