La «Voce», un’informazione sicura e verificata

L’attore del Dramma Italiano e collaboratore del nostro quotidiano, Mirko Soldano, ha guidato il quarto appuntamento con gli studenti della SMSI di Fiume

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La «Voce», un’informazione sicura e verificata
L’attore Mirko Soldano ha parlato anche della sua esperienza da lettore. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Come è già noto, da qualche mese il Dramma Italiano, il quotidiano “La Voce del popolo” e la Scuola media superiore italiana di Fiume, hanno unito le forze per presentare agli studenti delle prime classi dei quattro indirizzi alla SMSI, non solo il nostro giornale, ma anche la nostra compagnia teatrale. Il progetto, intitolato “La Voce dell’attore”, mira a portare letteralmente tra i banchi di scuola il nostro quotidiano, ma anche a raccogliere le impressioni e le idee delle nuove generazioni. A parlare con gli studenti nella giornata di ieri è stato Mirko Soldano, attore del Dramma Italiano e collaboratore del nostro quotidiano, il quale ha concentrato il proprio discorso principalmente sulle differenze tra il cartaceo e il virtuale.

Fatti, non opinioni
Nelle due ore di lezione tenute alla SMSI di Fiume, di cui la prima è stata di fronte agli studenti della prima classe dell’indirizzo linguistico, mentre la seconda ha coinvolto la prima dell’indirizzo matematico, Soldano ha parlato di giornalismo cercando di rapportarsi alla realtà delle nuove generazioni.
“Innanzitutto vorrei motivare la mia presenza qui – ha esordito -. Non sono un insegnante e non ho le competenze per fare un’analisi di un articolo di giornale, soprattutto se si tratta di temi come storia, economia o altri campi specifici. Ho, però, la mia esperienza di lettore e ogni tanto mi cimento pure nella scrittura, producendo una pagina di approfondimento sul cinema italiano ogni venti giorni. Voglio portarvi, dunque, l’esperienza di ciò che è il giornale.
Si tratta di un prodotto che tenta di rispondere a delle domande e per farlo si concentra sui fatti piuttosto che sulle opinioni. È diviso in rubriche che abbracciano principalmente il nostro territorio, ma anche il resto della Croazia e il mondo. La prima pagina la possiamo considerare la vetrina del resto del quotidiano e solitamente vi troviamo le notizie più importanti”.

Una lacuna nell’informazione
Quando Soldano ha chiesto ai ragazzi se leggono il giornale, nessuno ha alzato la mano e soltanto la metà ha ammesso di leggere le notizie online. Se ne deduce quindi, che il 50 per cento degli studenti vive nel buio dell’informazione o riceve soltanto le notizie che vengono trasmesse dai loro coetanei. L’attore, ad esempio, ha ammesso di preferire i mensili ai quotidiani, in quanto forniscono una notizia più concisa, la sintesi dei fatti più importanti. “Chi non legge niente – ha dichiarato rivolgendosi alla classe – dovrebbe chiedersi se sia contento di vivere in un mondo buio. D’altra parte dobbiamo anche stare attenti alle insidie dell’informazione su Internet. Sicuramente una notizia online ha il vantaggio di poter offrire diversi punti di vista, un’informazione pluralista e più democratica. Esiste poi la possibilità che ognuno di noi diventi una fonte d’informazione, un fenomeno che possiamo racchiudere nell’espressione ‘user generated content’ o UGC. Il lato negativo delle notizie online è il fatto che la condivisione di un articolo viene accompagnata quasi sempre dall’aggiunta di un commento da parte dell’utente. Ciò può dar vita a una catena che distorce la notizia originale per creare un mostro Frankenstein che può fare grossi danni”.

