Il dialetto fiumano: un bene prezioso

I ragazzi di tutta la verticale scolastica del capoluogo quarnerino protagonisti di una serata dedicata a Liviana Calderara, insegnante prematuramente scomparsa

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Il dialetto fiumano: un bene prezioso

FIUME | Nell’ambito della Settimana della cultura fiumana, ieri sera nella sede della Comunità degli Italiani si è tenuto l’oramai tradizionale appuntamento dedicato al dialetto fiumano. I ragazzi di tutta la nostra verticale scolastica, dall’asilo alle medie superiori, si sono esibiti in questa splendida kermesse dialettale. A inizio serata la presidente della CI, Melita Sciucca, ha ricordato l’insegnante prematuramente scomparsa qualche anno fa, Liviana Calderara, alla quale è dedicato questo appuntamento culturale. Il suo impegno nel mantenere vivo il dialetto anche al di fuori delle mura di casa vive ancora oggi grazie ai ragazzi che s’impegnano a portare dinanzi al pubblico le nostre specificità linguistiche. L’appuntamento è stato reso possibile grazie ai finanziamenti da parte della Regione litoraneo-montana, della Città di Fiume e del Consiglio delle minoranze del capoluogo quarnerino.
Nelle vesti di conduttori della serata il mitico duo Carleto e Franzelin, che con le loro battute ha fatto ridere il pubblico, che ha letteralmente gremito il Salone delle feste, pieno fino all’ultimo posto.
I primi a esibirsi sono stati i piccoli Topolini, dell’omonimo asilo fiumano, con “Din don campanon”, “Piove piovesina” e “Giro-giro-tondo”. I bambini dei nostri asili hanno realizzato, con l’aiuto di genitori, nonni e parenti, una pubblicazione di poesie e filastrocche in dialetto, a cura di Lorena Sisso, illustrato dagli stessi ragazzi che frequentano gli asili in lingua italiana a Fiume.
A seguirli sul palcoscenico sono stati i ragazzi del coro “Fioi come noi”, diretto da Martina Sanković Ivančić. Andrija Kraven della Dolac, preparato dalla maestra Larisa Grgić, ha recitato “Capuceto alla fiumana”, mentre gli alunni della maestra Patrizia Smelli della Gelsi hanno recitato una serie di poesie dialettali. La Belvedere si è presentata con uno spettacolino di tutto rispetto, “Fraca boton”, su come acquistare risparmiando, esibizione preparata da Roberto Nacinovich. Il maestro Dean Šikić della San Nicolò ha preparato invece Sandro Mihočić, che ha recitato “El mio nono pescador”, e Morena Marot con “Piove piovesina”.
A concludere la serata sono stati i ragazzi della Filodrammatica giovani, guidati da Gianna Mazzieri Sanković, con lo spettacolo “Futuro purissimo e richissimo”, presentato già al Festival dell’istroveneto a Buie.
Possiamo dire con assoluta certezza che con le nuove generazioni il progetto dell’insegnante Livia Calderara, volto a tutelare il nostro dialetto, è ancora vivo e più forte che mai.

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