L’arte che analizza la corsa allo Spazio

L'installazione multimediale dell'artista e studiosa greca Kyriaki Goni, allestita nella Galleria Filodrammatica di Fiume, studia i cambiamenti sociali, demografici e naturali dell'ambiente

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L’arte che analizza la corsa allo Spazio
L’artista Kyriaki Goni dinanzi alle sue opere. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Rimane aperta ancora per pochi giorni la mostra allestita nello spazio espositivo gestito dall’associazione fiumana Drugo more, tra i più prolifici collettivi nell’ambito della scena artistico-culturale indipendente del capoluogo quarnerino. Anche questa volta, l’associazione ha messo in risalto l’interesse nei confronti delle nuove forme d’arte e di progetti interdisciplinari che fanno interagire la poeticità con il metodo sperimentale, l’arte con la scienza e la funzione estetica con quella attivistico-sociale. Intitolata “Il cono luminoso del futuro” (The future light cone), l’installazione multimediale dell’artista e studiosa greca Kyriaki Goni, oltre a concentrarsi su determinati temi d’attualità da un punto di vista panoramico e multidirezionale, rende offuscati i confini tra produzione artistica e studio scientifico.

Un approccio interdisciplinare
“Il cono luminoso del futuro” è il secondo progetto espositivo di Kyriaki Goni allestito nel capoluogo quarnerino grazie alla collaborazione con la Drugo more e rappresenta lo sviluppo della ricerca che nel 2020 aveva dato vita a “Contare i crateri sulla Luna” (Counting craters on the Moon), inaugurato sempre presso la Galleria Filodrammatica. A differenza del progetto precedente, in cui l’autrice si concentrava sull’unico satellite naturale della Terra, “Il cono luminoso del futuro” ha lo sguardo puntato verso il nuovo obiettivo dell’esplorazione dello Spazio. Nel lavoro dell’artista greca, il pianeta Marte – e il significato simbolico e sociale che assume la ricerca spaziale puntata a una sua “conquista” – è il fulcro intorno al quale viene tessuto un reticolato di implicazioni che riguardano l’intera umanità e il futuro della sua esistenza. Per mezzo di un approccio interdisciplinare – che va dall’antropologia alla chimica, da una prospettiva umanistica a una tecnologica –, Kyriaki Goni analizza le ramificazioni sociali, politiche, demografiche, naturali e storiche comprese nell’impulso antropocentrico al controllo sull’ambiente e alla conquista dello Spazio.

Alcune vedute di Marte scattate dalla NASA.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Tre aspetti principali
Andando dal generale al particolare, quindi, l’autrice trova nella complessiva immagine della corsa allo Spazio tre tratti caratterizzanti. Il primo riguarda l’aspetto del linguaggio utilizzato nello spazio pubblico in riferimento all’esplorazione dell’universo che, stando alle analisi di Goni, racchiude e al contempo stimola un atteggiamento colonialistico. Il secondo tratto, invece, è quello dell’interpretazione antropocentrica dell’ambiente e del mondo, che nasconde una serie di problematiche etiche ed ecologiche. Infine, il terzo aspetto che caratterizza il fenomeno della corsa allo Spazio è quello legato al “longtermism” (termine inglese utilizzato per indicare l’atteggiamento che pone l’accento sul miglioramento del futuro a lungo termine), che viene sfruttato e abusato in modo da spianare la strada all’approccio colonialistico basato su una visione antropocentrica dello Spazio. “Il cono luminoso del futuro” è, dunque, solamente la punta dell’iceberg che rappresenta uno studio interdisciplinare approfondito di Kyiriaki Goni, incentrato su questioni d’attualità che al contempo comprendono serie implicazioni sul futuro.

Invito al pensiero critico
Con le opere allestite nella Galleria Filodrammatica, l’artista invita il pubblico ad assumere un punto di vista critico, cosciente e sufficientemente distaccato per realizzare le ramificazioni dell’immagine dell’esplorazione dello Spazio creata nei media e nello spazio pubblico per mezzo di un linguaggio colonialistico e un approccio antropocentrico nascosti dietro un apparente impegno verso un futuro migliore. Al centro dell’allestimento ci sono sei arazzi che mostrano altrettante fotografie delle vedute di Marte scattate dalla NASA. Queste ultime sono arricchite di scritte e disegni realizzati dall’autrice che imprimono alle immagini una serie di significati per dare all’osservatore un punto di vista diverso sulla “conquista” dello Spazio, con l’obiettivo di influire sulla sensibilizzazione delle persone all’argomento. “Il linguaggio che utilizziamo – come spiegato dall’artista in occasione della presentazione della mostra – influenza le attuali condizioni politiche ed economiche sul pianeta Terra, modellando il futuro e il mondo (i mondi) che abitiamo”. A completare l’allestimento è un filmato di circa cinque minuti arricchito del suono del vento di Marte registrato dagli apparecchi della NASA. L’installazione “Il cono luminoso del futuro” di Kyriaki Goni è stata prodotta nell’ambito della seconda edizione della Biennale di Varsavia, tenutasi l’anno scorso. La mostra allestita alla Galleria Filodrammatica, organizzata dalla Drugo more, può essere visitata fino a domani. Il programma dell’associazione fiumana viene realizzato con il supporto del Ministero della Cultura e dei Media e del Dipartimento per la Cultura della Città di Fiume, con il sostegno finanziario della Fondazione Kultura nova.

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