L’italiano in Rete fra testo e immagine

0
L’italiano in Rete fra testo e immagine

FIUME | Una conferenza allo scopo di approfondire gli aspetti della lingua in rapporto al testo e all’immagine, passando dall’oralità alla scrittura, utilizzati quotidianamente attraverso i canali sociali e non, di Internet. Il tutto con l’obiettivo di riflettere e monitorare l’evoluzione della lingua, ma anche di migliorare, lì dove ciò è possibile, le competenze della scrittura. È stato questo il fil rouge della conferenza “L’italiano in rete fra testo e immagine”, di Francesca Malagnini, tenutasi ieri negli ambienti del Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Fiume.

All’evento, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria, con l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, nell’ambito della 18ª Settimana della lingua italiana nel mondo, oltre a un numeroso pubblico di studenti, hanno preso parte anche il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, il direttore del Dramma Italiano, Giulio Settimo, la consulente superiore per la minoranza italiana, Patrizia Pitacco, e Giuseppe Nicodemo, in rappresentanza della Comunità degli Italiani di Fiume. A presentare il percorso formativo di Francesca Malagnini, che insegna Linguistica italiana all’Università per stranieri di Perugia, e quello bibliografico – tra i suoi lavori anche un manuale di Storia della lingua italiana (Pensamultimedia) e didattica e una Grammatica in pillole (Zanichelli) –, è stata Corinna Gerbaz Giuliano, responsabile del Dipartimento di Italianistica dell’Ateneo fiumano.
Alla conferenza – arricchita da un ampio corredo fotografico in cui sono state riprodotte e descritte le diverse forme di scrittura utilizzate su applicazioni come Skype, Whatsapp e Viber –, Francesca Malagnini ha contestualizzato la problematica dei testi scritti per la rete che non sempre rispecchiano una scrittura corretta, e spesso le immagini che accompagnano il testo non sono coerenti con il testo. La docente ha spiegato che queste sono il frutto di rielaborazioni testuali, che provengono per lo più dall’oralità per giungere poi alla scrittura, e di altre forme utilizzate nel dialogo informale e quotidiano. Nel preciso, la relatrice ha affrontato anche le trasformazioni linguistiche, ma pure mentali e antropologiche prodotte dai nuovi mezzi di comunicazione. Tutti elementi già presenti, e quindi verificabili, nella lingua sia scritta che orale delle nuove generazioni. In conclusione, la docente dell’Università per Stranieri di Perugia, ha parlato anche delle sfide che quest’evoluzione della lingua rappresenta per la scuola e per l’insegnamento in generale, suggerendo, infine, l’utilizzo di una scrittura più incline ai grandi letterati italiani, in primis Alessandro Manzoni.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display