Il mondo di Marin Krstulović: ludico ironico e colorato

A colloquio con l'artista spalatino ma fiumano d'adozione la cui mostra, che propone una decina di pesci e polpi, è allestita fino al 5 agosto nel Tunnel del capoluogo quarnerino

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Il mondo di Marin Krstulović: ludico ironico e colorato
Le opere vengono realizzate da rami di palma. Foto: Goran Zikovic

“Pesci in galleria” è il titolo dell’insolita mostra in allestimento fino a lunedì, 5 agosto, presso il Tunnel di Fiume, offerta dall’originale artista e medico in quiescenza spalatino, nonché fiumano d’adozione, Marin Krstulović. I protagonisti, che ormai da anni lo ispirano, sono i pesci e i polpi, dai colori, forme, grandezze, personalità ed espressioni più varie, che in un mondo così omologato e/o eccessivamente strampalato, fanno decisamente la differenza, a partire dai materiali usati. Sì, perché a renderli unici e straordinari sono proprio i rami di palma raccolti, intrecciati, lavorati nonché ironicamente e ludicamente trasformati dall’artista in sagome piene di vita e colore. Ed è proprio da lì che è partito, grazie al grande Vjekoslav Vojo Radoičić il quale, in qualche modo, ne è stato la guida e il maestro. In tale contesto, ci ha raccontato che “in seguito alla prima mostra di Abbazia, nel 2012 ne ho inaugurata un’altra nello spazio dell’allora ‘Cukar & cafè’, alla quale ha presenziato anche Vojo, con il quale siamo stati a lungo e intensivamente in contatto. Egli è stato il paladino del colore e ogni qualvolta si accenna al mare, ai marinai, ai pesci, alle barche, il pensiero va spontaneamente a lui. Le mie realizzazioni sicuramente si rifanno a quei motivi e a quella tavolozza di colori”.

Polpi e calamari di… umore diverso.
Foto: Goran Zikovic

La mostra attuale è installata in un bunker. Uno spazio singolare…
“Nonostante mi aggiri quotidianamente nel centro della città, non sono mai entrato nello spazio della galleria. Quando mi hanno proposto di esporvi le mie opere l’ho visitato e, non essendo un ambiente da mostra, pensai che farlo avrebbe potuto essere interessante, ma un po’ complesso. In effetti lo è stato e, dato che per ragioni logistiche i visitatori non hanno modo di avvicinarvisi, ho immaginato di esibire le creazioni più grandi, la cui lunghezza si aggira tra il metro e mezzo e i due metri. Il Tunnel ospita una decina di pesci e polpi e, in effetti, se mi avessero chiesto di portarne di più, mi sarei trovato in difficoltà perché non ne avrei avuto a disposizione. Vi sono molte richieste a riguardo, soprattutto da parte dei fiumani che vivono all’estero i quali, seguendo la mia pagina Facebook, dapprima le prenotano e in seguito, quando in estate vengono in vacanza, le acquistano”.

In che cosa consiste la realizzazione delle sagome?
“La cosa più difficile è trovare il materiale, ovvero i rami di palma, che inizialmente procuravo esclusivamente dall’isola di Arbe e successivamente da Lussino. Ora il discorso si sta facendo più complicato in quanto gli alberi sono stati aggrediti dai parassiti, per cui mi arrangio come posso. Per ciò che concerne gli occhi, li faccio per lo più di sughero. Lavoro durante la primavera e l’autunno, quando non fa né troppo freddo né troppo caldo e tra gli spazi espositivi prediligo quelli dallo sfondo bianco, in cui i colori e le forme dei pesci possono essere percepiti al meglio”.

Dettaglio di un pesce sorridente.
Foto: Goran Zikovic

Ho letto che, nel mentre crea, gli errori sono i benvenuti, nel senso che li utilizza per incorporarli nelle opere o addirittura quali momenti da cui partire nella loro realizzazione. È così?
“I miei sbagli sono fondamentali in quanto veri e propri momenti di ispirazione e molti dettagli usati sono proprio il risultato degli stessi. Se vi è la possibilità, preferisco maneggiare con i rami caduti spontaneamente, non tagliati. Generalmente, quando li porto a casa, sul soffitto, scelgo in primis i peggiori, dalle forme più strane, che mi costringono all’inventiva e alla creatività. Da questi, infine, ne fuoriescono le realizzazioni più belle. In effetti, a definire la scultura sono fondamentalmente i rami, non io, per cui inizialmente non so mai a che cosa vado incontro e non posso lavorare su richiesta specifica”.

Mi risulta pure che tra i fortunati possessori ed estimatori delle sue originali opere vi siano anche i chitarristi di Sting e dei Rolling Stones, rispettivamente Dominic Miller e Keith Richards, nonché il cantante e chitarrista Manu Chao…
“Esattamente. Per ciò che riguarda Richards, l’idea è partita dal mio amico e un tempo fotografo ufficiale della band, Brian Rašić e il pesce ha raggiunto New York grazie ad Astrid Kuljanić, che l’ha portato alla sua segretaria, Jane Rose, la quale mi inviò anche una mail di ringraziamenti, che ovviamente conservo ancora”.

Due pesci… incrociati.
Foto: Goran Zikovic

Ha realizzato anche svariati pesci-strumenti. Da dove è partita l’idea?
“La storia a riguardo è molto carina. Non ricordo di chi si trattasse, ma qualcuno mi chiese di realizzare un pianoforte a forma di pesce. Dopo averci rimuginato un po’ su constatai che quello dalle sembianze maggiormente simili allo stesso fosse la balena. Piacque molto, per cui seguirono i pesci a forma di violino, chitarra, tastiera elettrica ed arpa per l’arpista Veronika Ćiković”.

I suoi pesci sono stati anche protagonisti di due calendari, giusto?
“Giusto. Nel primo sono state immortalate in compagnia di personaggi della scena sportiva, attori, artisti e cuochi, mentre nel secondo in quella di musicisti e gruppi rock quali gli ‘Hladno pivo’, i ‘Let 3’, Bare, Cane, Gile, Urban e altri”.

Mi sembra di capire che la musica sia molto importante per lei?
“Nonostante non sia capace di suonare alcuno strumento e canti in modo terribile, la musica è fondamentale e sempre presente, con o senza i pesci. In effetti, quelli summenzionati, sono gli artisti che amo ascoltare, per cui il connubio tra le due sfere spesso avviene da sé, con molta naturalezza”.

In che modo uno spalatino vive Fiume?
“Vi sono arrivato nel 1986 per frequentare la Facoltà di Medicina e devo dire che da allora è cambiata tantissimo, si è colorata, vivacizzata e brulica di gente, negozi, caffè. In effetti, ritengo vi sia una connessione particolare fra le due città, fra le persone… I miei concittadini amano visitarla e vale anche il contrario”.

Un polpo dai colori vivaci.
Foto: Goran Zikovic
Gli occhi sono fatti in sughero.
Foto: Goran Zikovic

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