Le arie operistiche aprono la stagione 2020/21

Il concerto diretto dal Maestro Lipanović ha inaugurato al TNC di Spalato il nuovo programma lirico-sinfonico. Applauditi i cantanti in scena

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Le arie operistiche aprono la stagione 2020/21

Aperta a Spalato la nuova stagione lirico-sinfonica 2020/21 inaugurata con un concerto di gala. Buona è stata l’affluenza del pubblico che ha seguito gli eventi con tutte le misure di precauzione a causa del Covid-19. Molto interessante è stata la scelta del programma del concerto e la performance dei solisti. I cantanti per 75 minuti in alternanza hanno interpretato arie famose appartenenti all’opera italiana e francese. L’Orchestra e il Coro, diretti dal Maestro Lipanović, hanno creato una pausa tra le performance dei solisti. L’Orchestra ha eseguito l’”Intermezzo” di P. Mascagni, tratto da “Cavalleria Rusticana”. Il Coro con un nuovo direttore, Veton Marevci, ha eseguito “O Signore dal tetto natio”, tratta dall’opera verdiana “I Lombardi alla prima crociata”. Il Coro ha presentato in molte occasioni una preparazione non adeguata nella dizione e nell’espressività della lingua italiana e creando molte lacune. Nell’Orchestra numerose dinamiche ed espressioni ritmiche scritte in partitura non sono state lette bene creando così un appiattimento esecutivo non adeguato allo stile compositivo dei vari compositori rendendolo uno uguale all’altro, malgrado le indicazioni giuste dettate dal direttore d’orchestra.

 

Apprezzato il soprano Daniela Schillaci
Applaudito il soprano Daniela Schillaci, diventata ormai una delle protagoniste e beniamina di casa del TNC di Spalato. Molto apprezzata dal pubblico spalatino, ha presentato “La forza del destino” di G. Verdi nel personaggio di Leonora “Il Santo nome…la Vergine degli angeli”, al basso Ivica Čikeš, nelle vesti di Padre Guardiano e il Coro del TNC. Il soprano Daniela Schillaci ha creato un’atmosfera di grande emozione, cantando con sensibilità artistica l’aria di Leonora. Ottima l’esecuzione di “Attila”, la cavatina di Odabella “Santo di Patria…Allor che i forti corrono…Da te questo”. Molto applaudita nell’aria accompagnata dal Coro “In questa reggia”, tratta dall’opera “Turandot” di G. Puccini, dove ha espresso attraverso la vocalità le forme compositive del verismo pucciniano.

Il giovane soprano Antonija Teskera

In scena Antonija Teskera e Max Jota
Non sono stati risparmiati gli applausi per il giovane soprano Antonija Teskera che ha cantato come Margherita l’aria dal “Faust” di C. Gounod “Ah! Je ris de me voir si belle”. Buona l’aria dell’opera di G. Puccini “La Bohème”, “Si, mi chiamano Mimì”. Grande successo per il tenore Max Jota che ha cantato con tecnica vocale eccellente le tre popolarissime e difficili arie tratte da tre famose opere italiane appartenenti al verismo. Nelle vesti di Mario ha cantato l’aria dall’opera di G. Puccini “Tosca”, “E lucevan le stelle”. Grande personalità artistica, ha sfoggiato come un prodotto d’eccellenza “Made in Italy” nel recitare e cantare nelle vesti di Canio l’aria “Vesti la giubba” di “Pagliacci” dell’opera di R. Leoncavallo, riscaldando l’atmosfera al TNC e accendendo gli animi del pubblico interpretando nel ruolo di Calaf la romanza “Nessun dorma” tratta dall’opera “Turandot” di G.Puccini.

Il tenore Max Jota

Arie di Saint-Saëns e Verdi
Il mezzosoprano Terezija Kusanović, sempre grande protagonista al teatro spalatino, ha cantato con un carattere vocale molto sensibile interpretando “Dalila” nell’aria “Mon Coeur s’oeuvre a ta voix” appartenente all’opera “Samson e Dalila” di C.Saint-Saëns. Molto applaudita, ha cantato con sensualità e vivacità vocale “La Habanera” tratta da “Carmen” di G. Bizet. Il basso Ivica Čikeš interpretando il personaggio Jean Procida dai “Vespri siciliani” di G. Verdi, ha cantato l’aria “O Patria…o tu Palermo” e dall’opera verdiana di “Ernani”, ha proposto nelle vesti di Don Ruy Gomez con il Coro del TNC “Che mai vegg’io… Infelice!..Infin che un brando vindice”: molti e lunghi gli applausi per un cantante che suscita forti emozioni grazie alla sua voce dal potente timbro che riempie di suono ogni angolo e spazio del teatro.

Il mezzosoprano Terezija Kusanović

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