L’esilarante monodramma “Il papà/Ja, tata”, proposto al Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc”, ha fatto breccia anche nei cuori del pubblico fiumano, che l’ha premiato con un lungo e caloroso applauso. Coprodotto dal Dramma Italiano e dall’associazione culturale triestina ZaTroCaRaMa, il brillante testo del coinvolgente monologo, incentrato sulla complessa tematica della paternità, è tratto da quello originale dell’autore islandese Bjarni Haukur Thórsson (presente allo spettacolo) e tradotto in lingua italiana, nonché porta l’interessante firma registica del milanese Marco Di Stefano, noto per la sua capacità di dare vita a narrazioni profonde con stile minimalista, ma di grande impatto. Per fare riflettere i convenuti sul concetto di genitorialità dal punto di vista di un padre “un po’ pazzo, ma pur sempre buono”, quest’ultimo ha pensato alla chiave dell’ironia e del divertimento, la quale, considerata l’entusiasta reazione degli stessi, si è dimostrata un’ottima scelta. Non da meno l’attenta e intensa interpretazione di Giulio Settimo nel ruolo del protagonista, nella quale si sono immedesimati in molti, che ha condiviso con gli spettatori l’emozionante esperienza relativa al percorso di un padre moderno alle prese con la gravidanza, con i pannolini, con il ciuccio e il biberon, non tralasciando le dinamiche relative al rapporto con la moglie e i suoi umori. Presenti tra il pubblico il presidente della CI di Fiume, Enea Dessardo, il caporedattore del nostro quotidiano, Ivo Vidotto, la presidente del Consiglio della minoranza nazionale italiana della Città di Fiume, Irene Mestrovich e il presidente del Consiglio della minoranza nazionale italiana della Regione litoraneo-montana, Mauro Graziani. In conclusione della pièce è seguito un momento conviviale presso la Comunità degli Italiani di Fiume.