«La Voce» e il Dramma Italiano tra i banchi di scuola

L’iniziativa coinvolge le prime classi di tutti gli indirizzi e si articolerà in quattro incontri. In classe si leggeranno articoli del giornale «legandoli» al teatro

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«La Voce» e il Dramma Italiano tra i banchi di scuola
La sede della SMSI di Fiume. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Le istituzioni della nostra CNI sono collegate intrinsecamente, anche se spesso sembra che seguano percorsi paralleli. Per garantire la sopravvivenza di ciascuno di noi è necessario che il sostegno sia reciproco e la collaborazione comune, motivo per cui il Dramma Italiano, il nostro quotidiano e l’Edit e la Scuola media superiore di Fiume hanno unito le forze per presentare agli studenti delle prime classi dei quattro indirizzi della SMSI non solo “La Voce”, ma anche la nostra compagnia teatrale. Anche se l’idea è di far parlare gli attori, il ghiaccio è stato rotto da Giulio Settimo, direttore del Dramma Italiano.

Il primo incontro
“Al primo incontro, tenutosi oggi (ieri per chi legge), non avevamo ancora il titolo dell’iniziativa, lo abbiamo fatto scegliere agli studenti – ha spiegato -. Dato che questa è stata la prima volta che ci siamo incontrati, non abbiamo incaricato gli attori di parlare ai ragazzi, ma ho incontrato gli studenti io personalmente. All’evento hanno preso parte gli studenti delle prime classi e anche in futuro incontreremo sempre le prime classi. Lo scopo è far conoscere e approfondire la realtà della nostra Comunità Nazionale Italiana a Fiume, quindi sia l’Edit, che il Dramma Italiano, raccontare un po’ della nostra realtà attraverso la lettura della ‘Voce’. Gli incontri in totale saranno quattro e l’ultimo incontro si svolgerà nella Comunità degli Italiani di Fiume”.

Si legge un po’ di tutto
Il direttore del Dramma Italiano ha aggiunto che l’attore prende la “Voce” della giornata e legge alcune parti ad alta voce, commentandole. Non ci si concentra su nessuna rubrica in particolare, ma si legge un po’ di tutto, partendo dall’oroscopo e arrivando fino alla cronaca. Al primo incontro si è parlato, ad esempio, del balletto “Spartaco”, una co-produzione del Teatro Nazionale Croato di Zagabria e dello “Zajc” di Fiume, ma anche dell’intervista con Egon Hreljanović, premiato al concorso Istria Nobilissima, realizzata nell’ambito di un ciclo di colloqui con i laureati del Concorso.
“Ho parlato anche in generale della maniera in cui i giovani si informano – ha puntualizzato Settimo -, e di come si svolge la comunicazione. In un’ora scolastica, quanto è durato l’incontro, i ragazzi hanno dimostrato una disposizione diversa a seconda del tema trattato. Le materie linguistiche o artistiche sono risultate più interessanti agli studenti dell’indirizzo generale, mentre meno stimolanti per i ragazzi del turistico. D’altro canto, ho visto tutti i presenti molto attivi e interessati al progetto, sicuramente incuriositi e forse anche un po’ straniti, perché nessuno di loro legge il giornale. Penso che questo sia un buon modo di fargli leggere la ‘Voce’ e insegnargli a cosa serve un quotidiano. Anche per quanto riguarda i professori, penso che la reazione sia molto positiva e che siano molto soddisfatti, anche perché ho offerto degli spunti per le loro future lezioni di italiano”.
Tra i quattro titoli a disposizione per il progetto, ovvero “La Voce e l’attore”, “La Voce dell’attore”, “La notizia in viva Voce (La parola al Dramma)” e “Leggere la Voce in classe con il Dramma”, i ragazzi hanno optato per il secondo.

Un titolo azzeccato
“Penso che ‘La Voce dell’attore’ sia un titolo azzeccato – ha commentato Settimo – perché è vero che l’attore legge il giornale, ma racconta anche la sua esperienza personale e aneddoti. Secondo me con questo titolo vogliamo mostrare anche che un testo di cronaca può essere utilizzato per fare teatro. Io personalmente nel parlare ai ragazzi ho interpretato alcuni dei giornalisti, ho recitato un po’ la parte del giornalista e un po’ la parte dell’intervistato. Un articolo dello sport su Đoković l’ho letto come un presentatore sportivo e ho dunque trovato il modo di collegare il giornalismo al teatro. Secondo me è anche un racconto personale di ognuno di noi e della nostra esperienza col giornale. Non si va ad approfondire troppo gli argomenti, ma è giusto aprire delle domande ai ragazzi. Siamo comunque attori e il nostro lavoro è interpretare”, ha concluso Settimo.

Notizie di attualità
Con questo progetto i ragazzi possono non solo sentire la lingua italiana da professionisti della recitazione, ma possono anche venire a contatto con le notizie di attualità così come vengono raccontate da una testata giornalistica fatta da professionisti. Settimo ha tracciato un parallelo con la trasmissione che va in onda su RAI3, nella quale un cronista sceglie alcune notizie da vari giornali, le confronta e le commenta. Ha anche consigliato ai docenti di far conoscere agli studenti le notizie così come vengono trasmesse dalla radio italiana.

Unire le forze
Per quanto riguarda l’idea di unire le forze della Voce, dell’Edit e del Dramma Italiano, Settimo ha spiegato che l’iniziativa è nata da un incontro tra lui e il caporedattore della “Voce”, Christiana Babić, dopo una prima a teatro, e che successivamente è stato contattato il preside, Michele Scalembra, per accordare il primo incontro. “Sono rimasto molto sorpreso da questo primo incontro – ha tirato le somme il direttore del Dramma Italiano – e credo che non sia solo una mia impressione, ma che anche gli studenti siano soddisfatti della lezione. Spero pure che gli studenti verranno a teatro a vedere ‘L’Orlando furioso’ che debutterà il 24 febbraio e del quale ho parlato loro, anche se in realtà lo studieranno soltanto più avanti. È un’occasione per intraprendere questo percorso”.

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