Il film è passione vera

Il Gruppo Multimediale Giovani della Comunità degli Italiani di Salvore ha vinto il primo premio al Concorso d’Arte e Cultura «Istria Nobilissima» per il film «Stanzia». Secondo la giuria rappresenta «un notevole effetto di realtà e credibilità, i pregi più importanti del cinema fantastico e horror»

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Il film è passione vera

Il Gruppo Multimediale Giovani della Comunità degli Italiani di Salvore è stato insignito del primo premio al Concorso d’Arte e Cultura “Istria Nobilissima” per il breve film intitolato “Stanzia”. Questo giovane gruppo di appassionati di cinema e di video art, guidato dal Lorenzo Fattor, si è distinto nella categoria Arte cinematografica, documentari e televisione, mentre la motivazione del premio recita “’Stanzia’ del Gruppo Giovani della CI di Salvore è un breve film fantastico che rievoca vecchie dicerie di famiglia e di paese relative a un fantasma femminile che sopravvive in un vecchio edificio fatiscente – che potrebbe simboleggiare l’abbandono dell’Istria e i radicali mutamenti avvenuti nel periodo post-bellico. Realizzato con grande efficacia grazie a riusciti effetti speciali e ad una eccellente fotografia, si avvale di un montaggio incalzante accompagnato da una calzante colonna sonora musicale. Ne risulta un notevole effetto di realtà e credibilità, ovvero i pregi più importanti del cinema fantastico e horror. Molto indovinata anche la breve appendice finale a colori in cui i due bambini del posto scambiano due brevi battute nel dialetto locale. Insomma, un cortometraggio bello e gradevole. Merita senz’altro il Primo Premio”.
Abbiamo parlato con Eric Valentić, Matteo Fattor, Manuel Bosdachin e con il loro mentore, Lorenzo Fattor, per conoscere più da vicino l’attività di questo gruppo piccolo, ma pieno di voglia di fare.

