«Lana nera» quando la vita reale diventa arte

Lo spettacolo documentaristico del Collettivo Igralke verrà riproposto alla Casa croata di Cultura di Sušak il 19 e il 20 settembre

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«Lana nera» quando la vita reale diventa arte
Foto: MIRANDA LEGOVIĆ

Lo spettacolo documentaristico “Lana nera” del Collettivo Igralke, che aveva debuttato l’anno scorso alla Casa croata di Cultura (HKD) di Sušak, verrà riproposto nella stessa sede lunedì e martedì, 19 e 20 settembre, con inizio alle ore 19.30. L’entrata allo spettacolo è libera, ma è necessario prenotare i biglietti all’indirizzo e-mail [email protected].

L’organizzazione artistica Collettivo Igralke è salita alla ribalta con lo spettacolo documentaristico “Bakice” (Nonnine), nel quale avevano proposto una visione da vicino della vita di sei donne che raccolgono il vuoto a rendere per poter arrivare a fine mese.
Nello spettacolo “Lana nera”, invece, la parola viene data agli assistiti dell’associazione Oaza, che lavora con i senzatetto e con le persone socialmente a rischio. A raccontare la loro storia saranno gli assistiti stessi, i quali esporranno le circostanze che li hanno fatti cadere in povertà. Collaboratrice alla regia e alla drammaturgia è Olja Lozica, mentre autore della canzone “Lana nera”, dedicata al progetto, è Damir Urban.
La più grande differenza tra “Nonnine” e “Lana nera” riguarda i personaggi sulla scena. Se nel primo spettacolo sono le attrici del collettivo a dare voce alle donne, in modo anche di tutelare la loro privacy, nel secondo spettacolo gli utenti dell’associazione Oaza sono attori e autori del progetto.
”Lana nera” è uno spettacolo di community theatre o teatro della comunità, in quanto coinvolge nello sceneggiato i membri della società che solitamente non hanno voce. Questo tipo di teatro in Croazia è praticamente inesistente.
Il Collettivo Igralke porta a Fiume, dunque, nuove forme teatrali, abbinate a un approccio attivistico che usa il teatro come spazio di gioco, incontro, ma anche rituale di emancipazione. I nuovi attori sono stati elogiati con critiche positive e lo spettacolo è stato definito dai media “emotivamente forte”, nonché “una vicenda che ci riguarda tutti”.
Autori ed esecutori dello spettacolo sono Anđelko Bajčić, Zlatko Knežević, Svetlana Kukuljan, Divna Šainović, nonché Sendi Bakotić, Ana Marija Brđanović e Vanda Velagić, accanto ad Anja Sabol come alternazione. Olja Lozica è la responsabile delle luci e del suono, Mara Prpić è autrice del video di Damir Urban e Oleg Morović ha curato l’identità visiva.
Lo spettacolo è stato realizzato in seno al progetto europeo “Nuova via” (Novi put), con il partenariato della Città di Fiume, dell’associazione Oaza e altri.

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