
Nella suggestiva cornice della chiesa parrocchiale di San Pelagio e San Massimo di Cittanova, sabato sera un auditorio assorto e rapito ha assistito a un’esperienza musicale indimenticabile. La serata è stata una cascata di emozioni, con il pubblico che ha riempito ogni angolo della chiesa per assistere a questo spettacolo unico, mentre altri sono rimasti ad ascoltare davanti all’imponente edificio. L’energia nell’aria era tangibile, anticipando un evento di proporzioni epiche.
L’inizio è stato annunciato dal maestoso brano “Pomp and Circumstance” di Edward Elgar, eseguito magistralmente dall’Orchestra “PorFil” che, con la sua potenza ha creato un’atmosfera solenne trasportando il pubblico sin da subito in un viaggio emozionante. Il programma è proseguito con l’Intermezzo sinfonico tratto dalla “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, un brano che ha incantato il pubblico con la sua bellezza e la sua intensità emotiva. L’orchestra ha saputo catturare l’essenza drammatica e appassionata di questa composizione, trasmettendo al pubblico una gamma di emozioni travolgenti. Il momento successivo ha visto cedere il palcoscenico al suono delicato e commovente di “Gabriel’s Oboe” di Ennio Morricone, melodie che hanno suscitato un profondo senso di nostalgia e riflessione, trasportando in un mondo di ricordi e speranze.
Fusione di voci e strumenti
È stato con l’unione delle voci di vari gruppi vocali che il concerto ha raggiunto vette di sublime bellezza. Difatti, all’orchestra, diretta sapientemente dal Mº Petar Matošević, che firma pure l’organizzazione del concerto, si è aggiunto il gruppo vocale “Cittanova Vocalensemble” della Comunità degli Italiani di Cittanova, sempre diretto da Matošević, il gruppo vocale “Ad libitum” della CI di Verteneglio diretto da Dionea Sirotić, il gruppo vocale “Theremines” della CI di Sissano diretto da Sandra Petrović Disphalli, nonché la klapa femminile “Agata” di Canfanaro e il gruppo vocale “Arpa” della CI di Visignano, rispettivamente diretti da Ana Messmer e Jovana Vučević.
Grazie alla fusione armoniosa delle voci e degli strumenti, l’atmosfera si è inizialmente placata con la sublime bellezza di “Ave Verum Corpus” di Wolfgang Amadeus Mozart. Le voci dei cori si sono unite all’orchestra in un’armonia celestiale, creando un momento di pura serenità e contemplazione. Ma è stato con “Conquest of Paradise” di Vangelis che la serata ha raggiunto il suo apice. L’orchestra e le voci, con la loro forza e intensità, hanno dato vita a un’epica epopea musicale, trasportando il pubblico in mondi lontani e fantastici. Il viaggio musicale è proseguito con “Songs of Sanctuary – Adiemus” di Karl Jenkins, una composizione avvolgente che ha rapito l’uditorio con le sue armonie eteree e i suoi ritmi ipnotici.
Prima del gran finale il maestro Matošević ha rivolto parole di gratitudine nei confronti di tutti coloro che hanno contribuito in un modo o nell’altro alla riuscita di questo imponente progetto: “Voglio rivolgere parole di gratitudine alle maestre dei diversi gruppi vocali che hanno nelle loro località insegnato i brani ai coristi, ai cantanti stessi per il loro impegno come pure ai sodalizi e associazioni dei quali fanno parte. Un grazie pure all’orchestra di fiati Naša Sloga di Babici per averci prestato le percussioni, strumenti che, accanto agli altri, sono stati essenziali in questa occasione, e un grazie ai musicisti presenti per aver trasmesso attraverso le note la loro passione”, ha puntualizzato Matošević.

