Il romanzo di Jack London raccontato a teatro

Nell’ambito della Rassegna dei burattini, il Teatro dei giovani di Novi Sad ha dato vita al cane Buck

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Il romanzo di Jack London raccontato a teatro
Il protagonista dello spettacolo - il cane Buck. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Alla Casa croata di Cultura (HKD) di Sušak, è andato in scena uno spettacolo del Teatro dei giovani di Novi Sad, in Serbia, inserito nel programma della 27.esima edizione della Rassegna dei Teatri dei burattini di Fiume. “Sulle orme dei lupi”, ispirato al romanzo “Il richiamo della foresta” (The call of the wild) dello scrittore statunitense Jack London, racconta la storia del cane Buck, il quale vive nella grande villa di un magistrato. Inizia la “corsa all’oro del Klondike” e aumenta così la richiesta di cani da slitta, unico mezzo di locomozione nella gelata estremità settentrionale del continente americano, e pertanto Buck viene rapito e venduto a un losco e brutale trafficante. La scenografia dello spettacolo ricalca quella descritta nelle storie che raccontano la corsa all’oro, la vita nelle capanne di legno, il duro lavoro, le serate attorno al fuoco. Carri di legno, slitte, scatoloni, pochi panni per il giaciglio, corde e fruste per riportare all’ordine e alla disciplina gli animali. In questo paesaggio d’altri tempi, compare il cane Buck, una simpatica marionetta portata alla vita dall’attore che riproduce i vocalizzi dell’animale. Rendere realistico il pupazzo del cane non è un compito facile, anche perché l’animale cammina a quattro zampe e non è semplice fargli muovere i quattro arti, le orecchie e la coda, fargli aprire la bocca, farlo saltare e tutti gli altri movimenti tipici del miglior amico dell’uomo. Il Teatro dei giovani di Novi Sad è riuscito alla perfezione nel compito di rendere Buck non solo vivo, ma anche credibile e vicino allo spettatore. Un’altra particolarità della messinscena è il fatto che non possiede una colonna sonora vera e propria e tutti i rumori vengono prodotti sulla scena. Invece della musica, a scandire il ritmo della vicenda c’è una batteria, che regola l’andamento della messinscena. La parte sonora, dunque, viene riprodotta dal vivo e si fa uso raramente pure dei microfoni, in quanto gli attori si rivolgono direttamente al pubblico. A differenza di molti spettacoli per bambini, “Sulle orme dei lupi” non ha propriamente un lieto fine e tutta la storia è decisamente deprimente. I cani maltrattati perdono il pelo e alla fine dello spettacolo sono ridotti a pelle e ossa. Quello che salva in un certo senso il protagonista è il fatto che decide di scappare dagli uomini per entrare a fare parte di un branco di lupi. L’ultima scena della messinscena è il padrone di Buck, che lo aveva salvato dal duro lavoro e dal freddo, ucciso da un rivale. I drammaturghi sono Jakub Maksymov e Carolina Arandia, la regia è di Jakub Maksymov, la scenografia e i costumi sono di Carolina Arandia, mentre gli splendidi pupazzi dei cani e del cervo sono stati progettati da Marek Šterbák e Vjačeslav Zubkov. La musica porta la firma di Lazar Novkov. Gli attori sulla scena erano Jelica Gligorin, Neda Danilović, Slavica Vučetić, Aleksa Ilić, Saša Latinović, Slobodan Ninković e Dejan Šarković.

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