Il benessere arriva quando inseguiamo i nostri desideri

Elis Lovrić, cantautrice e attrice di Porto Albona dà il suo apporto all’Eurovision Song Contest, edizione che quest’anno, in seguito alla pandemia, si presenta in una forma del tutto particolare

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Il benessere arriva quando inseguiamo i nostri desideri

Elis Lovrić, cantautrice e attrice di Porto Albona, che scrive i suoi brani per lo più in dialetto ciacavo albonese, lo zacavo, si presenterà domani, sabato, 9 maggio, nella trasmissione “Eurosong od doma” (Eurovision da casa). Si tratta di un’iniziativa con cui i promotori croati della famosa manifestazione Eurovision Song Contest, in particolare i gestori e gli autori del sito web eurosong.hr, vogliono dare all’affezionato pubblico della kermesse musicale la possibilità di godersi, sul canale YouTube della pagina Internet in parola, un omaggio croato allo spettacolo che si sarebbe dovuto tenere a Rotterdam, a metà maggio. L’edizione 2020 dell’Eurovision Song Contest, come noto, è stata cancellata a causa della diffusione del coronavirus, mentre sabato, nella trasmissione menzionata, si esibiranno alcuni cantanti croati che hanno già partecipato a “Dora” e/o all’evento Eurovision Song Contest.
Fare la cosa giusta

L’esibizione al Festival Dora nel 2019

E tra loro ci sarà, quindi, pure Elis, la quale l’anno scorso era tra i finalisti di “Dora”, evento nell’ambito del quale si sceglie il/la rappresentante della Croazia all’Eurovision Song Contest. Ha partecipato alla competizione pure quest’anno, questa volta con la canzone “Jušto” (Giusto). Del brano, dell’edizione 2020 e dei progetti per il corrente anno Elis ci ha parlato in un’intervista.
“Sono stata molto sorpresa quando sono stata inclusa tra i sedici partecipanti al Festival Dora 2020. Non è facile entrarvi. E, inoltre, mi sono candidata con una canzone diversa dal resto del mio repertorio”, ha detto Elis, precisando di essere consapevole del fatto di essere conosciuta come una cantante “calma”, con la chitarra in mano, e confermando che il brano “Jušto”, prodotto in collaborazione con Matej Zec, ha un ritmo del tutto differente. Di conseguenza, anche la coreografia ideata per il palcoscenico di “Dora” è stata piuttosto dinamica.
Inizio 2020 molto impegnativo
“Ero molto emozionata perché è toccato a me aprire l’evento e, tra l’altro, ho avuto anche dei problemi tecnici. Però è stata, comunque, una gran bella esperienza e i momenti sul palcoscenico sono stati bellissimi. Nei giorni precedenti abbiamo dovuto anche firmare una dichiarazione che non eravamo stati all’estero, a causa del virus”, ha raccontato, ammettendo che è stato un periodo molto impegnativo per lei, in quanto stava portando avanti ben quattro importanti progetti, che esigevano continui spostamenti. La mattina c’erano le prove per “Dora” a Zagabria, poi doveva andare a Fiume, per le prove per lo spettacolo “Esercitazione alla vita – seconda volta” (nel ‘90 è stata una delle protagoniste ndr), e poi la sera di nuovo a Zagabria. Nelle settimane precedenti aveva pure degli impegni legati alla sua partecipazione all’edizione 2020 del Festival della canzone croata Zagrebački Festival e contemporaneamente erano in corso le preparazioni per la traduzione del libro di poesie “Kanat od mora” (Il canto del mare) dallo zacavo in giapponese.
Chiudere le finestre al male
“Riguardo alla canzone ‘Jušto’ alcune persone mi hanno detto che è stata come una predizione di questo periodo difficile che stiamo vivendo adesso. Io non ne ero consapevole finché non me l’hanno fatto notare. L’ho scritta perché avevo bisogno di fare spazio, nella mia vita e dentro di me, alle cose buone. Si tratta di tutte quelle cose positive che ci danno forza e bellezza, permettendoci di comportarci bene verso noi stessi e verso gli altri. In questo senso ricordo i versi in cui canto che ‘ho chiuso le finestre a bugiardi e ladri’ o, in zacavo, a ‘slepci i toti’”, puntualizza Elis, la quale nello stesso brano afferma che “ogni periodo porta qualcosa di bello e qualcosa di brutto”, mentre l’importante è trovare il buono e continuare ad andare avanti, in modo umano, rispettando gli altri, ma anche seguendo i propri desideri. Il “giusto” nella canzone si riferisce a tutte quelle cose che dobbiamo fare per noi stessi, ma non le facciamo per paura o perché gli altri si aspettano da noi un comportamento (più) conforme alle “norme”.

Un’esibizione con la corale “XL” della CI di Albona

A causa del virus
La canzone parla, dunque, anche di tutti i “sì” che dovrebbero diventare “no”. Eliminare le troppe accondiscenze, tolleranze e pazienza verso gli altri dalla propria vita è uno dei progetti che Elis vorrebbe realizzare quest’anno. Dopo la partecipazione a “Dora”, la cantautrice avrebbe dovuto presentare la versione giapponese del suo libro “Kanat od mora” (Il canto del mare), tradotto da Irena Srdanović. Si tratta del primo volume tradotto dallo zacavo albonese in giapponese. “Non vedo l’ora di presentarlo al pubblico. L’evento era pianificato per il 16 marzo, ma non ha avuto luogo a causa della pandemia”, ha detto Elis.
l libro avrebbe dovuto essere presentato a Fiume nell’ambito dello spettacolo “Esercitazione alla vita – seconda volta”, tratto dal romanzo di Nedjeljko Fabrio, in quanto la raccolta contiene pure il racconto “Fanica”, scritto da Elis dieci anni fa e ispirato all’omonimo personaggio che la Lovrić interpretò nella versione originale dello spettacolo di trent’anni fa e che interpreta anche nello spettacolo che ancora attende la prima rappresentazione. Elis avrebbe voluto presentarsi l’anno scorso in Giappone, però la tournée doveva essere rimandata per motivi logistici e tecnici.
In attesa di tempi migliori
Dopo un periodo molto dinamico, “vissuto, praticamente, in macchina”, attualmente anche la vita di Elis Lovrić, per forza maggiore, vede meno movimento. Ma gli impegni continuano a essere numerosi.
“Il periodo di lockdown mi ha dato l’opportunità di risolvere molte cose che aspettavano di essere risolte da molto tempo. Mi sembra di avere più lavoro di prima, anche se tutti i concerti e gli spostamenti pianificati, compresa un’esibizione in Polonia, sono venuti a mancare e non ci saranno. Tuttavia, sto lavorando moltissimo e faccio gran parte del lavoro online”, dice Elis, contenta di poter ora godersi il mare e i tramonti e le bellezze della natura, che fino a marzo poteva ammirare solo dalla macchina, tra un viaggio e l’altro. Augura a tutti di poter scoprire in questi giorni il meglio di sé stessi e di credere che questo periodo porti al mondo una maggiore solidarietà e umanità.

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