Infanzia, esodo e CNI: libri per tutti i gusti

Nella cartolibreria Edit in Corso è in vendita una vastissima offerta di nuovi volumi, che spaziano dalle novità, a racconti per per i più piccoli fino alle ultime uscite in Italia

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Infanzia, esodo e CNI: libri per tutti i gusti

Nella cartolibreria Edit in Corso è in vendita una vastissima offerta di nuovi titoli di libri, che spaziano dalle novità, ai bestseller, racconti per bambini e alle ultime uscite in Italia, passando per i più venduti fino a libri introvabili. I libri, dal prezzo molto economico, per chi non vuole farsi sfuggire le migliori occasioni, sono di genere giallo, fantasy, romanzi e storie d’amore. Non mancano libri per ragazzi e adolescenti, albi illustrati, fiabe e favole da leggere ai bimbi quotidianamente e soprattutto nel periodo più bello dell’anno ovvero quello che è alle porte.

 

Molti genitori infatti amano raccontare favole e racconti ai loro figli fin da quando sono piccoli e molti dei bambini più grandicelli amano perdersi fra le pagine dei loro libri preferiti. Perché non approfittare delle vacanze di Natale per dedicare un po’ di tempo alla “lettura di famiglia”?

Storie di Natale per bambini

Dal genio creativo di J.K. Rowling, una delle più belle storie di Natale mai scritte è “Il maialino di Natale”, un racconto pieno di tenerezza irresistibile dell’infanzia di fronte al grande mistero della perdita. La fiaba, destinata ai lettori dai sette anni in su, è uscita nelle librerie italiane lo scorso 12 ottobre. Il libro fa finalmente passare in secondo piano le polemiche e gli attacchi social contro l’autrice, per alcune sue prese di posizione su gender, transessualità e altri temi sensibili. In vendita pure le nuove edizioni della serie di “Harry Potter”. Non mancano le nuove pubblicazioni della serie di libri per bambini scritta dall’autore e fumettista Jeff Kinney, “Diario di una schiappa”.

Vincitori del Premio Strega

Tra i numerosi titoli che da ora si possono acquistare nella cartolibreria Edit citiamo ancora il libro vincitore del Premio Strega 2020, “Il colibrì” di Sandro Veronesi, un romanzo potentissimo che incanta e commuove sulla forza struggente della vita, il libro vincitore del Premio Strega 2021, “Due vite” di Emanuele Trevi, “Il pane perduto” di Edith Bruck, “L’inverno dei leoni” di Stefania Auci, “La ragazza del collegio” di Alessia Gazzola, “Oliva Denaro” di Viola Ardone, “I lucci della via Lago” di Giuseppe Festa, “L’amore fa miracoli” di Sveva Casati Modignani e “La misura del tempo” di Gianrico Carofiglio.

​La vetrina della cartolibreria Edit

Gli esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia

Un libro imprescindibile per tutti coloro che hanno vissuto l’esilio ma anche per i lettori che hanno il desiderio o la curiosità o l’interesse di comprendere questa condizione umana così particolare, che appartiene solo a chi l’ha vissuta e ne porta le ferite, che nulla né nessuno potrà mai rimarginare è quello scritto a quattro mani da Simone Cristicchi e Jan Bernas.

Montagne di sedie aggrovigliate come ragni di legno. Legioni di armadi desolatamente vuoti. Letti di sogni infranti. E poi lettere, fotografie, pagelle, diari, reti da pesca, pianoforti muti, martelli ammucchiati su scaffalature imbarcate dall’umidità. Questi e innumerevoli altri oggetti d’uso quotidiano riposano nel Magazzino 18 del Porto Vecchio di Trieste. Oltre sessant’anni fa tutte queste masserizie furono consegnate al Servizio Esodo dai legittimi proprietari, gli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia, un attimo prima di trasformarsi in esuli: circa 350mila persone costrette a evacuare le loro case e abbandonare un’intera regione in seguito al Trattato di pace del 10 febbraio 1947, che consegnò alla Jugoslavia di Tito quel pezzo d’Italia da sempre conteso che abbraccia il mare da Capodistria a Pola. Di questa immensa tragedia si sa poco. Delle foibe, delle esecuzioni sommarie che non risparmiarono donne, bambini e sacerdoti, della vita nei campi profughi e del dolore profondissimo per lo sradicamento e la cancellazione della propria identità pochissimi hanno trovato il coraggio di parlare nei decenni che seguirono. Eppure è storia recente, a portata di mano e soprattutto abbondantemente documentata: basta aprire le porte del Magazzino 18. Porte che Simone Cristicchi ha spalancato e la cui storia ha riportato su carta nel volume “Magazzino 18. Storie di italiani esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia”, pubblicato dalla casa editrice Mondadori.