La differenza tra cartaceo e digitale
Un altro enorme svantaggio delle notizie online, ha svelato Soldano, secondo uno studio recente, è legato alla bassa concentrazione nella lettura di un articolo di giornale pubblicato su Internet rispetto allo stesso articolo nel cartaceo. L’utente di smartphone, tablet o computer, “sfoglia” il giornale virtuale e si sofferma sui titoli o legge al massimo le prime tre frasi. Dopo questo picco la curva dell’attenzione cala drasticamente e si passa al prossimo articolo, che verrà letto con la stessa superficialità. Per questo motivo gli articoli online sono più brevi e sono strutturati in modo da usare un maggior numero di parole chiave, che verranno individuate dai motori di ricerca e daranno, quindi, maggiore visibilità al pezzo. Pure la scrittura cambia, in quanto le notizie sono più aggressive e forti, per mantenere alta l’attenzione del lettore. La guerra dell’informazione digitale contemporanea, ha rivelato l’attore, sta nell’ottenere il maggior numero di preferenze da Google. A differenza del giornale cartaceo, poi, la pagina web non ha una panoramica più vasta. Prendendo in mano un quotidiano possiamo scorrere velocemente tutta la pagina e individuare con facilità titoli, autori e foto. Il giornale veicola pure un rito sociale della lettura, spesso accompagnata da un caffè o una brioche.

La notizia verificata
Se Internet ci offre una visione pluralistica di un determinato fatto, il giornale è scritto da professionisti iscritti ad un albo e con una chiara deontologia. Anche se deve riportare notizie successe in Paesi molto lontani, nei quali il giornale non ha corrispondenti, il giornalista si rivolge alle agenzie di stampa, le quali offrono la certezza della fonte. È interessante il fatto che gli studenti non sono al corrente dell’esistenza di un’organizzazione specializzata nel fornire un servizio d’informazione, ma d’altro canto non leggono nemmeno i blog.
Il problema principale, dunque, dei contenuti sul web è che vengono “conditi” dalle opinioni dell’utente che li scrive. Il giornale, ha spiegato Soldano, è composto dal 70 per cento circa di informazioni e dal 30 per cento di opinioni, valutazioni e confronti. Uno degli svantaggi della carta è che costa e che dopo un giorno è da buttare. In compenso i quotidiani si possono comprare anche sporadicamente, per poi riciclarli.

Allenare lo spirito critico
“Quando ho iniziato a scrivere – ha rivelato l’attore – ho compreso l’importanza della parola scritta, perché mi permette di fare ordine nei pensieri. Mi piace acquistare diverse testate di orientamenti politici diversi e poi confrontare la stessa notizia, riportata con punti di vista diversi. Se il giornalismo anglosassone pone le sue basi sulle 5 W (Who, What, Where, When, Why, nda), quello italiano è più letterario e meno analitico, dunque è pieno di valutazioni. Leggendo due pezzi scritti da due giornalisti che hanno opinioni diverse alleniamo il nostro spirito critico. La verità, alla fine, è sempre una ricostruzione della nostra mente”.
Soldano ha raccontato pure i grandi cambiamenti avvenuti a partire dal 2019, quando più che mai si è manifestata l’insicurezza nell’autorità della fonte d’informazione. Nei media hanno trovato spazio scienziati ed esperti dalle opinioni diametralmente opposte e i lettori hanno compreso che nemmeno la scienza è infallibile. In una situazione, dunque, nella quale tutti sono diventati esperti di medicina e microbiologia, Soldano ha deciso di autocensurarsi per non fare da cassa di risonanza a notizie false.
“Il giornale è libertà – ha detto in chiusura della lezione -, perché poter leggere ciò che gli altri scrivono sta alla base della democrazia. I regimi totalitari hanno sempre e senza eccezioni puntato al controllo dei media. Il futuro forse ci porterà articoli scritti dalle intelligenze artificiali o forse ci porterà un’informazione personalizzata dettata dagli algoritmi; per me il giornale e il mio modesto contributo mensile, sono un’esperienza legata al territorio, al tema di cui scrivo e alla mia storia personale. Scrivere ha migliorato il mio essere lettore”.
Alla fine ai ragazzi è stato letto il breve trafiletto ne “La Voce del popolo” nel quale si cercano collaboratori e tutti gli interessati sono invitati a contattare la redazione.

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