Il colore della passione celebra il Giorno della Città

A inaugurare la mostra nel Museo civico di Spalato sono stati l’Ambasciatore Pierfrancesco Sacco, il Console Davide Bradanini e la direttrice dell’ICE, Sandra Di Carlo

0
Il colore della passione celebra il Giorno della Città

La celebrazione dell’”Italian Design Day” è una manifestazione che si svolge ogni anno in tutto il mondo con l’obiettivo di avvicinare il design e la cultura italiani al più ampio pubblico di esperti, cultori ed estimatori dell’estro tricolore. Il tema della manifestazione di quest’anno, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con l’Agenzia ICE, è “Progetto e materia: nuove sfide per la ripartenza sostenibile del Made in Italy”. In questo contesto e all’interno del programma celebrativo della festa di San Doimo e della Giornata della Città di Spalato, nella prestigiosa sede del Museo civico in via Papalić al civico 1 (Galleria di Diocleziano) è stata allestita la mostra denominata “Rosso – il colore della passione”.

Davide Bradanini, Pierfrancesco Sacco, Andro Krstulović Opara e Sandra Di Carlo

Un’estetica unica
L’apertura si è svolta ieri in presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Zagabria, Pierfrancesco Sacco, del sindaco di Spalato, Andro Krstulović Opara, della direttrice dell’ICE, Sandra Di Carlo e del Console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini, il quale ha illustrato il significato della mostra.
“Ormai i dettagli della mostra si sanno, anche perché recentemente è stata esposta a Zagabria – ha dichiarato il Console –. Rosso è il colore della passione e in questa mostra troviamo gli oggetti iconici del design italiano in tutti i campi, dall’arredamento, design, industria, industria automobilistica e altro. Sicuramente si tratta di oggetti da vedere, sia per la loro importanza nel campo del design, che per l’estetica particolare contrassegnata dal colore rosso”.

Bradanini, Sacco e Krstulović Opara sulla Vespa

Oggetti noti in tutto il mondo
Si tratta della stessa esposizione che si è svolta dal 5 al 12 novembre dell’anno scorso a Zagabria. L’esposizione zagabrese è stata realizzata dall’ICE (Istituto Italiano per il commercio estero) di Zagabria, in coordinamento con l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura, in collaborazione con la Zagreb Design Week. Sono stati presentati oggetti di uso quotidiano considerati dei classici in tutto il mondo, tra i quali l’iconica poltrona Sacco di Zanotta che proprio quest’anno ha ricevuto da ADI il Compasso d’Oro alla carriera, ma anche le macchine da scrivere della Olivetti o le poltrone Frau, che col modello rosso hanno celebrato il novantesimo di Vanity Fair.
L’identità vista attraverso il design
Come è stato spiegato nel libretto che ha accompagnato la mostra, il rosso è sempre stato il colore dell’identità italiana. Rosse sono le Ferrari, rosse le camicie di Garibaldi, ma rosse sono anche le lampade di Martinelli Luce o le splendide poltrone “floreali” di Edra Rose. Tra gli organizzatori della mostra spalatina è venuto a trovarsi anche il Vespa Club di Spalato. L’evento che è stato inaugurato ieri sera a Spalato ha visto protagonisti oggetti di culto di rinomati designers italiani considerati dei classici in tutto il mondo realizzati esclusivamente in colore rosso, colore che distingue l’eccellenza italiana nel mondo. Il pubblico di Spalato ha l’occasione di ammirare una selezione di oggetti iconici mediante i quali raccontare perché l’Italia è sinonimo indiscusso di design: la Vespa Piaggio, la caffettiera Bialetti, la poltrona “Up5”, la lampada da tavolo di Martinelli “Cobra”, la poltrona “Sacco” e molto altro.
La mostra rimarrà aperta fino al 13 giugno 2021 con ingresso libero. Potrà essere visitata tutti i giorni lavorativi dalle 9 alle 20 e il fine settimana dalle 10 alle 14.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display