Italiani del Montenegro: l’orgoglio del Bel Paese

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Italiani del Montenegro: l’orgoglio del Bel Paese

CATTARO Si è svolto a Cattaro, nella Sala Conferenze della Chiesa di San Paolo, il Convegno Internazionale “La Comunità Italiana del Montenegro tra memoria identità e futuro europeo”, primo della serie d’importanti appuntamenti programmati per la Settimana della cultura italiana in Montenegro, che si conclude il 10 agosto. L’ambasciatore Italiano a Podgorica, Luca Zelioli, nell’esprimere grande soddisfazione per la qualità della manifestazione culturale e per l’alto livello dei partecipanti, ha elogiato l’attività dell’Università Popolare di Trieste, salutando la presidente Maria Cristina Benussi e il direttore generale Fabrizio Somma, quale ente delegato della Regione Friuli Venezia Giulia per la Legge Reg. 16/2014 art.27 bis a favore anche della Comunità Nazionale Italiana in Montenegro, che gode del riconoscimento dell’autoctonia da parte del governo montenegrino. L’alto rappresentante istituzionale italiano ha ricordato l’impegno della Comunità degli Italiani nell’ambito dei corsi di lingua italiana che si svolgono da più di 15 anni. Ha evidenziato inoltre l’importanza della certificazione linguistica italiana e della modernizzazione del sistema didattico in questo Paese, intrapresa e da intraprendere con sempre maggiore impegno, anche in collaborazione con la CI in Montenegro, nelle sedi operative sui territori di Teodo, Antivari, Budua, Cettigne e Castelnuovo, secondo i temi affrontati dal Capo dello Stato Milo Đukanović con il suo omologo italiano Sergio Mattarella, nel corso della sua recente visita a Roma. Il sindaco di Cattaro, Vladimir Jokić si è unito agli elogi per l’importante attività culturale che viene svolta dalla CI con la partecipazione dell’UPT nella città e agli stretti rapporti con tutte le istituzioni montenegrine che la CI mantiene costantemente. Nel suo intervento, il presidente della CI del Montenegro, Aleksandar Dender, ha voluto ricordare punto per punto il grande lavoro svolto a partire dal 2004, anno di costituzione della Comunità Italiana, ad oggi grazie ai fondi della Legge Regionale del Friuli Venezia Giulia 16/2014 già Legge 79/1978 FVG. A seguire, il neo parlamentare sloveno per la minoranza italiana Felice Žiža ha sottolineato l’importanza della presenza, all’appuntamento montenegrino, della rappresentanza della Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” di Pirano con a capo la presidente Manuela Rojec, e del Comune di Pirano, e di intraprendere rapporti di collaborazione sempre più stretti e scambi culturali e di esperienze tra i sodalizi in Slovenia e Croazia con quello del Montenegro, che raccoglie in sé tutti gli italiani autoctoni dello Stato.
Il convegno è proseguito con la prolusione della presidente dell’UPT, prof.ssa Maria
Cristina Benussi su “La Cultura letteraria italiana nell’Adriatico Orientale”. Dopo il suo intervento sono seguiti quelli di autorevoli personaggi quali Antimo Cesaro già viceministro dei Beni Culturali Italiani (Nuova Università Vanvitelli di Caserta) e Tina Komel, già ministro degli sloveni nel mondo.

Riconoscimento delle istituzioni
Oltre al patrocinio dell’Ambasciata Italiana a Podgorica, il convegno ha goduto della collaborazione e della cooperazione dell’Università degli Studi “Niccolò Cusano” di Roma (Giangiacomo Vale e Silvio Berardi), dell’Università dell’Insubria (Paolo Bellini) e dell’Università degli Studi di Trieste (Giuliana Parrotto). Presenti all’appuntamento anche Maja Kremenović, segretaria generale e consulente per i progetti presso l’Alleanza delle Minoranze Nazionali della Repubblica Serba – Facoltà di Filologia dell’Università di Banja Luka e componente dell’Associazione degli Italiani di Bosnia. Infine, gli interventi di Maria Teresa Albano del Centro Italiano di Cultura a Podgorica, Kristian Knez, del Centro Italiano “Carlo Combi” di Capodistria e della Società di Studi Storici Geografici di Pirano. Il Centro di ricerche storiche di Rovigno (Croazia) è stato rappresentato con la lettura del testo di Ezio Giuricin, impossibilitato a presenziare per sopravvenuti impegni. In conclusione, il riconoscimento di tutte le istituzioni presenti, dell’importanza di proseguire l’attività culturale svolta in questi primi 15 anni di vita della Comunità degli Italiani di Cattaro in Montenegro.

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