Inaugurate le Giornate della cultura ebraica

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Inaugurate le Giornate della cultura ebraica

FIUME | “Se si dovesse riassumere tutto l’ebraismo in un’unica frase questa sarebbe: hanno provato a eliminarci, non ci sono riusciti, andiamo a mangiare”, è così che il rabbino capo della Croazia, Luciano Moshe Prelević, ha spiegato ai presenti lo spirito della cultura ebraica, la cui Giornata si festeggia ormai da tradizione la prima domenica di settembre.

“Mi fa molto piacere vedere così tante persone nella sinagoga, non succede spesso. Dopo l’Olocausto le nostre Comunità sono sempre molto piccole e c’è poca gente. Proprio per questo motivo 22 anni fa sono state ideate le Giornate della cultura ebraica, affinché la nostra storia millenaria venga diffusa fra un maggior numero di persone”, ha affermato il rabbino.
“A Fiume le Giornate vengono celebrate quest’anno per la seconda volta.
Quest’edizione punta sull’importanza del raccontare le storie, che sono una delle più antiche tradizioni del nostro popolo. Attraverso le storie siamo riusciti a tramandare la nostra cultura nonostante il fatto che gli ebrei si siano sparpagliati per tutto il mondo, per questo motivo esse hanno una grandissima importanza tutt’oggi”, ha dichiarato il presidente della Comunità ebraica di Fiume, Ranko Špigl.
“La vostra Comunità sarà piccola, ma è fondamentale per la nostra Città, che ha scelto uno slogan in occasione di Fiume capitale europea della cultura 2020, che è un messaggio a tutte le minoranze che vivono qui. ‘Fiume porto delle diversità’, perché tutte queste mille sfaccettature non sono altro che un valore aggiunto”, ha affermato il sindaco di Fiume, Vojko Obersnel.
La serata è proseguita con la visita alla mostra di fotografie dell’autrice Laura Fonovich, che ha tratto ispirazione dalla cultura ebraica per sviluppare una nuova tecnica artistica. Poi è stata la volta delle degustazioni di piatti tipici della cucina ebraica e infine la presentazione della traduzione in croato del libro “La Comunità ebraica di Fiume”, opera della connazionale Rina Brumini, coordinatrice della manifestazione.
“Questo libro presenta delle novità storiche molto interessanti, in quanto per la prima volta è stato tradotto interamente il primo Statuto della Comunità, risalente al 1781. Da esso si nota una stretta relazione fra la Comunità ebraica e il Comune di Fiume, un rapporto molto intenso, che abbracciava molti campi e che permetteva di vivere in totale sincronia”, ha dichiarato Rina Brumini.

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