«Ivan de Zajc». Musica classica nell’Anfiteatro

La terza edizione del Summer Classics polese avrà inizio il 7 luglio con la «Tosca». Previsti altri tre appuntamenti durante il corso dello stesso mese

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«Ivan de Zajc». Musica classica nell’Anfiteatro

Oltre 120 musicisti e artisti da costringere a fare la spola tra Fiume e Pola in più occasioni consecutive, staff tecnico da oberare al massimo per il trasporto di strumenti e requisiti scenografici, regole di distanziamento ferreo da osservare nel caso delle corali che andranno smistate e sistemate in concerto a distanza per non più di 500 – 1.000 spettatori privilegiati dalla libertà d’ingresso all’Anfiteatro. Sarà questo (e altro), il prezzo che dovrà pagare il Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume per far sbarcare l’Opera a Pola, la “Tosca” di Puccini.

 

Ritorno dopo un anno di pausa

Un enorme investimento di finanza ed energia, che verrà interamente ripagato dall’opportunità di poter regalare lo spettacolo inaugurale della terza edizione del Summer Classics, tutta una rassegna della musica classica, che nel 2018 e 2019 aveva estasiato il pubblico e che nel 2020 era stata mortificata dal flagello della crisi epidemica. Facendo buon viso a cattivo gioco, che costringe all’osservanza delle misure di sicurezza e, diremmo, al contenimento dell’entusiasmo, si torna tuttavia alla carica con un programma di prim’ordine da proporre all’Arena di Pola, da molti considerata uno dei palcoscenici più suggestivi d’Europa. L’Opera di Fiume tornerà ad accendere le luci di questa ribalta con grande dedizione, professionalità e passione supportati dai fedeli partner e sponsor di prima: la Città e la Pro loco polese, nonché il consorzio turistico-alberghiero Arena Hospitality group.

Anamarija Knego accompagnata da Filip Fak al pianoforte

Un programma più che ambizioso

Il prossimo sbarco della stagione operistica è stato salutato con particolare soddisfazione, ieri all’albergo Park Plaza Histria dal sovrintendente dello “Zajc”, Marin Blažević, dal direttore dell’Opera, Filip Fak, dal dirigente dell’Orchestra sinfonica Valentin Egel e dai partner Jasmina Nina Kamber, assessore cittadino alla Cultura, Sanja Cinkopan Korotaj, direttrice della Pro loco, e Manuela Kraljević in rappresentanza dell’Arena Hospitality Group. Grazie alla cooperatività dell’iniziativa collettiva, Marin Blažević ha assicurato che si è in grado di proporre un programma più che ambizioso, adatto ad allietare il pubblico dell’Arena con i più bei brani di musica operistica e d’orchestra, per un’esperienza artistica indimenticabile.

Gershwin, Verdi, Puccini, Rossini e Bellini

Il Festival è già alle porte con “Tosca”, cui si potrà assistere il 7 luglio per la regia di Marin Blažević e la direzione d’Orchestra del Maestro Philipp von Steinaecker. Protagonisti dello storico melodramma saranno il tenore greco Dimitris Paksoglou e il soprano Maida Hundeling, che raggiungerà Pola nelle pause tra gli spettacoli della rinomata stagione operistica veronese. Seguiranno nei giorni 9 e 12 luglio i concerti Classical favorites/Classici preferiti, che, diretti dall’affascinante e virtuoso Maestro Valentin Egel proporranno un confronto musicale attraverso brani intramontabili di due ambienti culturali lontani come quello statunitense e russo (“Rapsodia in blu” di Gershwin, “Sinfonia dal Nuovo Mondo” di Dvorák) e altri classici di grande presa artistica (“Romeo e Giulietta” di Čajkovski, “Scheherezade” di Rimsky Korsakov) e il magnifico “Bolero” di Ravel. Impegnato in detto caso il Corpo di ballo fiumano in una performance coreografico-volante, che ha già mandato in visibilio tantissimi spettatori. Il 26 luglio, infine, sarà prenotato per l’Opera Gala con fior di voci operistiche ben disposte a proporre le più belle arie di Verdi, Puccini, Rossini, Bellini, Mascagni, Massenet ed altri ancora. Tra i protagonisti la primadonna dell’Opera fiumana Anamarija Knego. L’incontro di ieri all’hotel ha proposto uno squisito omaggio musicale agli astanti (molti rappresentanti dei mass media, pochissimi turisti-ospiti della struttura alberghiera) con Anamarija Knego che ha ammaliato tutti con le arie di Puccini “O mio babbino caro” (Gianni Schicchi) e “Un bel dì vedremo” (Madama Butterfly), accompagnata al pianoforte dagli stessi Maestri Egel e Fak.

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