
Una canzone in dialetto ciacavo per parlare della terza età con dolcezza e serenità, dove l’importante è stare insieme, mantenendo quella dose di allegria e vivacità che solo i più piccoli possiedono. Si presenta così il progetto musicale di Duško Rapotec – Ute, autore delle musiche, e di Marina Cetina, che firma il testo della canzone, interpretata da Dusko Jeličić, Mirko Cetinski e Nevia Rigutto. Ed è proprio quest’ultima, nota voce della scena musicale regionale, a illustrarci i retroscena e la genesi del brano, come anche i possibili sviluppi del testo in dialetto fiumano.
L’abbiamo raggiunta proprio mentre era in preparazione vocale per l’esibizione. Infatti, questa sera Nevia Rigutto è ospite del concerto di Francesco Squarcia e di Aleksandar Valenčić al Mandracchio di Volosca (ore 21.30), nell’ambito del Festival della canzone e del romanticismo. Lo stesso concerto è in programma anche il prossimo mercoledì, 14 agosto a Fiume, in Piazza dei Paolini, quale appuntamento della manifestazione culturale Notti delle piazze e delle spiagge cittadine.
Prima in ciacavo e poi in fiumano
“Sono stata invitata dall’arrangiatore musicale Duško Rapotec – Ute a partecipare alla realizzazione di una canzone in dialetto ciacavo assieme alle note voci della scena regionale Dusko Jeličić e Mirko Cetinski – spiega Nevia Rigutto –. Il brano s’intitola ‘Od vavek i za navek’ (Da sempre e per sempre) scritto da Marina Cetina, che parla del mondo degli anziani con serenità, simpatia e anche con una dose di umorismo. Il tutto per mandare un messaggio significativo, ossia di come sia importante mantenere nel profondo dell’anima la propria fanciullezza, di possedere l’umorismo e l’allegria dei bambini nell’affrontare le cose degli anziani, soprattutto per poter stare felicemente insieme anche nella terza età. Il prossimo sabato, la canzone nella sua versione in dialetto ciacavo, sarà presentata all’emittente Tv Nova di Pola, nell’ambito del programma ‘Od subote do subote’ (Da sabato a sabato) e in seguito pure a KanalRi di Fiume”.
“Devo dire che è stato un bellissimo incontro, un’esperienza emozionante – prosegue l’artista –. Poter cantare nuovamente con Dusko Jeličić e Mirko Cetinski ha risvegliato tantissimi splendidi ricordi di momenti che abbiamo trascorso insieme, quando eravamo agli inizi della nostra carriera. Vedere poi che anche loro, esattamente come anch’io, siano riusciti a conservare l’entusiasmo e la vivacità di allora, è stato un ulteriore stimolo di felicità. Da quest’incontro, e dato che il brano è inteso a valorizzare il dialetto ciacavo, mi è venuta l’idea che si potrebbe realizzare la stessa canzone, con gli stessi interpreti, anche in dialetto fiumano, in modo da promuovere anche il nostro idioma. Tutti e tre siamo bilingui; dunque, il passo successivo sarà ora trovare il tempo per inciderla. Sarò io a curare la traduzione in dialetto fiumano”.
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