La vera ricchezza sta nella diversità

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La vera ricchezza sta nella diversità

All’edizione 2021 del Festival Porto Etno, la rassegna delle diversità, è mancata, nel rispetto delle misure di contenimento della pandemia da Covid-19, una componente importante, quella gastronomica, ma in compenso il programma culturale è stato ricco e di alto livello qualitativo. Il Festival era stato concepito in funzione di Fiume 2020 Capitale europea della Cultura, abbinando la tradizione delle varie etnie a quelle gastronomiche.
Programma musicale variopinto
La quinta edizione di Porto Etno si è conclusa sabato scorso in piazza della Risoluzione fiumana con l’esibizione dei fratelli gemelli Teofilović, applauditissimi. Il Porto delle diversità si è riconfermato tale, proponendo un programma musicale variopinto. La prima parte della serata era dedicata al folclore e alle musiche proposte dalle comunità etniche del capoluogo quarnerino.
Sul palco i musicisti della CI di Fiume
Tra queste, ovviamente, c’era anche quella italiana con la Mandolinistica, Alida Delcaro e Antonio Mozina. Quest’ultimo ha cantato il classico dei classici della musica italiana, “O sole mio”, trascinando il pubblico che gli ha risposto con entusiasmo. Per Mozina, che il 1.mo settembre compie 90 anni, la Comunità degli Italiani sta preparando una grande festa.

Il tenore Antonio Mozina
La Mandolinistica della Comunità degli Italiani di Fiume

Alida Delcaro, invece, potremo sentirla cantare assieme al gruppo Casablanca mercoledì prossimo in piazza del Pipistrello.

Al programma folcloristico hanno partecipato la “Matica slovacca” di Fiume, la Società culturale e i russini e ucraini “Rušnjak”, la Società artistico-culturale “Sevdah” della comunità bosniaca con il Coro misto Sevdalije, la Società “Ilinden” della minoranza macedone, la Società dei giovani Rom “Romska budućnost” e i rappresentanti delle Comunità montenegrina e albanese.
Nina Kraljić e i fratelli Teofilović
La seconda parte dello spettacolo ha visto salire sul palco la talentuosa cantante Nina Kraljić, che ha entusiasmato con la sua voce eseguendo brani più e meno conosciuti, ma con una nota “etnica”. Ratko e Radiša Teofilović, fratelli gemelli, hanno stupito nuovamente con l’armonia delle loro voci in grado di esprimere emozioni irripetibili. A sorpresa, è “intervenuta” l’Orchestra Porto Etno, diretta da Zoran Majstorović che, abbinata alle voci dei fratelli Teofilović ha letteralmente rapito il pubblico.

L’esibizione della giovane Nina Kraljić

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