«Insembro 2021» per essere più vicini

Presentato il tradizionale calendario della CI di Dignano

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«Insembro 2021» per essere più vicini

Fresco di stampa il calendario 2021 della Comunità degli Italiani di Dignano. A presentarlo… e sfogliarlo ieri in conferenza stampa Livio Belci, presidente del sodalizio, Sandro Manzin, presidente della Giunta esecutiva, Fabiana Lajić e Cristina Demarin della redazione. Il calendario, che di solito viene distribuito in occasione del concerto di Natale, quest’anno arriva con qualche giorno di ritardo. Ma non importa: si starà “insembro” lo stesso. “Il nome del nostro calendario, ‘Insembro’, che in dialetto dignanese vuol dire ‘insieme’ quest’anno è più opportuno che mai. Anche mantenendo la distanza sociale, la Comunità è sempre vicina ai nostri soci”, ha detto Sandro Manzin. E, in attesa della ripresa delle attività, farà loro compagnia con il calendario.

Le fotografie riportano momenti di nozze svoltesi negli anni Cinquanta e Sessanta

Le nozze dignanesi
Come illustrato da Manzin, il calendario riporta i nomi dei giorni e dei mesi in istrioto. Sono in dialetto pure i nomi dei santi venerati nelle chiese urbane, suburbane e campestri del Dignanese.
Il tema di quest’anno sono le “nonse boumbare”, ovvero le nozze dignanesi, “tanto suggestive nel passato, da aver ispirato artisti famosi e suscitato l’interesse di vari letterati e studiosi. Ricorderemo con orgoglio Antonio Smareglia e Luigi Illica, che hanno reso immortale l’insieme delle costumanze nuziali dignanesi attraverso l’opera ‘Nozze istriane’, Giuseppe Caprin, Domenico Rismondo, Pompea Fabro, Anita Forlani e altri ancora per aver studiato e descritto in maniera approfondita la loro originalità e specificità”.

Si è poi voluto citare una descrizione delle nozze di Giuseppe Caprin (da “Marine istriane”), per coglierne al meglio l’essenza: “Le nozze continuano ancora tra l’idillio mattutino e l’orgia rumorosa della notte. Vedete la lunga colonna d’invitati che accompagna gli sposi all’altare: a dritta gli uomini vestiti di griso nero, a sinistra le donne, che hanno le spalle coperte da pizzi bianchi, morbidi come fior di neve. A notte, un vecchio col fanalino in mano precede la comitiva: quegli appunto che sta per finire la vita, deve illuminare il passo a coloro che la incominciano… Ho assistito ad una festa nuziale ed ho veduto quei balli rapidi, al suono del violino e del contrabbasso, con l’accompagnamento di villotte, e mi pareva che il carattere nazionale in quella esplosione di gioia e di ebbrezza assumesse una tinta fortemente meridionale”.

Nella foto un corteo nuziale preceduto dalla fiaccolata

La fiaccolata notturna
Le nozze dignanesi, uno dei momenti più gioiosi e vissuti dai bumbari, sono oggi riprese dal gruppo folcloristico della locale CI, che riproduce durante le esibizioni momenti ad esse ispirati.
Come rivelato, una delle fasi più spettacolari era la fiaccolata notturna, “i torsi”, quando i “novisi” (gli sposi), preceduti dal bagliore delle fiaccole e accompagnati da allegri canti, andavano nella casa dello sposo. Ed è propria questa la “scenografia” della prima foto – quella del mese di gennaio – che riprende appunto il corteo nuziale preceduto dalla fiaccolata.

Anni Cinquanta e Sessanta
Le fotografie di “Insembro 2021” si riferiscono alle nozze svoltesi a Dignano negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. Un grazie particolare da parte della CI a tutti i soci che hanno gentilmente concesso decine di fotografie, nonché all’Unione Italiana. “Insembro” è disponibile da oggi: si potrà ritirarlo nei giorni lavorativi dalle 9 alle 10 nella galleria Loggia.
Un invito a tutti a prendere la propria copia (la tiratura è di 300), e sfogliare il calendario che farà compagnia per l’anno a venire, (ri)assaporando momenti briosi e genuini di vita “boumbara” legati ad uno dei momenti più importanti del ciclo della vita.

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