La Divina Commedia nella filatelia tematica

L’iniziativa a cura del Comitato di Capodistria della Società «Dante Alighieri» con il sostegno della CAN locale. Valentina Petaros Jeromela ha presentato pure la traduzione di Jože Debevec in lingua slovena dell’opera edita dall’UPT

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La Divina Commedia nella filatelia tematica

Per celebrare il Dantedì a Capodistria è stata inaugurata la mostra itinerante “La Divina Commedia nella filatelia tematica”, allestita nello spazio espositivo di palazzo Gravisi-Buttorai accompagnata dalla presentazione della versione slovena integrale della “Divina commedia” nella traduzione di Jože Debevec riveduta da Valentina Petaros Jeromela ed edita dall’Università Popolare di Trieste con il contributo della Regione Friuli-Venezia Giulia. L’evento si è svolto in streaming sulla pagina Facebook della Società “Dante Alighieri” – comitato di Capodistria ed è stato reso possibile grazie al contributo della locale Comunità autogestita della nazionalità italiana. Come sottolineato dal suo presidente, Fulvio Richter, “l’impresa è stata tutt’altro che semplice date le restrizioni imposte dalla pandemia. Il 25 marzo è il giorno in cui tutto il mondo festeggia il Sommo poeta, anche dopo 700 anni dalla sua morte, a dimostrazione che la cultura unisce e non divide le genti”. Un’altra particolarità dell’appuntamento, che va a rallegrare i collezionisti filatelici, è stata la presentazione del secondo francobollo con l’effigie dantesca emesso su richiesta della Società “Dante Alighieri” – comitato di Capodistria corredata dalla cartolina maxima e dall’annullo postale. La Petaros Jeromela, nel ringraziare il presidente per aver contribuito all’allestimento della mostra lo ha omaggiato con dei volumi contenenti un novellario e ha ceduto poi la parola a Paolo Rovis in rappresentanza dell’UPT. Il vicepresidente ha espresso soddisfazione nell’aver sorretto la studiosa dantesca nella pubblicazione della particolare opera. L’Ente morale, infatti, sostiene e incrementa la cultura italiana e spesso finanzia e pubblica testi in lingua italiana per la CNI in Croazia, Slovenia e Montenegro, mentre in questo caso l’operazione è stata inversa ma non a caso. Rovis ha asserito che “l’intento è quello di raggiungere la popolazione slovena con l’esempio di italianità per eccellenza che è appunto la Divina Commedia, rendendo l’opera accessibile anche a chi non conosce la lingua italiana e attraverso il testo possa avvicinarsi alla cultura e alla letteratura italiana”.

Valentina Petaros Jeromela e Fulvio Richter

Nel contesto ha citato il pensiero del Presidente italiano Sergio Mattarella: “La grandezza di Dante è insita nella sua capacità di trascendere il suo tempo e di fornire indicazioni, messaggi e insegnamenti validi per sempre. Dante è stato un punto di riferimento e ispirazione per generazioni di italiani nel corso dei secoli. La Commedia ci attrae e affascina ancora oggi perché parla dell’essenza più profonda dell’uomo, fatta di debolezze, cadute, nobiltà e generosità”. La Petaros Jeromela ha poi proseguito con la presentazione della mostra, nata da un’idea del Centro Italiano filatelia tematica di Roma che vede l’utilizzo di immagini filateliche per interpretare i versi danteschi ed ha raccontato che, in vent’anni di studio, ha raccolto le traduzioni in sloveno della massima opera letteraria del padre della lingua italiana individuandone tre: quella di Jovan Vesel Koseski del 1878, quella di Jože Debevec del 1910 e quella di Andrej Capuder del 2005. Confrontandole si è accorta di come la lingua slovena si fosse evoluta nel tempo e i traduttori avessero usato un linguaggio letterario elevato, rispettando il senso dei versi danteschi. L’appassionata dell’Alighieri è rimasta affascinata dalla bravura di Debevec nel cogliere la difficoltà del testo e che per conservare il pensiero originale del sommo letterato ha dovuto ampliare il lessico sloveno. Con una trovata geniale e ricorrendo a similitudini ha poi reso il quadro fantastico ancora più reale, trasportando le vicende raccontate su territorio sloveno con riferimenti al paesaggio naturale circostante a Bled e Lubiana. La Petaros Jeromela ha concluso l’evento, patrocinato dalla Società “Dante Alighieri” di Roma, con una lunga lista di ringraziamenti annunciando che seguiranno altri due appuntamenti a maggio e a settembre. Ha invitato a non lasciarsi sfuggire il francobollo commemorativo e l’annullo speciale a disposizione presso gli sportelli delle Poste slovene di Capodistria per tutta la durata dell’esposizione, fino al 20 aprile. Il Dantedì è stato celebrato anche da altre Comunità degli Italiani e istituti scolastici della CNI del territorio. Il Comune di Isola, assieme ad altre istituzioni, contribuirà alla ricorrenza con l’apertura dell’installazione spaziale “Dante copiosus” ad aprile a Palazzo Besenghi degli Ughi e con l’organizzazione della tavola rotonda, sulla base dei codici danteschi, intitolata “Presentazione del patrimonio culturale scritto e visivo di Isola medievale” a giugno, grazie anche al concorso della CAN locale.

L’intervento di Paolo Rovis

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