«La grande bellezza» e l’eccellenza automobilistica italiana nel mondo

La mostra, realizzata nell'ambito della VI Giornata italiana del Design 2022 in Croazia, verrà inaugurata il 4 aprile ad Abbazia e il 5 aprile a Fiume

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«La grande bellezza» e l’eccellenza automobilistica italiana nel mondo

Sono arrivate ieri mattina a Fiume e ad Abbazia le vetture d’epoca che verranno esposte nella Galleria Kortil e nel Centro Gervais nell’ambito della VI Giornata italiana del Design 2022 in Croazia. La mostra “La grande bellezza – attraverso il design italiano dell’automobile”, realizzata dal MAUTO (Museo Nazionale dell’Automobile Torino), è organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Zagabria, dal Consolato Generale d’Italia a Fiume, dall’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria in collaborazione con il Museo della Tecnica “Nikola Tesla” di Zagabria, la Città di Fiume, la Città di Abbazia, l’Unione Italiana, il Festival Opatija e la Galleria Kortil. Media partner è il nostro quotidiano.

Tre leggendarie vetture d’epoca

Alla conferenza ufficiale alla quale è stata annunciata la mostra, Ileana Jančić, assistente del Console Generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini, ha invitato tutti gli interessati a prendere parte alle inaugurazioni, lunedì, 4 aprile, nel Centro Gervais di Abbazia (ore 19) e martedì, 5 aprile, nella Galleria Kortil di Fiume (ore 19). Jančić ha rivelato che ad Abbazia si potrà ammirare da vicino una vettura d’epoca la quale ha fatto parte della prima installazione del Museo torinese, la leggendaria Alfa Romeo 8C 2300 del 1934, mentre a Fiume il pubblico potrà ammirare l’Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1954 e la Ferrari 308 GTB del 1980. Una volta concluse le mostre di Abbazia e Fiume, rispettivamente il 26 aprile e 3 maggio, le vetture si sposteranno a Zagabria, nel Museo della Tecnica “Nikola Tesla” (12 maggio), dove rimarranno in visione fino al 12 giugno.

Il vicesindaco di Fiume, Sandra Krpan, ha fatto gli onori di casa salutando i presenti e ha espresso quale onore sia per la Città di Fiume poter collaborare ancora una volta con il Consolato Generale d’Italia e ospitare una mostra di questa entità.

“Siamo tutti in debito con il popolo italiano per le grandi innovazioni nel campo dello stile, dell’estetica e del design, ma anche per il loro stile di vita – ha affermato Krpan -. Sono molto contenta che con queste mostre avremo la possibilità di gustare dal vivo parte di questo stile di vita. Devo dire che tra le tre macchine d’epoca che sono arrivate dall’Italia l’Alfa Romeo del 1954 è la mia preferita e ringrazio il Consolato per averci reso partecipi di questa incredibile mostra”.

Proposto un pezzo di cultura italiana

Il Console Generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini, ha spiegato che con questa mostra viene portato a Fiume e Abbazia un pezzo di storia, industria e cultura italiana del dopoguerra.

“Sono felice perché portiamo un pezzo di storia conosciuta e amata anche in Croazia – ha spiegato il Console -, una storia di automobili diventate simboliche in Italia, ma anche nel mondo. Vorrei ringraziare in maniera sentita e non solo come discorso di circostanza, tutti i partner che hanno partecipato all’organizzazione della mostra. Devo dire che le vetture che avrete modo di vedere sono macchine di grande pregio che rispettano l’eccellenza tecnica e manifatturiera dell’industria automobilistica italiana. Particolarmente interessante sarà anche la documentazione d’accompagnamento che ricostruisce l’artigianalità creativa delle varie officine italiane e dei capi officina. Infine ricordo che l’iniziativa si inserisce nell’ambito della VI Giornata italiana del Design, quest’anno all’insegna del tema ‘Ri-generazione. Design e nuove tecnologie per un futuro sostenibile’. Vorrei annunciare anche che il 27 aprile organizziamo una tavola rotonda alla quale parteciperà l’esperto di design italiano Carlo Branzaglia, dell’Accademia di Belle arti di Bologna”.

La storia automobilistica di Abbazia

Fernando Kirigin, sindaco di Abbazia, ha affermato che il design italiano è un tema noto a livello internazionale e che Abbazia ha mostrato da sempre molto interesse per le macchine d’epoca, motivo per cui le mostre saranno sicuramente molto visitate, soprattutto dai membri dell’Oldtimer club di Abbazia. Kirigin ha concluso scherzosamente che far passare le automobili dalle porte del Centro Gervais è stata un’impresa, ma si è riusciti anche se si avanzava di pochi centimetri.

Interessante l’intervento del direttore del Festival di Abbazia, Ernie Gigante Dešković, il quale ha rivelato che la mostra si potrà visitare 24 ore al giorno in quanto sarà allestita nella vetrina del Gervais. Pure Gigante Dešković ha ricordato la ricca storia automobilistica della città, nonché la nota gara automobilistica Abbazia-Nizza dei primi decenni del XX secolo e le prime officine cittadine.

Parte di una collezione più ampia

Per ultima si è rivolta ai giornalisti Jolanda Todorović, direttrice della Galleria Kortil, la quale ha accennato ad alcuni prodotti italiani che sono entrati nella quotidianità di tutte le persone a livello mondiale, come ad esempio la macchina da scrivere della Olivetti, le moka della Bialetti, la lampada Martinelli o la Vespa.

“La mostra che ospiteremo nella Galleria Kortil è solo una piccola parte di una collezione più ampia – ha illustrato -, ma siamo contenti di poter offrire uno spaccato di storia del design italiano. Non avremo solo pezzi originali, ma anche un modello a dimensione naturale della Citroën DS, la quale porta la firma del designer italiano Flaminio Bertoni. Le automobili sono già arrivate e mi sono meravigliata del fatto che l’Alfa Romeo Giulietta che avremo l’onore di esporre fosse una macchina da corsa che all’epoca poteva raggiungere i 180 km/h. Questi gioielli dell’industria automobilistica hanno segnato la storia del design a livello mondiale non soltanto in quanto all’estetica, ma anche alla funzionalità. Non meraviglia il fatto che l’Italia abbia avuto un’influenza così marcata sull’industria automobilistica nipponica, coreana e cinese della seconda metà del XX secolo. Grazie all’Italia un mezzo di trasporto è diventato un marchio e un simbolo di prestigio. Dopo la visitatissima mostra di Missoni e quella dedicata ad Alan Ford, il Consolato Generale d’Italia ci propone questa mostra che, sono sicura, abbatterà tutti i record in quanto a numero di spettatori”, ha concluso Todorović.

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