Lorenzo Fattor. Foto: Goran Žiković

“Siamo attivi da tre anni – ha esordito Lorenzo Fattor –. Abbiamo deciso di fondare il gruppo multimediale per attirare i giovani in Comunità. La dirigenza della CI ha acquistato un po’ di attrezzatura per poter iniziare a lavorare, mentre in cambio noi documentiamo e fotografiamo tutti gli eventi che si svolgono in seno al sodalizio, ovvero spettacoli, gite, il Carnevale e via dicendo. In più, ci impegniamo a realizzare anche progetti nostri e sviluppare diverse idee.”
Il film “Stanzia” è stato fatto appositamente per il Concorso “Istria Nobilissima”?
“Quando non abbiamo impegni in seno alla CI possiamo dedicarci ad altri progetti. Ci troviamo ogni giovedì e trascorriamo insieme tre ore guardando film, analizzandoli, oppure pianificando che cosa fare in quel periodo, sviluppare qualche progetto. L’idea del film è nata dalla voglia di sfruttare un posto – la Stanzia grande, una villa fatiscente accanto al mare –, ma anche per lanciare un messaggio e criticare il fatto che da cinquanta-sessant’anni questo edificio è abbandonato. Prima di sviluppare l’idea, abbiamo svolto delle ricerche nell’ambito del folklore locale e abbiamo scoperto la leggenda di una coppia di giovani innamorati (uno dei quali figlio del proprietario della villa) che si recarono in gita in barca nel golfo di Pirano e caddero vittime di un naufragio. La leggenda dice che la barca fu ritrovata ma i corpi no, e che i resti dell’imbarcazione sono sepolti nel giardino della villa. Ci è sembrata una storia interessante, non convenzionale, e abbiamo voluto svilupparla. Una volta che l’idea si è concretizzata, abbiamo deciso di partecipare al Concorso. Personalmente, avevo partecipato a ‘Istria Nobilissima’ diverse volte e lo considero un Concorso prestigioso. Inoltre, visto che nel frattempo sono state introdotte nuove categorie multimediali, ho proposto al gruppo di provare e inviare il film al Concorso. Devo dire, però, che non ci aspettavamo il premio. Con il denaro del premio abbiamo acquistato altre attrezzature.”
Lorenzo, hai una preparazione formale nel campo della cinematografia?
“Non ho una preparazione formale, a parte il Liceo artistico a Trieste. Il cinema e la videoarte sono un interesse comune di tutti noi, ma io sono il più grande del gruppo e di conseguenza ho trascorso più tempo a coltivare questo interesse, che ora sto cercando di trasformare in un impiego a tutti gli effetti.”
Com’è stata sviluppata l’idea del film?
“L’idea è stata di fare arrivare lo spirito della ragazza dal mare, siccome la leggenda dice che la coppia di giovani annegò in un naufragio. La Stanzia è circondata da un parco ed è abbastanza vicina alla spiaggia. Siamo partiti dal mare per arrivare alla villa. Anche se l’edificio è fatiscente ed effettivamente non si dovrebbe entrare, il posto possiede un fascino misterioso. La villa si estende su tre piani, con una torre centrale nella quale si trova un pozzo. Ed è proprio dal pozzo che siamo partiti. Infatti, quando soffiano bora o scirocco, da questo pozzo esce un getto d’aria che noi volevamo utilizzare con un lenzuolo per simulare l’effetto di uno spirito.”
In che modo vi siete organizzati nel lavoro? Ciascuno aveva un proprio compito, o tutti facevano tutto?
Matteo Fattor: “È stato un lavoro di gruppo, nel senso che diverse riprese sono state fatte da Lorenzo, altre le abbiamo fatte noi. Più precisamente, noi abbiamo ripreso gli interni della villa, mentre Lorenzo girava le scene in cui appare la ragazza.”
Lorenzo: “Per quanto riguarda la storia, siamo partiti da un soggetto, da un’idea, dopodiché la abbiamo sviluppata insieme, ciascuno aggiungendovi qualcosa di suo.”
Matteo: “Circa l’80 per cento del lavoro viene pianificato in anticipo, mentre il 20 p.c. è ispirazione sul posto.”
Il film è stato descritto come un fantasy/horror. È un genere che vi piace?
Lorenzo: “Effettivamente, la giuria lo ha interpretato così. Noi abbiamo concepito il film come se fosse un videoclip musicale. Abbiamo trovato una musica, l’abbiamo comprata e abbiamo iniziato a lavorare come se il gruppo che ha inciso la canzone ci avesse commissionato un videoclip. In seguito abbiamo trovato il tema del film. Abbiamo deciso di evitare i dialoghi, il che ci ha permesso di concentrarci di più sulle immagini e sulla musica di sottofondo, che è un po’ hard-rock.”
Avete detto che durante le vostre riunioni una volta alla settimana usate spesso guardare un film. In seguito, immagino, lo analizzate da diversi punti di vista?
Eric Valentić: “Dopo aver visto il film, discutiamo innanzitutto della trama, delle inquadrature, del tipo di colori usati, come pure del tipo di obiettivi e dell’effetto che producono. Osserviamo il film anche da un punto di vista tecnico.”
Lorenzo: “Sono un appassionato di cinema, per cui cerco di proporre film che non hanno mai visto o che da soli magari non si deciderebbero di vedere. Si parte spiegando qual è l’incipit dell’opera, lo stile del regista, quale messaggio l’autore vuole trasmettere e via dicendo.”
Dove di solito si recano a vedere un film i cinefili che vivono a Salvore e nei dintorni?
Lorenzo: “Ultimamente è stata rinnovata la sala cinema a Umago, ma vi si svolgono soltanto proiezioni sporadiche. Di solito, chi vuole andare al cinema va a Fiume, se vuole rimanere in Croazia. Se no, va a Capodistria o a Trieste. Tutti i miei amici che vanno al cinema in Croazia, scelgono di andare a Fiume.”
Avete forse in cantiere un altro film?
“Di recente è uscito il bando di Concorso di ‘Istria Nobilissima’, ma non abbiamo ancora deciso se partecipare come gruppo. Abbiamo diverse idee che vorremmo realizzare. Ultimamente abbiamo pensato di pubblicizzare le attività della CI con dei video. Anche Tv Capodistria ci ha proposto di presentarci in televisione con una scheda video, senza che i giornalisti vengano a Salvore per intervistarci in veste di premiati di ‘Istria Nobilissima’. Ora stiamo lavorando a questa scheda video, mentre prossimamente seguiremo alcune attività della Comunità.”

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