L’arte dell’iconografo della civiltà urbana

Alla Galleria Kortil apre oggi al pubblico la mostra «Rallentamento» del rinomato pittore zagabrese residente a Berlino, Lovro Artuković

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L’arte dell’iconografo della civiltà urbana

A vent’anni dall’ultima mostra a Fiume, il rinomato pittore zagabrese Lovro Artuković si presenta alla Galleria Kortil con l’esposizione intitolata “Usporavanje” (Rallentamento), che sarà aperta oggi al pubblico e si potrà visitare fino al 24 aprile. In seguito alle restrizioni antipandemiche, non è prevista una cerimonia d’inaugurazione.

 

L’allestimento, che comprende opere tratte da quattro cicli pittorici realizzati tra il 2015 e il 2020, è stato finora presentato a Zagabria e a Ragusa, in quanto si tratta di un progetto realizzato dal Padiglione artistico della capitale e dalla Galleria d’arte ragusea.

Lovro Artuković vive e lavora ormai da anni a Berlino, mentre l’ultima mostra con la quale si è presentato in Croazia risale al 2014 ed era stata allestita a Zagabria. La sua espressione artistica si basa sulla figurazione, la tecnica artistica è l’olio su tela. Alla Galleria Kortil Artuković si presenta con 25 dipinti tratti dai cicli “Pellicole dorate e riflessi”, “La malinconia delle luci notturne”, “Una visita allo studio artistico” e “Gita”.

Jolanda Todorović, Lovro Artuković ed Edvin Liverić

Collegati mediante l’espressione pittorica
Come rilevato dall’artista, i dipinti presentati alla mostra e tratti da quattro cicli diversi sono collegati dalla sua espressione pittorica. Si è detto compiaciuto per il fatto che l’esposizione sia stata presentata anche a Fiume, mentre la Galleria Kortil si è rivelata un ottimo spazio per accogliere i suoi lavori. “Vengo da Berlino, dove le misure antipandemiche sono molto più severe che in Croazia e quindi ormai da mesi sono chiuse le gallerie d’arte, i teatri e i cinema, per cui passeggiare per Fiume e poter esporre è una grande soddisfazione per me – ha commentato Artuković -. Per quanto riguarda il titolo della mostra, ‘Rallentamento’, esso è stato pensato prima dello scoppio della pandemia che ci ha costretti davvero a rallentare e si riferisce, invece, al ritmo più lento con il quale dipingo negli ultimi anni. I miei dipinti, infatti, sono diventati più complessi in quanto faccio uso di colori trasparenti che mi costringono ad aspettare che si asciughino per poter andare avanti con la pittura. Questo procedimento si differenzia da quello che applicavo all’inizio della mia carriera. Infatti, avendo studiato stampa artistica all’Accademia, nei miei primi dipinti usavo disegnare i contorni degli elementi del dipinto e poi riempirli di colore. Oggi, invece, ragiono in maniera più pittorica”, ha spiegato Artuković.

La galleria rimarrà aperta
La direttrice della Galleria Kortil, Jolanda Todorović, si è detta onorata e felice di aver potuto collaborare con un pittore illustre quale Lovro Artuković. “Questa mostra chiuderà il progetto Capitale europea della Cultura, in quanto rimarrà aperta fino alla fine di aprile. Nonostante il peggioramento della situazione epidemiologica, chiedo al pubblico di non scoraggiarsi e di prenotare le visite guidate alla mostra. La nostra galleria rimarrà aperta”, ha puntualizzato la direttrice.
Soggetto di due film
Lovro Artuković è nato a Zagabria nel 1959, dove si è diplomato all’Accademia di Belle arti. Dal punto di vista delle tematiche elaborate nelle sue opere, Artuković è considerato un “iconografo della civiltà urbana”. Per alcuni anni ha insegnato alla Scuola di Arti applicate e del Design, dopodiché è stato per nove anni docente all’Accademia zagabrese. Si trasferisce a Berlino nel 2003, dove oggi lavora come libero artista. Finora si è presentato a numerose mostre personali, mentre la prima risale al 1985. Nel 2001 è stato insignito del Premio annuale dell’Associazione nazionale degli artisti figurativi (HDLU) per la migliore mostra, mentre nel 2013 gli è stato conferito il premio del pubblico alla mostra Macht Kunst.
Diversi storici dell’arte hanno analizzato l’operato di Artuković, tra cui Krešimir Purgar, Feđa Vukić, Leonida Kovač, Blaženka Perica, ed è stato il soggetto di due film: della pellicola sperimentale “Krađa u režiji” di Lukas Nola nel 2004 e del documentario “L.A. Nedovršeno” di Igor Mirković nel 2008. I suoi lavori sono custoditi in diverse collezioni pubbliche e private in Croazia e all’estero.
Il prezzo dei biglietti d’ingresso ammonta a 20 kune, per i pensionati e per gli studenti a 10 kune e si possono acquistare sul sito mojekarte.hr, nel Dallas Music Shop, nella Foto Revija e nel New Sound a Mattuglie, nonché nella Galleria Kortil. L’ingresso è libero per i bambini fino ai 14 anni d’età.

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