Nel mondo dell’illustrazione e della letteratura per l’infanzia, ci sono opere che riescono a toccare corde profonde, parlando non solo ai più piccoli, ma anche agli adulti che sanno ancora ascoltare con il cuore. “Squitty e il flauto incantatore”, di Mirjam Brežnik è uno di quei libri speciali, capace di creare un ponte tra fantasia e realtà, tra sogno e consapevolezza.
La Scuola elementare italiana di Cittanova ha scelto di promuovere valori fondamentali come l’amore, l’amicizia, la fedeltà, il rispetto per gli altri e la solidarietà attraverso iniziative ispirate al volume che, raccogliendo poesie, racconti e illustrazioni per l’infanzia, si è trasformato in una fonte di ispirazione per spettacoli, giochi e rappresentazioni scolastiche, contribuendo a educare i bambini con messaggi positivi e profondi.
Storie e disegni rivissuti
L’iniziativa è nata grazie ad Anastasia Puzzer Milićević, professoressa di lingua e letteratura italiana presso la scuola, nonché ex compagna di classe di Mirjam. Ha voluto così rendere omaggio all’amica scomparsa prematuramente, trasformando i suoi racconti e disegni in uno strumento educativo prezioso per le nuove generazioni. Il libro, testamento di valori, speranza e creatività, continua a insegnare, emozionare e ispirare, tenendo viva la memoria di un’artista che ha saputo trasformare la sua passione in un dono per gli altri. Grazie al lavoro della professoressa Puzzer Milićević, i racconti di Mirjam prendono vita attraverso rappresentazioni teatrali e attività scolastiche. Gli alunni leggono le poesie, disegnano i personaggi e mettono in scena le storie rivisitate, imparando a lavorare insieme e a sviluppare la propria creatività. Il teatro e i giochi ispirati alle storie dell’autrice sono diventati un modo per rafforzare la collaborazione tra alunni e insegnanti. In questo modo, i bambini si avvicinano alla letteratura e all’arte e imparano anche valori importanti che li accompagneranno nel loro percorso di crescita.
Puzzer Milićević ci ha raccontato con emozione il loro primo incontro: “La prima volta che ho notato Mirjam era a Umago, nell’attuale sala del cinema. Da dietro le quinte osservavo il pubblico e ho notato la sua presenza discreta, il modo cauto e particolare con cui osservava tutto, con occhio critico e sempre molto attento. Spesso sorrideva, come se riuscisse a cogliere la bellezza anche nei dettagli più semplici. Ho avuto la fortuna di conoscerla meglio durante gli anni di scuola a Buie, presso la SMSI ‘Leonardo Da Vinci’. Erano anni spensierati, pieni di risate. Nel nostro corso di corrispondenti di mercato estero, ci piaceva chiamarci ‘quarta corretto’ perché amavamo cantare e riscrivere i testi delle canzoni. Mirjam rideva sempre delle nostre stonature e delle parole che inventavamo. Nei suoi racconti è racchiusa quella stessa ironia, insieme a tematiche universali che continuano a parlare a chi legge. Il volume ‘Squitty e il flauto incantatore’ è un vero e proprio viaggio attraverso i valori umani, capace di stimolare la riflessione e la crescita personale. Racconti come ‘Rosso tondo – la storia di una sfera’ trattano temi delicati e profondi, offrendo chiavi di lettura a più livelli. Volevamo mostrare ai ragazzi come dalle piccole cose si possano cogliere spunti per elaborare argomenti e storie più grandi”, ha rilevato la professoressa Anastasia.
Uno strumento educativo
Tra le metafore più potenti quindi spicca l’immagine di una piccola sfera che, grazie alla sua forma perfetta, può correre libera, mentre i corpi geometrici più rigidi restano fermi e sorpresi. Questa visione simboleggia la capacità dell’autrice di superare i limiti imposti dalle difficoltà fisiche, correndo libera nel suo mondo interiore, ricco di colori e possibilità infinite. La sfera diventa il simbolo di chi riesce a sfuggire alle convenzioni e a trovare la propria strada con gioia e leggerezza. Quindi, questa capacità di parlare in modo semplice ma non banale rende il libro uno strumento educativo di grande valore, utilizzato per laboratori creativi e letture animate nelle classi. Ogni racconto nasconde messaggi metaforici che invitano i bambini a riflettere su temi come la diversità, la libertà e l’importanza dell’empatia. Il volume contiene una ricca selezione di racconti, poesie e filastrocche che spaziano tra fantasia, natura e leggende. Ogni storia è accompagnata da illustrazioni vivaci e dettagliate, realizzate dalla stessa Mirjam, che arricchiscono il testo e lo rendono accessibile anche ai più piccoli. La sua eredità artistica continua a crescere grazie a queste iniziative.
