La musica che nutre l’anima di pura bellezza

Al Museo di Marineria e di Storia del Litorale croato di Fiume si è esibita l’Orchestra da camera di Fiume

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La musica che nutre l’anima di pura bellezza
L’orchestra diretta dal Maestro David Stefanutti. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Il diluvio che si è abbattuto su Fiume mercoledì scorso e le previsioni meteo secondo le quali nella giornata successiva si sarebbero verificate altre abbondanti precipitazioni non hanno dissuaso un pubblico modesto, ma attento, ad assistere, giovedì scorso, al concerto dell’Orchestra da camera di Fiume, sotto la direzione di David Stefanutti. La serata si è rivelata un evento di grande pregio, ma soprattutto un graditissimo “ritorno” del complesso orchestrale che da troppo tempo non abbiamo avuto modo di sentire nel capoluogo quarnerino. Nell’affascinante Sala dei marmi del Museo di Marineria e di Storia del Litorale croato, che per fortuna sembra essere stata risparmiata da infiltrazioni e danni causati dalla fortissima pioggia che ha messo i ginocchio tutto il centro città il giorno prima, l’Orchestra da camera ha offerto al pubblico un programma che nutre l’anima di pura bellezza.

Un’opera galante
La serata è stata inaugurata con la versione originale della Sinfonia n. 7 in Sol minore del raguseo Luka Sorkočević (Luca Sorgo), il primo compositore di sinfonie nell’odierno territorio della Croazia. Questa sinfonia, come anche le altre che compose, è tipica per il periodo intermedio tra la fine del barocco e l’inizio del periodo classico con Haydn, caratterizzato dal rococò e dallo stile galante. Le sue sinfonie presentano l’inizio dell’equilibrio e della limpidezza armonica che diventeranno la caratteristica principale della musica di Haydn, Mozart e inizialmente anche Beethoven. Sono suddivise in tre movimenti relativamente brevi, con un disegno armonico che si discosta notevolmente dalla complessità e dalla polifonia del barocco. La Sinfonia è stata eseguita dall’Orchestra da camera con un suono limpido e un tempo adeguato, ma soprattutto con sincero coinvolgimento da tutti i membri dell’ensemble.
Ha fatto seguito il Terzo concerto per violino e orchestra in Sol maggiore KV 216 di W.A. Mozart, denominato “Straßburg”, che ha visto in veste di solista il maestro concertatore dell’Orchestra sinfonica di Fiume, Anton Kyrylov. Si tratta del terzo di cinque concerti per lo stesso strumento (K 207, K 211, K 218, K 219) che sono attribuiti con certezza a Mozart. Il Concerto fu completato il 12 settembre 1775. Dal punto di vista stilistico – si legge su Wikipedia -, si tratta di un’opera che appartiene ancora allo stile galante, in cui le idee tematiche si susseguono, ma non vengono sviluppate. Il compositore si distacca dai modelli del rococò, affermando la propria personalità con l’inserimento di venature di malinconia.
Ottima preparazione tecnica
Anton Kyrylov ha interpretato la parte solistica dimostrando un’ottima preparazione tecnica e grande sensibilità, come pure un notevole affiatamento con l’Orchestra e con il Maestro Stefanutti.
L’Orchestra si è cimentata in seguito con la splendida Sinfonia n. 29 KV 201 in La maggiore di W.A. Mozart, che fu completata a Salisburgo il 6 aprile 1774 e insieme alla Sinfonia n. 25 rientra tra le sue più famose sinfonie giovanili. Il brillante tema principale del primo movimento ha introdotto nel migliore dei modi una delle Sinfonie più graziose del genio di Salisburgo. L’Orchestra ha offerto un’interpretazione equilibrata ed energica delle deliziose pagine mozartiane.
Ultimo brano in programma il Terzo concerto in Fa maggiore RV 569 per violino, 2 corni, 2 oboi, un fagotto, un violoncello, archi e basso continuo di Antonio Vivaldi, che ha concluso in maniera brillante la piacevolissima serata. Non è nota la data in cui il grande compositore veneziano del barocco completò quest’opera musicale. Come spiega il musicologo Cesare Fertonani, si tratterebbe di un terzo concerto di una serie non meglio identificata, forse destinata alla corte di Dresda. È possibile che questo “sontuoso affresco sonoro”, come lo definisce il musicologo, sia stato concepito per una specifica occasione celebrativa.

Un insieme di grande impatto
Il Concerto è particolare in quanto ogni strumento e gruppo di strumenti interagisce con gli altri creando un insieme a tratti drammatico e di grande impatto. Al violino si è esibita Tea Grubišić, maestro concertatore dell’Orchestra, che ha eseguito con precisione le parti soliste del Concerto. L’esecuzione ha messo in mostra la musicalità e la qualità dell’organico che vorremmo sentire molto più spesso in concerti di questo genere.
Il pubblico ha premiato con un forte applauso la valente Orchestra da camera di Fiume.

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