Le favole e il pensiero dei bambini

Nell’ambito del Festival «Monte Librić», alla Comunità degli Italiani di Pola è stato proposto lo spettacolo «La bottega della buonanotte», interpretato da Martina Boldarin e ispirato ai lavori di Gianni Rodari

0
Le favole e il pensiero dei bambini
Martina Boldarin durante lo spettacolo. Foto: FREDY POROPAT

Una mattinata all’insegna della magia e della fantasia, con le favole quali “elementi di base” per illustrare ai bambini le doti umane, si intende ovviamente in gran parte quelle positive, che infine hanno sempre la meglio su quelle negative. Il tutto grazie all’inimitabile vena letteraria di Gianni Rodari, il maggiore scrittore italiano di letteratura per ragazzi, tanto che è stato l’unico nella categoria a vincere (nel 1970) il premio Hans Christian Andersen. Sulle favole di Rodari quindi (in pratica immancabile al Festival del libro per bambini e ragazzi “Monte Librić”), nell’ambito del programma “Librić teatrino – Più che una storia”, sabato nella Sala grande della Comunità degli Italiani di Pola è stato proposto lo spettacolo “La bottega della buonanotte” di Gioia Battista, ispirato e dedicato appunto all’illustre scrittore, e interpretato con bravura da Martina Boldarin.

Le pozioni magiche
L’attrice rappresenta la fata Alchimista, una sorta di farmacista, maga, cuoca e creatrice che nella sua bottega, nel bel mezzo della notte, riceve telefonate da genitori preoccupati che cercano i suoi consigli, ovvero delle pozioni magiche per far fronte ai problemi dei bambini. Essi sono alle prese con numerosi problemi nella vita quotidiana, per cui non possono addormentarsi, sono turbati e non possono trascorrere la notte tranquilli, nonostante, in alcuni casi, le ricette precedenti prescritte dalla fata. Sincerità, capacità d’ascolto, empatia e anche un pizzico di pazzia sono gli elementi che contraddistinguono l’Alchimista, in un’ambientazione colorata e divertente, fra storie, canzoni, filastrocche e musiche, sempre in un ritmo incalzante. La fata/strega, ascoltando con attenzione i sintomi dei bambini, raccoglie gli elementi più disparati per prescrivere la ricetta giusta per affrontare e risolvere nel modo migliore i loro problemi.

Gli spaventi nel buio
Quelli legati alla bambina Sofia che dopo aver ascoltato “Cenerentola” per addormentarsi si svegliava pensando di “essere una zucca”, poi, sempre grazie ai vari ingredienti adottati, viene risolto lo spavento del buio dovuto alla coperta del letto. Viene risolto pure il problema legato alla febbre da compito di matematica grazie alle moltiplicazioni legate alle rime e senza lacrime, in quanto “quelle dei bambini buoni pesano più che la Terra intera, di quelli capricciosi invece valgono meno di una lieve brezza di vento”.
“Le favole sono tante, non parlano, sono una magnifica immaginazione, e ci sono tutti gli elementi per scrivere quella giusta. Tra tutti il più importante è la Luna, che accompagna sempre i bambini nei sonni. Però l’ingrediente immancabile è un vasetto trasparente, incolore, inodore e insapore, con il quale si ‘innaffia la piantina ascolta-orecchio, la quale ha delle risposte giuste a tutto, e in particolar modo serve per capire il pensiero dei piccoli, che i grandi non sanno più sentire’”, così l’Alchimista, che ha terminato “l’Università ascolta-bambini, nell’indirizzo scaccia-spaventi”.

La trasparenza e la fragilità
Infine viene sempre a galla la lealtà, la verità che è più forte del Sole e di un terribile uragano. Servono innanzitutto la trasparenza e la fragilità per combattere la cattiveria e ad ogni modo si deve imparare a camminare avanti, come l’“Esempio del gambero”, che ha imparato a farlo a differenza dei suoi simili. La parola più cattiva – hanno potuto sentire i bambini – è la guerra, però infine il bene avrà sempre la meglio sul male e la verità sulla bugia, per cui ci serve un bambino impavido come Cipollino, al quale il padre ha ordinato di non studiare i libri, bensì i furfanti. Quindi occorre avere sempre il coraggio per combattere i prepotenti. “Ma dov’è la Luna, ce la siamo già dimenticata?, si è chiesta l’Alchimista. Certamente no! È sempre… appesa nella nostra camera da letto, però allo stesso tempo è un oggetto lontano che brilla nell’oscurità. Con la Luna sulla Terra si è fatto largo ai sognatori….”, ha concluso la sagace fata, prima di addormentarsi nei propri sogni.
La produzione di quest’interessantissima recita per bambini, dedicata a quelli dai 7 agli 11 anni, è stata curata da “La Luna al guinzaglio” e dal “Teatro Miela Bonaventura”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display