Il Dramma Italiano si racconta nelle scuole

Il direttore del DI, Giulio Settimo, presenta il viaggio multimediale che porterà il Teatro Nazionale Croato «Ivan de Zajc» nelle istituzioni scolastiche italiane di Croazia e Slovenia

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Il Dramma Italiano si racconta nelle scuole

Ormai da diverse settimane sulle pagine Facebook e Instagram del Dramma Italiano sono stati presentati degli scorci di un nuovo progetto dedicato alle scuole, ma fino ad ora non si è voluto rivelare troppi dettagli, tenendo sulle spine un po’ tutti quanti. È stato scritto soltanto che è in preparazione un viaggio alla scoperta delle curiosità del Teatro, della sua storia e dei suoi rami che lo compongono: il Dramma Italiano, il Dramma Croato, l’Opera e il Balletto. A fare da guida alla scolaresca sarà il nostro amico Bruco, il quale racconterà i retroscena del Teatro, svelando che cosa si cela dietro le quinte e mostrando, senza filtri, la vita degli attori teatrali.

 

Abbiamo chiesto maggiori informazioni a Giulio Settimo, direttore del Dramma Italiano, il quale ha illustrato alcuni interessanti dettagli di questo nuovo progetto che dovrebbe essere lanciato all’inizio di marzo.

A chi sarà destinato questo “viaggio” teatrale?
“Si tratta di un progetto destinato per il momento soltanto alle scuole, ovvero agli alunni dalla prima all’ottava classe in Croazia e dalla prima alla nona in Slovenia. Sarà un appuntamento a settimana dalla durata di venti minuti e per questo motivo abbiamo voluto promuoverlo prima delle vacanze primaverili. Il video sarà caricato su una piattaforma online in modo che le scuole possano collegarsi e scaricarlo nell’orario voluto o pianificato dall’insegnante”.

Toni Plešić dà il benvenuto ai ragazzi

Quindi non si tratterà di uno scambio in streaming?
“No, non abbiamo voluto fare come tanti altri Teatri che puntano sull’interazione online con l’attore, perché non credo in un teatro di questo tipo. Il nostro è una sorta di film e in quanto tale è più un progetto televisivo o cinematografico, che serve ad iniziare i bambini al Teatro, in quanto è ormai un anno che non li incontriamo. Oltre al video dalla durata di venti minuti, le scuole riceveranno dei materiali che abbiamo preparato noi sul Teatro, in maniera da poter affrontare poi la lezione con l’insegnante”.

Quale sarà il tema dei video?
“Il personaggio principale è Stefano Surian, che fa il Bruco di ‘Anche le pulci hanno la tosse’, ovvero in questo caso è un bruco che vuole diventare un attore. Seguiamo le vicende di questo bruco che si avventura nel nostro Teatro e ogni episodio ha una sua tematica, legata ai settori teatrali. Il primo episodio parlerà del Teatro in generale e sarà ispirato allo spettacolo ‘Storie di sipari e quinte’. Il pubblico da casa potrà visitare non solo il Teatro di sempre, ma anche i camerini e gli altri luoghi che non ha mai visto. Dato che il Dramma Italiano quest’anno celebra il 75.esimo, questo è stato un modo per far vedere un po’ la nostra realtà”.

Quando avete iniziato a fare le prove e le riprese?
“Le riprese hanno avuto inizio alla fine dell’anno scorso. Il testo e la regia li ho curati io; partecipa l’ensémble del Dramma Italiano al completo e pure il Balletto dello ‘Zajc’. Abbiamo contattato le scuole e quelle slovene hanno già accettato la nostra proposta di collaborazione. Alle scuole italiane in Croazia ci rivolgeremo nei prossimi giorni attraverso l’Unione Italiana”.

Andrea Tich, Stefano Surian nei panni del Bruco e Leonora Surian

Quando potranno venire nuovamente a Teatro i ragazzi?
“Spero quanto prima perché il Teatro online non esiste. Il Teatro è contatto. Il pubblico e gli attori devono interagire e anche se si stanno sperimentando nuove forme, si tratta pur sempre di esperimenti nuovi e non di Teatro. Il contatto a distanza è sempre qualcosa di diverso e non riesce a dare l’emozione dello spettacolo dal vivo. In mancanza di incontri, vogliamo riportare almeno virtualmente i ragazzi in Teatro e appena sarà possibile riproporremo ‘Adriatico’ e gli altri progetti per famiglie. Ho in piano di riportare tutti i ragazzi di nuovo in Teatro da settembre, ma ovviamente dobbiamo aspettare l’approvazione dell’amministrazione e delle scuole. A parte il contatto con gli attori, secondo me manca proprio il contatto con la struttura dello ‘Zajc’, con la storia e la ricchezza di tutto il complesso teatrale, sia in senso fisico che contenutistico. Vogliamo insegnare agli alunni chi siamo, cos’è la nostra compagnia, ma anche cos’è l’Opera o il Balletto, come nasce uno spettacolo teatrale. Tra i materiali che forniremo agli insegnanti c’è un dizionario sulla terminologia teatrale, un testo sul discorso strutturale del Teatro, la storia del Teatro, la biografia degli artisti e tanto altro. Vorrei aggiungere che il programma online nasce in particolare per la Slovenia, perché in Istria e nel resto della Croazia abbiamo potuto fare spettacoli e abbiamo mantenuto il contatto con il pubblico. La Slovenia è rimasta fuori ed è da un anno che non riusciamo a visitare i nostri connazionali in Slovenia. In questo modo non solo ci avvicineremo alle comunità più distanti, ma presenteremo loro la nostra sede, il nostro tempio, lo ‘Zajc’”.

Sono già in preparazione altre produzioni per ragazzi?
“Sì, ci stiamo già preparando per la nuova stagione del 2021 e il debutto del progetto che stiamo allestendo adesso è previsto per settembre, motivo per cui vorrei vedere i ragazzi delle scuole nel pubblico. Lo spettacolo si chiama ‘L’eclissi’ e sarà un pezzo con due attori, Andrea Tich e Serena Ferraiuolo, per la regia di Nenad Pavlović. Il terzo progetto che stiamo facendo, del quale non vorrei rivelare il titolo, debutterà a maggio fuori Fiume e sarà una commedia musicale con Davide Calabrese”.

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