La natura negli occhi di Ivan Tanković – Kićo

Nella Sala maggiore della Comunità degli Italiani «Pino Budicin» di Rovigno, è stata inaugurata la mostra del pittore rovignese

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La natura negli occhi di Ivan Tanković – Kićo
Maria Ucci Tamburini, Ivan Tanković – Kićo, Viviana Benussi e Riccardo Bosazzi. Foto: Roberta Ugrin

Nella Sala maggiore della Comunità degli Italiani “Pino Budicin” di Rovigno è stata inaugurata, di fronte a un numeroso publico, la mostra del pittore rovignese Ivan Tanković – Kićo, intitolata “La natura nei miei occhi – Priroda u mojim očima”. Sono stati esposti per l’occasione circa trenta lavori che rappresentano soprattutto scorci e dettagli catturati dall’artista nel Parco naturale rovignese di Punta Corrente. Si tratta di paesaggi idilliaci con flora mediterranea, vedute delle vie e piazzette del nucleo storico di Rovigno e di altre località istriane, nature morte, come pure ritratti minuziosi e realistici di personaggi celebri, quali l’icona del rock Mick Jagger e l’attrice francese Brigitte Bardot. La presidente del sodalizio Viviana Benussi e Maria Ucci Tamburini hanno voluto ricordare alcuni momenti salienti della vita dell’artista rovignese, che vanta numerose partecipazioni a mostre collettive a livello cittadino, regionale e nazionale, tra cui la “Grisia” rovignese, l’Ex tempore e la Rassegna nazionale degli artisti figurativi, come pure la partecipazione alla Mostra internazionale “Sei corde su tela”. Nel sodalizio rovignese Kićo espone per la quinta volta, con l’entusiasmo e l’emozione della prima volta.
L’artista, a 86 anni compiuti, nelle sue opere, molto apprezzate e sparse in tutto il mondo, ma soprattutto in tantissime istituzioni rovignesi, ambasciate, consolati, ospedali e scuole del Paese, conserva un accurato senso per i dettagli, usando varie tecniche: carboncino, pastelli, matita, acquerelli e olio.
Ricorderemo che Ivan Tanković – Kićo ha avuto l’onore e la fortuna di essere seguito e incoraggiato durante il suo percorso artistico dai maestri rovignesi Antonio Toni Macchi e Bruno Mascarelli. Quest’ultimo nel 2015 dedicò al suo allievo un grandissimo elogio: “È una gioia il solo pensare allo strabiliante percorso evolutivo di Ivan Tanković – Kićo, uno dei miei studenti più diligenti e dotati, a prezioso collaboratore e collega. Assolutamente dedito alla pittura, lavora con tenacia e coltiva le sue forme espressive originali”.

La gioventù a Parigi
Durante la sua permanenza a Parigi, Tanković ebbe modo di conoscere artisti e pittori di fama mondiale, lavorando a volte al loro fianco. “Ho avuto l’occasione di conoscere la bellissima e affascinante Brigitte Bardot, mia coetanea, che mi diede un bacio sulla guancia, suscitando un’ondata di gelosia nell’attore Alain Delon, seduto con noi a tavolino in un caffè parisienne”, ha raccontato l’artista ricordando la sua gioventù trascorsa dipingendo a Montmartre e a Place du Tertre, dove frequentò le scuole serali di pittura e design. L’avventura parigina si concluse alla fine degli anni Settanta, quando Kićo tornò a Rovigno, mettendo su famiglia e lavorando come decoratore e imbianchino fino al pensionamento, senza mai smettere di dedicare anima e cuore alla sua passione.
A dare un tocco di classe in più alla già piacevole atmosfera creatasi tra i quadri esposti, realizzati con gran virtuosismo, ci ha pensato Riccardo Bosazzi con la sua chitarra, esibendosi con alcune canzoni che hanno fatto cantare in coro il numeroso pubblico. Concludendo, “un vero artista nasce e non si crea; se non c’è il talento, è tutto inutile”, come disse il maestro Mascarelli, a confermare che le opere di Ivan Tanković – Kićo sono espressione di un talento innato.
La mostra si potrà visitare fino al 2 giugno.

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