Le tesi di laurea di cinque donne che animano la città di Pola

L’appuntamento organizzato dal progetto Stesi dalle Tesi ha voluto condividere saperi e storie di vita

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Le tesi di laurea di cinque donne che animano la città di Pola

Ha avuto luogo sulla piattaforma Zoom l’appuntamento intitolato “Le donne animano la città”, organizzato dal progetto Stesi dalle Tesi dell’antropologa Adriana Migliucci.

 

L’iniziativa nasce come “proposta di ‘edutainment’, divertente, coinvolgente e divulgativa al tempo stesso”, secondo quanto specificato dal sito web ufficiale. Attraverso una serie di incontri di due ore ciascuno, il progetto mira a far rivivere le tesi di laurea che molto spesso cadono nell’oblio.

Condividere storie di vita
“Questo progetto vuole condividere saperi e, attraverso i saperi, anche storie di vita, passioni, talenti che sono nascosti nelle tesi di laurea”, ha spiegato l’organizzatrice Adriana Migliucci in apertura dell’incontro.
Ogni appuntamento prevede la partecipazione di cinque persone laureate che, nel corso di una chiacchierata informale, presentano i loro lavori e condividono le proprie esperienze e i propri saperi. Diversamente da una discussione di laurea, questi incontri si articolano “sottoforma di gioco culturale con aperitivo a base di tesi di laurea e di varie attività molto interattive con il pubblico, trasformandosi in una Festa del Bel Sapere”, stando alla pagina web dell’iniziativa.

In occasione della Giornata internazionale della donna, Stesi dalle Tesi ha dedicato il tradizionale appuntamento a cinque personaggi che “animano” la città di Pola, provenienti da settori diversi. Le protagoniste hanno presentato le loro tesi di laurea, raccontando la storia della stesura di ciascun lavoro.

Tesi incentrate su tematiche sociali
Il primo intervento è stato quello di Slavica Ćurković, direttrice del Festival Monte Librić e produttrice della Fiera del Libro in Istria, la quale ha presentato ben due lavori, una tesi incentrata sui bambini dell’orfanotrofio, scritta per la laurea presso il Dipartimento di Pedagogia della Facoltà di Filosofia di Zagabria, e una sull’analisi delle filastrocche per bambini, presentata per la laurea presso la Scuola Superiore Magistrale di Scienze della Formazione di Pola. “Si tratta di un tema molto delicato e molto doloroso”, ha dichiarato commentando l’argomento del primo dei due lavori. “In base alle mie osservazioni – ha puntualizzato –, ero arrivata alla conclusione che all’epoca, come lo è tuttora, i bambini che crescevano in quelle condizioni raggiungevano un livello di istruzione decisamente più basso rispetto a quelli cresciuti con i genitori, oltre a essere esposti a grandi rischi sociali”.

In seguito, la parola è passata a Dušica Rodojčić, attivista ecologista ed ex presidente della Zelena Istra. Particolarmente interessante è stato il racconto dell’attivista in merito alla scelta dell’argomento della sua tesi, il lottarmatismo in Italia. “Il tema della mia tesi l’ho scelto per caso, dopo aver visto in TV un documentario del 1969 di cui ora non ricordo il titolo”, ha spiegato. “Una scena di quel film – ha proseguito –, che mi ha colpito molto, è stata il motivo per cui ho scelto di scrivere un lavoro sul lottarmatismo. In cima di una scalinata di un’università, si vede un gruppo di studenti e docenti, stretti gli uni agli altri, mentre, in fondo figura un gruppo di persone vestite di nero, con catene e bastoni, che nella mia tesi ho definito ‘soldati dell’odio’. L’attacco agli studenti e ai docenti che seguì è stato ferocissimo. Il primo a cadere è stato un professore anziano, colpito in faccia da una catena. Ancora oggi rabbrividisco a pensare alla scena e quelle che sono seguite”.

Dalla musica alla poesia
L’incontro ha proseguito con il racconto di Tatiana Šverko, pianista e direttrice artistica e ideatrice dei laboratori musicali “Arena International” di Pola. Ricordando l’ideazione dei suoi Concerti di laurea presso il Conservatorio di Musica “Benedetto Marcello” di Venezia, ha spiegato: “Dopo un colloquio con il mio mentore, il maestro Giorgio Lovato, è stato scelto il repertorio che avrei presentato per i due Concerti di laurea, in base alle mie capacità, alle mie ambizioni e ai miei gusti musicali. Ho scelto – ha aggiunto – il Concerto per pianoforte e orchestra n. 20, KV 466 in Re minore di Mozart e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in Re minore di Rachmaninov, due componimenti bellissimi che ancora oggi mi emozionano”.

Aleksandra Lera, curatrice dei progetti del Centro di Volontariato dell’Istria, ha esposto la propria tesi, incentrata sull’abbandono precoce degli studi scolastici e sulle modalità della sua prevenzione. “Si trattava di un lavoro teorico inerente alla situazione in Croazia e in altri Paesi europei”, ha spiegato. “Nel lavoro – ha aggiunto – ho comparato il fenomeno dell’abbandono precoce degli studi scolastici nei Paesi dell’Unione europea, in relazione anche alle misure attuate da ciascun Stato per la prevenzione di tale fenomeno”.

Infine, è stata presentata la tesi di laurea di Bogdana Trivak, scrittrice, poetessa, critica letteraria, traduttrice e attivista interculturale. Il lavoro della Trivak, intitolato “Il ‘Viaggio sentimentale’ di Ugo Foscolo”, analizza la traduzione di Foscolo della famosa opera omonima di Laurence Sterne. “Il senso della mia tesi si può spiegare attraverso tre strade – ha puntualizzato la scrittrice –: quella del viaggio, inteso come nuova nascita, una conversione, il diventare umano; quella dell’amore, pensato come ciò che dà vita alla parola; e quello della parola, in quanto ponte tra il visibile e l’invisibile”. La tesi della Trivak è stata inoltre pubblicata sottoforma di volume di critica letteraria, ottenendo anche alcuni prestigiosi riconoscimenti.

L’incontro è stato mediato dalla fondatrice Adriana Migliucci e dall’organizzatrice Renata Jelenić, la quale ha tradotto simultaneamente gli interventi dal croato all’italiano e viceversa, in quanto l’appuntamento ha coinvolto persone provenienti da entrambi i Paesi.

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