Istria, Fiume, Dalmazia in Bancarella a Trieste

Inizia oggi la quattro giorni del Salone del libro (e non soltanto) dell’Adriatico orientale. Si parte con «Visioni dell’esodo tra passato e presente»

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Istria, Fiume, Dalmazia in Bancarella a Trieste

Prende il via oggi l’edizione 2021 de La Bancarella, Salone del libro dell’Adriatico orientale. Spalmata su quattro giornate, da seguire dal vivo oltre che in streaming, ha quattro temi portanti: “Visioni dell’esodo tra passato e presente” (leit motiv della giornata odierna); “Turismo, storia e reti future” (domani); “Le donne dell’Adriatico orientale” (sabato 25); e “Dalla memoria alla storia” (domenica 26). Tutti gli eventi sono ospitati nella struttura allestita in piazza Sant’Antonio Nuovo. La Bancarella è organizzata dal Centro di documentazione multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata, in collaborazione con il comitato provinciale di Trieste dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Si parte oggi alle 17, con la lettura dell’esodo e degli anni 1946-1954 attraverso le pagine del quotidiano triestino “Il Piccolo”, con la partecipazione di Raoul Pupo, Luca Manenti, Jacopo Bassi, Omar Monestier, Giuseppe de Vergottini e Giuseppe Parlato. A seguire (ore 18.30), una rassegna delle attività delle associazioni create dagli esuli istriani, fiumani e dalmati, tra “arte, cultura e tecnologia”. Partecipano all’incontro Emanuele Bugli, Paolo Valerio, Anna Maria Crasti, Emanuele Merlino e lo storico Parlato. In chiusura, con Alessandro Cuk, Massimo Gobessi e, in collegamento, Laura Lenzi e Stefano Patrizi, per parlare della trilogia istriana nel cinema di Franco Giraldi.

L’evento si svolgerà in piazza Sant’Antonio Nuovo

Collaborazione tra esuli e rimasti

Domani, a partire dalle 11.30, focus sulla Venezia Giulia tra 1920-2020, come rappresentata nelle guide storiche del Touring club italiano (intervengono Emanuele Bugli, Ester Capuzzo, Luciano Mornacchi, Andrea Ungari); quindi, ancora con Capuzzo, Ungari e Parlato, l’appuntamento “Italiani visitate l’Italia: politiche e dinamiche turistiche in Italia tra le due guerre mondiali” (ore 15.30) e un approfondimento sul Giorno del ricordo, proponendo – con Ungari, Parlato, Pietra Di Laghi, Gianni Oliva e Diego Lazzarich – un “percorso storico contro le semplificazioni e le ideologizzazioni”, progetto podcast (ore 17).

Alle 18.30, de Vergottini, Maurizio Tremul, Giorgio Tessarolo, Renzo Codarin e, in collegamento, Franco Papetti, illustreranno l’accordo di collaborazione culturale tra la Federazione degli esuli e l’Unione Italiana. Alle 19.30, invece, Alessandro Centenaro, Giovanni Ziberna, Simone Vicki Peri e Cuk si soffermeranno sulle produzioni cinematografiche dedicate al Bosco di Montona sotto Venezia e a monsignor Antonio Santin.

Sabato il sogno di Lidia Bastianich

Donne protagoniste sabato, con cinque proposte, rispettivamente alle 11.30, 15.30, 17, 18.30 e 19.30. Donatella Schürzel, Barbara Vinciguerra e Maria Chiappori illustreranno l’arte dell’Adriatico orientale a Roma e nel Lazio dal V secolo a oggi; Cristina Benussi e Donatella Schürzel esploreranno le voci di donne nella letteratura del confine orientale; Lidia Bastianich, insieme con Elisabetta Foroni, racconterà il suo sogno americano; Schürzel e Foroni presenteranno i progetti “tra due sponde”; mentre con Francesca Angeleri, Cristina Mantis, Mauro Manca e Cuk sarà il turno del cinema, ossia di “Fertilia istriana” e del progetto Egea.

Rispettando i medesimi orari, domenica si susseguiranno le memorie di “Aldo Pugliese, da profugo istriano a leader sindacale” e “Dall’Istria a Taranto per restare italiani” di Ciro De Angelis, Aldo Pugliese (con Giorgio Benvenuto, Pietro Neglie, Vito Fumarola e Parlato); “La patria perduta” di Elio Varutti, “Vita a palazzo silos” di Anna Maria Marisi (con Nicolò Giraldi) e “I 60 anni del villaggio San Marco a Fossoli” di Giampaolo Pani. Quindi, un aggiornamento sul ritrovamento di foibe in Slovenia (con Paolo Sardos Albertini, Andrea Rimoli), il reportage dall’Isola Calva di Matteo Carnialetto (con Fausto Biloslavo e Parlato), “Quis contra nos: storia della Reggenza italiana del Carnaro” di federico Lorenzo Ramaioli (con Marino Micich, parlato e Alessandro Agrì); infine, l’incantevole Alida Valli, con Mimmo vedresca (autore di un documentario sulla celebre attrice “polesana”) e il nipote Pierpaolo De Meio.

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