«La crazzola» vince al Festival Voci nostre

Si è tenuta online la rassegna della canzone per l’infanzia dell’UI. Il brano di Bruna Alessio Klemenc e Leon Klemenc, interpretato da Sindi Belac di Buie è stato proclamato il migliore

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«La crazzola» vince al Festival Voci nostre

Causa l’emergenza coronavirus la 49. esima rassegna canora per l’infanzia dell’Unione Italiana, Voci nostre, quest’anno è stata organizzata in formato virtuale. Il Festival è disponibile sulla pagina Facebook di Voci nostre.

 

I vincitori
In lizza dodici brani in rappresentanza di altrettante CI. Ha vinto il primo premio “La crazzola” di Bruna Alessio Klemenc e Leon Klemenc, cantata da Sindi Belac di Buie, preparata dall’insegnante Chiara Bonetti. La giuria ha assegnato il secondo premio alla canzone “La zansara” di Anna Francesconi, cantata da Mael Cadenaro di Verteneglio. Si è piazzato al terzo posto il “È Natale” di Sara Salvi, interpretato da Gloria Drndić e Gloria Borsan di Rovigno. Il corp è stato preparato da Teo Biloslavo. Il Premio simpatia verrà invece assegnato nella ricorrenza dell’Epifania, il 6 gennaio prossimo. A condurre il Festival online sono stati Jessica Acquavita e Matija Drandić.

Un compito arduo
A raccontare l’esperienza a distanza è stata l’ideatrice del Festival e responsabile del Settore Arte e cultura della GE dell’Unione Italiana, Marianna Jelicich Buić, la quale ha affermato che organizzare una manifestazione di questo tipo rispettando le misure epidemiologiche è stato alquanto arduo, anche perché si è sperato, fino all’ultimo, di realizzarlo nella forma classica, dal vivo. “Abbiamo lottato contro il tempo e contro tutte le difficoltà nel coordinamento di bambini e maestri per poter fare le registrazioni – ha illustrato Jelicich Buić -. Visto che si tratta di ragazzi da tutta l’Istria, non è stato facile farli incontrare a piccoli gruppi per esibirsi e non è stato semplice trovare uno spazio abbastanza grande da non rappresentare un rischio. Alla fine l’Università popolare aperta di Buie ci ha offerto il suo teatro dove si è svolta la parte ufficiale. Non è stato facile preparare gli audio, visto che le parti sono state incise separatamente e poi con un copia e incolla sono state unite nelle canzoni. I ragazzi e i cori si sono alternati in una decina di giorni e le riprese video nei paesi e città dai quali arrivano i partecipanti sono state fatte anche all’aperto. La commissione giudicatrice ha ascoltato le registrazioni scegliendo il migliore nel corso di una riunione via Zoom. L’ultimo passo è stato andare a Pola con i conduttori e registrare la presentazione che poi è stata incorporata nella trasmissione che ora si trova online, su Facebook”, ha concluso.

La rassegna canora è stata realizzata grazie al contributo finanziario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale della Repubblica italiana, con il sostegno del Consiglio per le Minoranze Nazionali della Croazia.

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