Il Palazzo dell’ex Zuccherificio risplende ogni giorno di più (foto)

I lavori all'interno dello stabile procedono spediti nonostante le difficoltà causate dall'emergenza coronavirus

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Il Palazzo dell’ex Zuccherificio risplende ogni giorno di più (foto)

Il Palazzo della Direzione dell’ex Zuccherificio risplende sempre di più, di giorno in giorno. Gran parte delle stanze principali dello stabile si presentano praticamente completate, dal momento che nelle ultime settimane i pavimenti sono stati rivestiti di parquet, piastrelle e lastre di pietra. Nonostante le difficoltà causate dall’emergenza coronavirus, i lavori all’interno del palazzo procedono spediti e si spera che potranno essere conclusi senza gravi ritardi. Durante il giro d’ispezione che abbiamo fatto in compagnia del direttore del cantiere edilizio e dipendente dell’impresa appaltatrice dei lavori VG5, Vladimir Mihalac, ci siamo resi conto una volta in più della straordinaria bellezza di questo palazzo barocco e del suo inestimabile valore.
Un palazzo solidissimo
“Nell’ambito dell’intervento di consolidamento statico dello stabile, come già noto, abbiamo prestato molta attenzione al sistema antincendio, utilizzando materiali idonei e installando un impianto apposito – ha sottolineato Mihalac –. Inoltre, avendo incorporato nella struttura portante del palazzo ben 200 travi di acciaio, abbiamo fatto sì che questo sia uno degli edifici più sicuri di Fiume. Effettivamente, in caso di un terremoto simile a quello che ha colpito Zagabria qualche settimana fa, questo sarebbe l’edificio più sicuro in cui rifugiarsi”, ha osservato Mihalac, il quale ha pure rilevato che un notevole problema, che però non riguarda strettamente il Palazzo della Direzione, è l’acqua marina che riempe quotidianamente un fosso a pochi passi dell’edificio, nonostante venga quotidianamente pompata. Si tratta di un problema che dovrà essere risolto presto, affinché si possa procedere con l’intervento di riqualifica delle superfici pubbliche che circondano i vari palazzi del complesso Benčić.
Atrio elegante e accogliente
Ma torniamo ai lavori all’interno dell’edificio. Al pianterreno si stanno concludendo i lavori di posa di lastre di pietra, ma già adesso l’atrio del futuro museo si presenta elegante e accogliente. Purtroppo, a causa dell’emergenza coronavirus, come abbiamo già scritto, al pianterreno, come pure nella gran parte dell’edificio, si attende ancora il montaggio di circa 400 tra porte e finestre e altri elementi in legno che vengono realizzati in Slovenia e dei quali ora, con tutte le restrizioni applicate in seguito alla pandemia, non si dispone. Come rilevato da Mihalac, non si tratta di un grave problema, dal momento che queste vengono realizzate in un’officina in Slovenia e possono sempre essere montate in un secondo momento.
Mantenere umido il terrazzo
“Stiamo valutando la possibilità che le porte ci vengano spedite per poterle montare, ma bisogna vedere se in questa situazione sia possibile, considerato il blocco dei confini”, ha osservato Mihalac. L’emergenza coronavirus ha ostacolato, come già noto, anche l’intervento di lisciatura e lucidatura del pavimento a terrazzo realizzato nella Sala dei marmi da un’impresa italiana, che lavora esclusivamente con la calce e che riproduce pavimenti storici – che avrebbe dovuto essere svolto qualche settimana fa dagli operai italiani –, lavoro rimandato, visto che tutta l’Italia è attualmente in quarantena. “Questo ritardo non influirà sulla qualità del terrazzo ma influisce, ovviamente, sulla tempistica dei lavori – ha precisato Mihalac –. Ad ogni modo, fino all’arrivo degli operai italiani, noi manteniamo umido il terrazzo, come ci è stato suggerito”.
Restauro dei dipinti murali
Al primo piano e al mezzanino del palazzo si è conclusa l’opera di posa del parquet, mentre al terzo piano questo lavoro è ancora in corso e dovrebbe terminare a breve, dopodiché si passerà al secondo piano. I lavori di finitura, ovvero la tinteggiatura dei muri, il montaggio degli ascensori e la posa delle piastrelle nei bagni procedono a passo spedito e tra poche settimane questi saranno conclusi, dopodiché sarà il momento di occuparsi dei lavori di montaggio dell’illuminazione e dell’allestimento permanente.
Procedono pure i lavori di restauro dei dipinti murali nelle varie stanze del palazzo, anche se questi richiederanno ancora tempo, considerata la mole e la complessità del lavoro che svolgono i restauratori. Ad ogni modo, nella Stanza delle vedute costoro hanno restituito l’antico splendore a una gran parte dei dipinti murali, mentre nella stanzetta adiacente, detta Budoir, i lavori di restauro sono conclusi.
Le colonne della scalinata
Sulla facciata principale del palazzo si trovano ancora i ponteggi, in quanto si attende che i conservatori effettuino un sopralluogo per controllare che i lavori di sostituzione di segmenti di pietra che erano danneggiati e che compongono le modanature della facciata siano stati fatti a regola d’arte.
I conservatori dovranno pure decidere in che modo verranno trattate le colonne che compongono la monumentale scalinata del palazzo, di cui alcune sono state ripulite da vari strati di vernice per risalire alla pietra. Purtroppo, alcune sono risultate notevolmente danneggiate, per cui bisognerà ancora decidere in che modo presentarle.

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