Non solo artista
La vita di Mirjam Brežnik è stata un delicato intreccio di arte, passione e resilienza. Nata a Capodistria il 30 luglio 1973, Mirjam si è distinta fin da giovane per la sua sensibilità artistica e il profondo amore per la cultura. La sua scomparsa, avvenuta prematuramente nel 2012, ha lasciato un vuoto nella comunità artistica e culturale dell’Istria e oltre, ma il suo ricordo continua a vivere attraverso le sue opere, che testimoniano una personalità ricca, creativa e sempre alla ricerca di nuove forme di espressione. Dopo essersi diplomata presso la SMSI “Leonardo da Vinci” di Buie, Mirjam sognava di iscriversi all’università per proseguire il suo percorso formativo. Tuttavia, problemi di salute seri e persistenti le impedirono di intraprendere quel cammino. La sua determinazione e il desiderio di imparare, però, non vennero meno. Scelse di iscriversi al corso di disegno per corrispondenza presso la “Scuola Radio Elettra” di Torino. Il disegno divenne per Mirjam una forma di espressione profonda e liberatoria, uno strumento con cui dare forma ai suoi sogni e raccontare storie attraverso immagini vivaci e delicate. Concluso brillantemente il corso, si immerse nell’illustrazione per l’infanzia, trovando in questo campo il perfetto equilibrio tra creatività, fantasia e amore per i più piccoli. L’inizio della sua carriera artistica fu segnato dalla partecipazione a prestigiosi concorsi di illustrazione. Mirjam prese parte alle prime tre e alla quinta edizione del concorso “Premio Stepan Zavrel” di Cassano Jonico (Cosenza), dedicato ai giovani illustratori di libri per ragazzi. La sua vena creativa la portò a partecipare anche alla sesta e all’ottava edizione del concorso “Oddo De Grandis” di Venezia, presentando illustrazioni per due opere dedicate ai bambini: “Leggende africane” e “Rosso Tondo”. Partecipò con entusiasmo a tre edizioni del concorso “Istria Nobilissima” indetto dall’Unione Italiana, nella sezione “Design, illustrazione e arti applicate”. La sua partecipazione più significativa avvenne nel 2005, quando non solo illustrò, ma scrisse anche il racconto “Bernardo, il paguro eremita, alla ricerca di un compagno”. Quest’opera, interamente frutto della sua fantasia, raccontava la storia di un paguro in cerca di amicizia, riflettendo i temi a lei cari: la solitudine, la scoperta e l’accettazione. Nel 2008 tornò a emozionare il pubblico con un’altra opera, “Squitty e il flauto incantatore”, un racconto per bambini che venne pubblicato sulla nostra rivista “Arcobaleno” e, in seguito, sul nostro quotidiano “La Voce del Popolo”, nell’inserto “In Più Animali”. Accompagnato da splendide illustrazioni, il racconto divenne un piccolo capolavoro che conquistò lettori di ogni età. L’arte di Mirjam non si fermava all’illustrazione. Scriveva racconti, poesie, filastrocche e testi narrativi, spaziando con disinvoltura tra diversi generi e forme letterarie. Grande appassionata di lingue, parlava fluentemente italiano, croato, sloveno, inglese, francese e spagnolo e si dilettava nello studio del giapponese.
Le sue mostre personali hanno sempre riscosso grande successo. Espose le sue opere presso la CI di Umago in diverse occasioni, presentando illustrazioni, poesie e filastrocche in una sinergia artistica che coinvolgeva ogni senso del pubblico. A Cittanova, partecipò a eventi culturali, tra cui l’inaugurazione della nuova sede della CI, dimostrando come la sua arte fosse parte integrante della vita culturale istriana. Ogni mostra era un viaggio sensoriale, dove le immagini si intrecciavano con le parole, creando un racconto visivo che incantava adulti e bambini.
Temi universali
Ad arricchire ulteriormente questo volume, è la preziosa prefazione di Claudio Ugussi, artista e intellettuale di spicco, che ha conosciuto Mirjam nel ruolo di insegnante e mentore, lasciando nelle sue parole una testimonianza intensa e affettuosa del loro rapporto. La figura di Mirjam emerge con forza, caratterizzata da un “tenace attaccamento allo studio” e da una straordinaria capacità di osservazione e analisi. La descrizione di Ugussi rivela una giovane donna che, nonostante le difficoltà fisiche, possedeva una forza interiore fuori dal comune. Mirjam, con la sua “perspicacia” e il suo modo schietto e originale di esprimere idee, dimostrava un’intelligenza brillante, che sapeva coniugare delicatezza e ironia. Le opere, come evidenzia Ugussi, non sono semplici racconti per bambini. Le sue poesie e fiabe, popolate da personaggi come folletti, animali parlanti, gnomi e maghi, sono una sottile riflessione sulle debolezze e i difetti umani. Attraverso il linguaggio incantato della favola, affrontava temi universali, come l’ingiustizia, i soprusi e la lotta per la libertà, sempre con una delicata sensibilità capace di parlare anche ai più piccoli. La famiglia di Mirjam, che l’ha sempre sostenuta nel suo percorso artistico, ha voluto che questo patrimonio creativo fosse condiviso con i connazionali e con chiunque avesse il desiderio di scoprire la bellezza racchiusa nei suoi racconti e illustrazioni. La sua vita, purtroppo breve, ha avuto un impatto profondo su chi l’ha conosciuta. La sua sensibilità, curiosità e intelligenza vivace sono state riconosciute e ricordate con affetto dai familiari, in particolare dalla madre, Lucilla Pradal-Brežnik, che ha seguito il processo editoriale del volume e dal padre Miroslav e fratello Davor. La sua madre, in qualità di editrice, ha curato con amore la raccolta dei testi, scegliendo con cura i brani e le illustrazioni da includere nel libro che raccoglie l’essenza di Mirjam: poesie, racconti e filastrocche. I colori vivaci delle sue illustrazioni e la poesia delicata dei suoi racconti si intrecciano, creando un’esperienza che non è solo visiva, ma anche emotiva. In queste storie, Mirjam ha voluto insegnare ai lettori, grandi e piccoli, che la vita è un dono da vivere con gratitudine e gioia.
La vita di Mirjam Brežnik è stata breve ma intensa, segnata da una profonda passione per l’arte e per la cultura. Ha saputo trasformare le difficoltà in opportunità creative, regalando al mondo opere cariche di emozione, bellezza e delicatezza. Il suo ricordo continua a vivere nelle pagine che ha illustrato con tanto amore, insegnandoci che l’arte può essere un ponte tra sogno e realtà, tra fragilità e forza, tra la vita e l’eternità.
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