La storia dell’esodo è stata raccontata da Simone Cristicchi e Jan Bernas

Il secondo Novecento a Fiume

Il volume che s’intitola “Un tetto di radici. Lettere italiane: il secondo Novecento a Fiume” (Sestri Levante, Gammarò edizioni, collana Le bitte, 2021), delle autrici Gianna Mazzieri-Sanković e Corinna Gerbaz Giuliano, appena uscito nelle librerie italiane, è un’opera dal contenuto inedito nel panorama degli studi dedicati alla letteratura italiana e alla sua storia.

Il testo presenta un’importantissima raccolta di testimonianze, analisi, riflessioni, commenti, interpretazioni inerenti alla produzione letteraria in lingua italiana nei territori che, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, sono passati sotto il dominio della Jugoslavia prima e della Croazia poi.

La copertina del libro scritto da Gianna Mazzieri-Sanković e Corinna Gerbaz Giuliano

Con l’entrata delle truppe del maresciallo Tito a Fiume la Storia della città volta pagina.

Ne risentiranno l’anima stessa della città che si vedrà abbandonata da gran parte dei suoi cittadini che preferiranno la strada dell’esilio. Di quegli abitanti, sostituiti da genti provenienti da altri siti, anche lontani, dell’ex Jugoslavia, è rimasta una minoranza, nel tempo divenuta sempre più sparuta, ma che, nonostante tutto, ha saputo coraggiosamente resistere con le sole armi della lingua e della cultura alla forzata colonizzazione.
È cresciuta così una letteratura fiumana autoctona, originale, che le due autrici hanno saputo brillantemente raccogliere, analizzare, sviluppare, mettendo a fuoco e connettendo tra loro gli autori e le opere che di quel grande, violento iato avvenuto al termine della Seconda guerra mondiale sono la testimonianza, tra quanti di lingua italiana, nati a Fiume prima della guerra (Enrico Morovich, Franco Vegliani, Paolo Santarcangeli) sono poi stati costretti all’esilio, tenendo sempre ferme le loro origini e la loro formazione, così come quelli che sono rimasti (Osvaldo Ramous, Ezio Mestrovich); oppure sono arrivati o nati e cresciuti a Fiume dopo la guerra (Mario Schiavato, Giacomo Scotti, Alessandro Damiani, Nirvana Ferletta, Laura Marchig e altri) mantenendo viva la lingua italiana, che, nel contesto multilinguistico, era poi la lingua franca storica di tutti i fiumani, qualsiasi fosse la loro etnia. Ma il libro prende in esame anche quegli autori di origine fiumana vissuti lontani dalla loro città, nati in esilio o in prossimità di esso, ma sentimentalmente e letterariamente legati ad essa (Marisa Madieri, Valentino Zeichen, Diego Bastianutti, Diego Zandel). Il tutto preceduto da un’ampia e approfondita sintesi che offre al lettore il quadro storico d’insieme della letteratura fiumana, nelle sue diverse fasi, dal Medioevo a oggi. Il risultato è un’opera unica, sicuramente la prima e la più completa, che le autrici, docenti al Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia di Fiume, offrono agli studiosi, prima di tutto, e più in generale a quanti sono interessati all’universo articolato, complesso, vivo, ricco di influssi, che si cela dentro il microcosmo di una città di frontiera.

Il volume è uno strumento indispensabile per ogni futura ricerca che voglia addentrarsi nello studio dei testi letterari e della storia degli italiani della zona istro-quarnerina, oltre a costituire un capitolo imprescindibile della storia della letteratura italiana contemporanea. L’offerta di nuovi titoli soddisferà dunque anche i lettori più esigenti.

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