Presentato a Trieste il progetto ITS GO! Borderless, che con la Fondazione ITS vuole celebrare la creatività senza confini nell’anno di GO!2025, mettendo assieme il lavoro fatto a Trieste a favore della città di Gorizia che nel 2025 sarà con Nova Gorica la Capitale europea della Cultura.
Un progetto internazionale
“La cosa bella di questo progetto – ha affermato nella conferenza stampa Massimiliano Fedriga, presidente della Regione FVG – è che supera la banalizzazione del borderless, perché mira ad abbattere i confini interiori di ognuno, a superare gli schemi preconcetti, puntando ad una visione più ampia e fuori appunto dagli schemi. Grazie ad ITS che ne ha celebrato la produzione del nostro territorio, gli scarpets nel 2024 sono diventati un prodotto internazionale”. Ed è proprio a questa capacità di sviluppare l’internazionalità della nostra realtà che il vicesindaco di Trieste, Serena Tonel, ha fatto presente, affermando che “ITS ha una grande capacità di catalizzare talenti, di parlare ai giovani, di sviluppare affianco alla creatività anche la manualità, il saper fare”.
Mostra e concorso
Barbara Franchin, presidente e mente di ITS, realtà internazionale della moda che ha preso piede da molti anni a partire da Trieste, ha poi descritto come si svilupperà il lavoro del 2025 attraverso più situazioni che brevemente sintetizziamo. Per prima una mostra che esca dal Museo per andare nelle strade ad incontrare la gente e i turisti. Le istallazioni fotografiche, dieci grandi immagini bifronte, troveranno collocazione a Trieste in via Cassa di Risparmio a partire dal 17 gennaio 2025. Sono le foto di dieci abiti realizzati dai finalisti della ITS Arcademy nel 2024. Ci sarà poi il concorso ITS Contest Residency che tra il 9 e il 19 marzo permetterà ai dieci giovani finalisti del concorso annuale di partecipare ad una residenza di dieci giorni, 5 a Villa Manin e 5 a Trieste, con tutor internazionali, per apprendere gli strumenti necessari ad affrontare il futuro della moda, che vive una stagione difficile.
La frontiera tra corpo e mondo
Dal 27 marzo per dieci mesi ci sarà poi la mostra “Fashionlands: clothes beyond borders” con 25 opere di designer emergenti. Il filosofo Emanuele Coccia, che collabora al progetto assieme a Olivier Saillard, storico della moda, afferma che “la moda non conosce confini. Ogni abito ridisegna la frontiera tra il nostro corpo e il mondo che lo circonda… le barriere negli abiti si trasformano in soglie: spazi che debbono essere abitati e condivisi”. Attorno a tutta questa attività la Fondazione ITS si è attivata in un progetto educativo che coinvolge studenti di sette istituti superiori ad indirizzo moda del territorio regionale, che creeranno una collezione, la quale diventerà patrimonio di ITS.
Per dirla con le parole di Franchin quindi “l’invito a superare tutti i confini, non solo quelli geografici, ma anche le differenze, le paure e le insicurezze che spesso ci trattengono”.
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