La complessa storia della nave Galeb

Attraverso una carrellata di documenti storici, custoditi nell’Archivio, verrà presentata la sua storia burrascosa

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La complessa storia della nave Galeb
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Il programma cinematografico “Il Galeb è salpato” ricorderà la storia della nave il 20 ottobre, all’Archivio di Stato di Fiume. L’evento è organizzato dal Museo civico di Fiume, che vuole celebrare quella che presto diventerà la prima nave-museo croata. Attraverso una carrellata di documenti storici e giornali video custoditi nell’Archivio, verrà presentato tutto quello che è successo alla nave nella sua storia burrascosa. L’imbarcazione è stata costruita col nome di Ramb e ha visto il suo varo nel 1938 nel cantiere Ansaldo di Genova.
Doveva venire usata per il trasporto di frutta esotica in Europa, ma presto, all’inizio della Seconda guerra mondiale, è stata trasformata in un incrociatore della Marina militare italiana. Dopo la capitolazione dell’Italia la nave è stata confiscata dai Tedeschi, che l’hanno trasformata in affondamine col nome di Kiebitz.
Nel novembre del 1944 nel bombardamento del porto fiumano fu affondata dagli aerei dell’esercito alleato e trascorse tre anni sul fondo del mare. Fu estratta dalla ditta spalatina Brodospas e spostata nel cantiere navale Uljanik – Scoglio olivi di Pola, dove fu smontata e rimontata. Dopo la ricostruzione le fu dato il nome di Galeb e divenne una nave-scuola della Marina militare jugoslava.
La sua fama è dovuta, però, soprattutto al fatto che è stata la residenza marittima di Josip Broz Tito durante i suoi viaggi di Stato per tutto il mondo, diventando, dunque, una sorta di simbolo dell’ex Jugoslavia nel Movimento dei non allineati. Dopo la morte del Maresciallo la nave rimase nella Marina militare jugoslava e negli anni Novanta fu venduta a un possidente navale greco, che la portò nel cantiere Viktor Lenac per farne uno yacht. Ciò, però, non avvenne. Il Ministero della Cultura la proclamò bene culturale nel 2006 e la Città di Fiume l’acquistò. In occasione di Fiume CEC 2020 iniziarono i lavori per trasformarla in un museo galleggiante. Il giovedì cinematografico all’Archivio comprenderà i video “Un’altra nave è salpata” (1948) di Krešo Golik e “Con la Galeb per i sei mari” (1974) di Georgij Novkov, nonché spezzoni di “Tito in Dalmazia”, “Novità del film 215/69” (1969), “Una via della pace”, “Novità del film 26/55” (1955) di Boško Mratinković, “Sulla strada dell’amicizia in Egitto”, “Novità del film 31/56” (1956) di Olivera Gajić e “Storia, documenti, testimonianze: Galeb, 1980”. I film fanno parte del fondo della Cineteca croata e della sezione cinematografica dell’Archivio di Stato croato. Il programma è stato curato dall’archivista Juraj Kukoč, mentre dopo la proiezione della storia della nave parlerà la curatrice del Museo civico di Fiume Kristina Pavec.

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