Il progetto «AThEME» e il valore del bilinguismo

0
Il progetto «AThEME» e il valore del bilinguismo

FIUME | Nell’ambito delle celebrazione indette in occasione del ventesimo anniversario della fondazione della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Fiume, si è tenuta ieri all’Ateneo una serie di eventi e conferenze. Uno di questi è stato la presentazione del progetto “Advancing the European Multilingual Experience (AThEME)” (Avanzando l’esperienza europea multilingue) finanziato dall’Unione Europea, con focus su multilinguismo, contatto linguistico e cambiamento linguistico.

Vantaggi e sfide

Il progetto “AThEME” è stato illustrato dalla sua responsabile, Tihana Kraš, docente al Dipartimento di Anglistica nonché coordinatrice della sezione di Bilingualism Matters@Rijeka. “Il bilinguismo è una ricchezza e noi abbiamo la fortuna di vivere in una città multilingue” – ha spiegato Tihana Kraš, rilevando che promuovere il bilinguismo è di vitale importanza per il nostro territorio, dove da secoli sono state usate più lingue. Il team fiumano, formato da Tihana Kraš, Branka Drljača Margić, Maša Plešković e Paola Medved, si occupa dello status e dell’uso del dialetto fiumano quale idioma minoritario presente nella zona del Quarnero, dei vantaggi cognitivi del bilinguismo e dell’influenza della madrelingua nell’apprendimento dei fenomeni grammaticali della lingua non materna. La relatrice si è soffermata sulla problematica e sulle sfide circa il multilinguismo dell’area quarnerina.

Un progetto europeo

Sedici Università di otto Paesi europei coinvolti nel Progetto studiano i fenomeni connessi al multilinguismo per arricchire la nostra conoscenza e migliorare le politiche linguistiche. “AThEME” riunisce studiosi da tutta l’Europa con un obiettivo comune: capire come il multilinguismo funzioni in tutti i livelli della società in Europa. Il progetto ha dato vita alla sezione del centro “Bilingualism matters”, che, a giugno del 2014, è stato istituito presso la Facoltà di Lettere e Filosofia del capoluogo quarnerino. Il fine è di comunicare informazioni aggiornate e autorevoli sul plurilinguismo a famiglie, educatori e politici, perché considera che si possa superare la separazione tra ricercatori e comunità civile, coinvolgendo il pubblico nella ricerca innovativa. Il Centro vuole promuovere inoltre lo studio delle lingue straniere e l’uso dei dialetti della lingua materna. Vari studi hanno dimostrato che vivere in un ambiente multilingue migliora sensibilmente le capacità sociali e cognitive delle persone, rendendole più attente e capaci di risolvere problemi in situazioni di conflitto.
Il progetto “AThEME” presentato tre anni fa a Leida, in Olanda, nasce con lo scopo di studiare l’importanza del multilinguismo in Europa da diverse prospettive. La diversità linguistica della nostra zona, dove si incontrano lingue slave e romanze, la rende un luogo particolarmente adatto per questo tipo di studi. Il progetto, cofinanziato dall’Unione Europea, si concluderà nel 2019.

«Quo vado?» al Dipartimento di Italianistica

In contemporanea, al Dipartimento di Italianistica è stato proiettato il film “Quo vado?” (2016). A salutare i presenti è stata la capodipartimento Corinna Gerbaz Giuliano, la quale ha lodato gli studenti della materia “Esercitazioni di traduzione 2”, che, durante il corso hanno tradotto i sottotitoli in lingua croata. L’ultimo lungometraggio del regista Gennaro Nunziante, l’italiano più visto di tutti i tempi, vede protagonista Luca Medici, in arte Checco Zalone, con 7.347.131 presenze in sala è il maggiore incasso di sempre per un film italiano. Checco, l’ultimo fortunato che ha il posto pubblico fisso, è inamovibile finché arriva la riforma e viene messo in mobilità. Il protagonista racconta l’odissea di quest’uomo che pur di non lasciare il suo posto fisso è disposto ad andare sino in Norvegia. Da un ufficio a tre metri da casa affronta un cambio radicale di vita che lo porterà in una cultura totalmente diversa da quella italiana, fatta di gente virtuosa, civile, efficiente, dove il welfare è molto forte. Però sono tutti depressi… Il film esalta e demonizza alcuni stereotipi (italiani e non solo), ma non se ne distacca mai totalmente, anzi, a volte suscita un certo sentimento patriottico.

Il trentesimo di «Fluminensia»

Al pomeriggio, nel trentesimo della sua istituzione, è stato presentato il numero 1-2018 della rivista di ricerche nel campo della filologia, “Fluminensia”. La rivista semestrale esce inninterrottamente dal 1989 per i tipi del Dipartimento di Croatistica della Facoltà di Lettere e Filosofia. Gli argomenti ricoprono soprattutto opere di linguistica, dialettologia, croatistica, letteratura (storia e teoria della letteratura) nonché temi di carattere scientifico.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display