Italianistica di Fiume. Da Dante al dialetto: in autunno c’è di più

Presentato su Zoom il programma che si articolerà durante le prossime settimane. Gli eventi mirano a recuperare almeno in parte il tempo perduto a causa della pandemia

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Italianistica di Fiume. Da Dante al dialetto: in autunno c’è di più

Le novità legate all’operato del Dipartimento di Italianistica dell’Ateneo fiumano, che come tanti altri enti, può finalmente riprendere le attività e gli incontri in presenza, all’inizio di quest’anno accademico 2021/2022 sono veramente tante. A parlare degli incontri e delle pubblicazioni, ma anche delle novità legate agli studenti, sono state le docenti, Gianna Mazzieri Sanković e Maja Đurđulov, in una conferenza che si è tenuta sulla piattaforma Zoom.

Un’analisi del dialetto fiumano

La prima notizia ha riguardato la pubblicazione di un volume sul dialetto fiumano intitolato “Fiume nell’identità dialettale: il fiumano tra lingua e letteratura”, curato dalle docenti stesse e che rappresenta in un certo senso la continuazione del volume “Il dialetto fiumano. Parole e realtà”, pubblicato nel 2020, nel pieno della pandemia da Covid-19.

“Dopo il primo volume, che purtroppo è stato presentato soltanto online – ha illustrato la professoressa Mazzieri Sanković -, il secondo è stato steso sulla stessa falsariga del primo e si concentra sul tema della tutela del vernacolo fiumano. Verrà presentato in presenza alla Comunità degli Italiani di Fiume, il 28 ottobre, alle ore 18. Il libro parla del nostro dialetto ed è stato realizzato dal Consiglio della Minoranza Italiana della Città di Fiume e dal Dipartimento di Italianistica. Anche questo volume è diviso in due parti di cui la prima è quella scientifica e comprende saggi, articoli e interventi, mentre la seconda parte è antologica ed è composta da opere in poesia o prosa degli autori del XX secolo. La copertina è stata realizzata in collaborazione con Bruno Bontempo, che ci ha offerto le sue fotografie. Abbiamo scelto l’immagine ‘Fiume allo specchio’ perché la reputiamo interessante per un discorso relativo all’identità. Vi si vede l’ex piazza San Vito sullo sfondo. Speriamo che l’opera possa avere pure un uso didattico, anche perché questa volta, accanto a esperti filologi, abbiamo coinvolto giovani studiosi nell’interpretazione dei testi che proponiamo. Da una parte abbiamo trattato il fiumano antico, di 100 anni fa, analizzato da Maria Bató, una studiosa di Budapest che ha contribuito con la sua ricerca sulla fonetica e fonologia del fiumano; mentre dall’altra parte c’è il fiumano di oggi proposto da Kristina Blagoni, (redattrice delle pagine culturali del nostro quotidiano, ndr). Visto che il precedente volume non è stato presentato a dovere, cercheremo di dargli spazio all’incontro alla Comunità degli Italiani di Fiume”, ha concluso la docente.

La copertina del libro appena pubblicato

Due tavole rotonde

Il secondo evento annunciato alla conferenza stampa è una tavola rotonda dal titolo “Dante, l’italiano”, nell’ambito della Settimana della lingua italiana nel mondo, in occasione del 700.esimo anniversario della morte di Dante e del decimo anniversario di fondazione del Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Fiume. La tavola rotonda avrà luogo venerdì 22 ottobre, con inizio alle ore 17, nell’Aula Magna (006) della Facoltà di Lettere e Filosofia. All’incontro interverranno la professoressa Ljiljana Avirović (Università degli Studi di Trieste), con il tema “La divina traduzione: tradurre in croato dall’italiano e in altre lingue slave”, il professore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e direttore del Teatro Stabile di Verona, Piermario Vescovo, il quale parlerà delle “Conversazioni nell’altro mondo. L’italiano di Dante oltre Firenze”. In chiusura la professoressa Gianna Mazzieri-Sanković terrà una “Lezione dantesca all’uomo di sempre”.
La terza novità riguardante non solo il Dipartimento di Italianistica, ma anche la Società di Studi Fiumani di Roma è una tavola rotonda che si terrà a porte chiuse il 2 novembre, alle ore 9.30, nell’aula 138 della Facoltà di Lettere e Filosofia di Fiume.

Gianna Mazzieri Sanković

”Già da due anni manteniamo rapporti di collaborazione con la Società di Studi Fiumani – ha puntualizzato Mazzieri Sanković – e questa collaborazione consiste in uno scambio reciproco nel quale loro ci raggiungono e presentano le loro pubblicazioni e noi facciamo lo stesso. Quest’anno parleremo dei due volumi pubblicati e della rivista ‘La Battana’. Per l’occasione si spera che anche il professor Damir Grubiša sia presente in veste di traduttore in croato del volume di Stelli sulla storia di Fiume. L’evento si svolgerà a porte chiuse in quanto è rivolto ai nostri studenti e a causa della pandemia abbiamo dovuto ridurre il numero di presenti”.

Digitalizzazione di libri e riviste

La professoressa Maja Đurđulov, invece, si è soffermata sul progetto di digitalizzazione che si è svolto in seno al Dipartimento di Italianistica, coinvolgendo sia docenti che studenti. L’archivio con il materiale digitalizzato finora, ovvero il fondo di Osvaldo Ramous e i primi 99 numeri de “La Battana” sono consultabili da tutti, non solo studenti e personale universitario.
“La digitalizzazione è stata fatta con due obiettivi – ha puntualizzato Đurđulov -. Il primo è quello di arricchire le attività scientifico-didattiche con strumenti dell’umanistica digitale. Il secondo è di salvaguardare il patrimonio artistico-culturale della CNI. Il progetto si è articolato in due fasi ed è partito a marzo. La prima fase ha visto la partecipazione di Tommaso Mazzoli, dell’Università di Trieste, che ha tenuto un corso su umanistica digitale, codifica digitale del testo, libri elettronici, software per la digitalizzazione e costruzione di archivi digitali. Il secondo è stato svolto da noi al Dipartimento grazie al sapere acquisito”. L’ultima notizia riguarda l’assegnazione del Premio Cergoli, da parte del Club Touristi Triestini, alla studentessa Selma Smajić, per la sua tesi dedicata alla figura di Alessandro Damiani, sotto la supervisione della professoressa Gianna Mazzieri Sanković.

Maja Đurđulov

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