Julio Iglesias in Arena il 22 giugno

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Julio Iglesias in Arena il 22 giugno

Settantasei anni alle spalle, 80 album, 300 milioni di dischi venduti, Julio José Iglesias de la Cueva o semplicemente Julio Iglesias, canterà a Pola il 22 giugno, in Arena, il palcoscenico prediletto degli over 70, 80 e 90, le stelle della musica mondiale al crepuscolo della carriera. Eppure Pola si compiace per averli in città, fossero pure così avanti con l’età come sono. Non guasta ripeterlo: con 300 milioni di dischi venduti, Julio Iglesias è l’artista latino di maggior successo di tutti i tempi, il cantante solista di maggior successo nella storia del continente europeo ma anche il settimo classificato per le vendite nella storia della musica, insomma, una leggenda.
Julio Iglesias è nato a Madrid il 23 settembre 1943, primogenito del dottor Julio Iglesias Puga e di María del Rosario de la Cueva y Perignat. Ha condiviso l’infanzia col fratello minore Carlos e sin dalla più tenera età è stato un appassionato del calcio. Ha giocato nella giovanile del Real Madrid come portiere all’inizio degli anni Sessanta. Riguardo a questo periodo della sua vita dirà semplicemente: “Sognavo di essere un portiere, ma le cose per me sono andate in altro modo, è la vita”.
La notte del suo 20.esimo compleanno ha subito un grave incidente stradale. La convalescenza è stata lunga e la riabilitazione difficile. Colpito da insonnia si è messo a scrivere le canzoni dell’esordio, quasi sempre di carattere malinconico.
Il resto è storia. La lista dei brani che hanno fatto sospirare milioni di donne in giro per il mondo non ha fine. Tra i successi che il suo pubblico, in prevalenza femminile, ricorda, anche una vittoria all’Eurovision Song Contest nel 1970 con “Gwendolyne”.
Iglesias ha cantato e inciso dischi in 14 lingue diverse, compreso l’inglese, il francese, il portoghese, l’italiano e il tedesco. In Italia hanno avuto notevole successo soprattutto “Manuela” (1975), “Se mi lasci non vale” (1976), “Sono un pirata, sono un signore” (1978) e “Se tornassi” (1979). Ha avuto tre figli (Maria Isabel, Enrique e Julio José) dalla prima moglie Isabel Presler Arrastria e altri cinque figli (Miguel Alejandro, Rodrigo, le gemelle Cristina e Victoria, e Guillermo) dalla seconda moglie Miranda Rijnsburger, ma solo il secondogenito Enrique ha seguito il padre nella scelta della carriera paragonandolo infine in popolarità planetaria.

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