Foto: Erika Barnaba
Un finale a sorpresa
Mentre il concerto giungeva alla sua conclusione, l’atmosfera nella chiesa era carica di emozione. Gli spettatori hanno applaudito con fervore, riconoscendo la bellezza e la potenza della performance a cui avevano assistito. Il concerto si è poi concluso con l’incantevole “Osculetur Me” di Branko Radić, un brano che ha saputo catturare l’essenza stessa dell’amore e della passione, lasciando il pubblico sorpreso in quanto l’esecuzione del brano ha visto la partecipazione speciale del compositore stesso, che ha reso l’atmosfera ancora più intensa. L’entusiasmo del pubblico è stato tale che l’esibizione è stata riproposta come bis, regalando agli spettatori un finale indimenticabile.
Presenti al concerto pure il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, il presidente della CI di Verteneglio, Eric Persel, il parroco di Cittanova, Maksimilijan Buždon, mentre più tardi si sono uniti il sindaco della Città di Cittanova, Anteo Milos, la sua vice, Vivijana Fakin, assessore alla cultura e territorialità regionale, Vlado Torbica e Jessica Acquavita, vicepresidente della Regione Istriana.

Foto: Erika Barnaba
Maestro competente e serio
A margine della serata, Cristina Fattori, presidente della CI di Cittanova, si è detta orgogliosa di aver “acquistato” un maestro così competente e serio ma nello stesso tempo sorridente, capace di far vivere con professionalità i momenti di musica insieme con passione e leggerezza: “Come confermato pure da altri, questo è un concerto che non si può fermare solamente a tre appuntamenti, difatti sono arrivate già delle proposte per estendere le date pure in altre località. All’inizio ero un po’ scettica sull’unione di cinque cori diversi assieme a un’orchestra dal vivo, ma è stato dimostrato come questo sia possibile, anzi, di più. Il parroco inoltre, ancora molto coinvolto dalle esibizioni, ha espresso il desiderio che questo appuntamento si rinnovi pure l’anno prossimo. Quindi un successo su tutti i fronti grazie all’energia positiva e alla professionalità dell’organizzatore che ha saputo assemblare un repertorio non facile assieme a molte voci con un’orchestra dal vivo e ai maestri che singolarmente con i propri gruppi hanno preparato i coristi con le canzoni. È stato bello vedere come pure nel pomeriggio, durante le prove generali, la musica proveniente dalla chiesa catturava continuamente l’attenzione di numerosi turisti e passanti che entravano e si fermavano ad ascoltarci”, ha rilevato soddisfatta Cristina Fattori.
Esperienza toccante
Questo concerto fa parte di una tournée, organizzata dal Mº Petar Matošević, direttore d’orchestra, arrangiatore e sassofonista conosciuto nel territorio e oltre, che è continuata ieri sera nella Basilica di San Martino a San Lorenzo del Pasenatico e si concluderà a Sissano, sabato 13 aprile con inizio alle ore 19.30, nella chiesa dei Santi Felice e Fortunato.
A collaborare all’organizzazione sono il Comune di San Lorenzo del Pasenatico con il parroco del luogo, Branimir Šapin, le Comunità degli Italiani di Cittanova e Sissano per i concerti nelle rispettive località, il tutto con il sostegno dei sodalizi di Visignano e Verteneglio, i cui gruppi partecipano ai concerti, nonché delle parrocchie che ospitano l’evento nelle loro chiese.
In conclusione, questo concerto non è stato solo un evento musicale, ma un’esperienza che ha toccato le corde più profonde, una straordinaria serata che ha dimostrato il potere universale della musica nell’unire le persone e nel suscitare emozioni durature.
La chiesa non è stata solo un luogo di culto, ma un santuario della musica, dove l’orchestra e i cori hanno creato un’esperienza indimenticabile di bellezza e spiritualità. E anche quando le luci si sono spente e i musicisti hanno lasciato il palcoscenico per spostarsi negli ambienti del sodalizio locale per un brindisi e momento conviviale, il ricordo di quelle armonie perfette che si sono intrecciate con gli strumenti, creando un’esperienza sonora unica, è rimasto vivo nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di parteciparvi.

Foto: Erika Barnaba
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