
“In attesa del Mandracchio” (Ususret Mandraću) è il titolo e il tema della mostra inaugurata presso la galleria “Artsada” di Volosca e dedicata ai vincitori della manifestazione artistica internazionale “Mandrać” (Mandracchio) del 2023. La manifestazione del “Mandracchio” è diventata con gli anni un punto di riferimento fondamentale di Volosca. Come ogni anno, l’evento si terrà nell’ultima settimana d’agosto, precisamente il 24 e il 25, sul porticciolo. La prima giornata sarà dedicata ai giovani e più giovani mentre domenica sarà la volta degli artisti locali e stranieri.
Seconda edizione
Due settimane prima dell’inizio dell’evento, giunto alla sua 37ª edizione, “si è voluto ricordare i vincitori dell’anno scorso prima di entrare nella nuova edizione”, ha spiegato Aleksandar Monar del Festival Opatija. Nell’ambito del “Mandracchio” e del Festival Opatija, la mostra è stata patrocinata dalla Città di Abbazia mentre la Comunità degli Italiani di Abbazia è stata il co-organizzatore. “In attesa del Mandracchio” è quest’anno presente per la seconda volta e la mostra sarà aperta nelle prossime due settimane, inclusi i giorni del “Mandracchio” vero e proprio.
Pittura a olio e materiali riciclabili
Tre sono gli autori presentati: Barbara Cetina, Radovan Kunić e Stephan Unterberger. I primi due hanno preso parte all’inaugurazione dell’esposizione mentre Unterberger non vi è potuto partecipare. “La mostra non è tematica ma ogni parete dello spazio espositivo è dedicata a uno degli autori. In tutti e tre si nota il fascino per la natura. È presente nei paesaggi di Kunić, interpretati con umorismo e assurdità, tutto con la tecnica tradizionale della pittura a olio. Unterberger nelle sue opere appartenenti al ciclo ‘Dove il cielo tocca l’orizzonte’ usa materiali edili e metalli. Questi ultimi vengono esposti al sole e alla luce ossidando e creando così col tempo una dinamica di eterna costruzione e ricostruzione, dando maggiore tridimensionalità e profondità ai lavori. In Cetina invece troviamo collage ma anche tecniche non figurative come pezzetti di elementi comuni che si possono trovare in ogni casa: buste di tè, pagine di libri, fili e carta riciclata. Il colore giallastro che ricorda qualcosa di vecchio e usato è intenzionale e voluto dell’autrice”. Lo ha spiegato la proprietaria della galleria “Artsada” e curatrice della mostra, Matea Bakotić.
Esporre le opere premiate
“In occasione di questo evento internazionale, abbiamo aggiunto l’anno scorso un altro elemento stupendo, che è una mostra in attesa dello stesso ‘Mandracchio’. Vogliamo che il ‘Mandracchio’ sia non solo luogo d’incontro per gli artisti ma anche un posto dove i visitatori vengono per ammirare qualcosa di bello. È un modo per informare la comunità locale, soprattutto quelli che vi partecipano in modo attivo con la pittura e con la scultura e che si trovano nel territorio di Volosca. Con la mostra ‘In attesa del Mandracchio’ gli artisti possono presentarsi al pubblico anche dopo aver vinto, perché lo scopo non è soltanto vincere un premio ma fare in modo che gli artisti e i loro lavori siano visibili anche dopo la competizione. Sono convinto che anche l’anno prossimo avremo una mostra del genere”, ha detto Ernie Gigante Dešković, direttore del Festival Opatija, il quale ha salutato e ringraziato tutti coloro che hanno partecipato alla creazione della kermesse. Gigante Dešković ha ricordato inoltre il contributo della Comunità degli Italiani di Abbazia nella realizzazione del “Piccolo Mandracchio”, la rassegna dedicata ai bambini fino ai 15 anni d’età in programma il 24 agosto. Un ringraziamento speciale è andato anche a Claudio Frank che è stato “il buon spirito della rassegna in tutti questi anni”. Il ringraziamento finale è andato alla Città di Abbazia che ha sostenuto finanziariamente il progetto e ha contribuito a creare l’“anima” della manifestazione.

Foto: IVOR HRELJANOVIĆ
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