Le città di Pola e Vienna unite da un concerto

L’evento si è svolto nella Sala Ciscutti del Teatro Popolare Istriano: si è esibita l’Orchestra sinfonica del TNC «Ivan de Zajc» di Fiume

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Le città di Pola e Vienna unite da un concerto
L’Orchestra sinfonica del TNC “Ivan de Zajc” sul palco del Teatro Popolare Istriano. Foto: GIULIANO LIBANORE

Pola e Vienna distano in linea d’aria 418 chilometri, ma l’altra sera la capitale austriaca e il maggiore centro urbano dell’Istria sono stati un po’ più vicini grazie all’Orchestra sinfonica del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume. Trait d’union la parte finale del concerto di gala dell’Orchestra fiumana intitolato “Simply The Best (Semplicemente il meglio) che si è esibita nella Sala Ciscutti del Teatro Popolare Istriano. Un’esibizione che meritava senz’altro maggiore affluenza di pubblico data la qualità degli esecutori diretta dall’energico Maestro Valentin Eegel. Un’energia che si è riversata anche sul pubblico.

Come a Vienna in occasione del Concerto di Capodanno, anche a Pola il finale è stato all’insegna della Marcia di Radetzky di Johann Strauss padre (1804-1849). Un’esibizione che ha coinvolto tutti i presenti anche grazie al Maestro Valentin Egel che un po’ dirigeva i suoi musicisti e un po’ il pubblico, il quale alla fine ha tributato l’Orchestra con un fragoroso applauso di diversi minuti.
Anche quest’anno dunque l’Orchestra dell’”Ivan de Zajc” ha voluto omaggiare gli amanti della musica sinfonica di Pola con un concerto che si è protratto per circa due ore. Il ruolo di Maestro concertatore è spettato a Katarina Kuhar. In apertura l’Ouverture dell’operetta “Cavalleria leggera” di Franz von Suppé (1819 – 1895). Ha fatto seguito l’Introduzione e il Rondò capriccioso per violino e orchestra in La minore, op. 28 di Camille Saint-Saëns (1835 – 1921), dove in veste di solista si è esibito Anton Kyrylov. Omaggio poi a colui che dà il nome al Teatro Nazionale Croato di Fiume, Ivan de Zajc (1832-1914) con l’Ouverture dell’opera “Amelia”. Immancabile nel repertorio pre Natalizio, l’Ouverture del balletto “Lo schiaccianoci”, “La grande danza” op. 71 di Petr Iljič Čajkovski (1840 – 1893). La prima parte del concerto si è chiusa con il movimento Allegro con fuoco della Sinfonia n. 9 in Mi minore “Dal nuovo mondo”, op. 95, B. 178 di Antonín Dvořák (1841 – 1904).
Dopo la pausa, l’Orchestra ha continuato a deliziare il pubblico dapprima con “La Moldava”, il secondo poema sinfonico del ciclo “La mia patria” di Bedřich Smetana (1824 – 1884) per dare poi spazio a Johann Strauss figlio (1825 – 1899) e la sua operetta “Il pipistrello” della quale sono stati proposti l’Ouverture, il valzer “Sangue leggero”, op. 319 e l’immancabile “Sul bel Danubio blu”, op. 314. E poi il finale a ritmo di marcia di cui sopra con scroscianti applausi per tutti.

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