I santuari dell’Istria attraverso i secoli

La chiesa di Santa Maria della Visione di Strugnano ha ospitato la presentazione del volume dello studioso triestino David Di Paoli Paulovich, impegnato nella ricerca e nello studio delle tradizioni liturgiche dell'area adriatica orientale

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I santuari dell’Istria attraverso i secoli
Alcune copie della pubblicazione “Santuari mariani dell’Istria”. Foto: KRIS DASSENA

Non poteva esserci luogo migliore della chiesa di Santa Maria della Visione per presentare l’ultima pubblicazione dello studioso David Di Paoli Paulovich, intitolata “Santuari mariani dell’Istria. La devozione mariana in Istria e nel Quarnero. Tradizioni, riti e canti popolari”, edita dall’Associazione delle Comunità istriane, di cui è presidente. Dopo le presentazioni di Buie e Visinada, l’autore triestino, di antica famiglia istriana, ha fatto tappa a Strugnano, ospite della CAN di Pirano e della locale Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini”. La località in questione è strettamente legata all’apparizione della Vergine, che secondo le fonti sarebbe avvenuta cinque secoli fa. Avvenimento profondamente presente nella storia civile, culturale e religiosa di buona parte della popolazione istriana, che ha fatto diventare Strugnano una meta di pellegrinaggio per antonomasia. Non per nulla Di Paoli Paulovich ha deciso di richiamare ed esaltare Strugnano, mettendo in copertina la riproduzione di un santino che riporta il quadro della Madonna che tuttora adorna l’altare maggiore e l’immagine del santuario.

Patrimonio musicologico e liturgico
A fare gli onori di casa sono stati la presidente del sodalizio, Fulvia Zudič e il parroco Bojan Ravbar, che si è detto lieto di poter offrire gli spazi della casa di Dio per tale evento. A dialogare con Di Paoli Paulovich, che da un ventennio è impegnato nella ricerca e nello studio delle tradizioni liturgiche dell’area adriatica orientale e ha all’attivo un opus storiografico notevole e copioso, è stato lo storico Kristjan Knez, che è oltretutto vicepresidente della CAN piranese e alla guida della Società di ricerche storiche e geografiche di Pirano. “Il volume in questione è un ulteriore tassello che va ad aggiungersi a un lavoro importante di raccolta, di catalogazione e divulgazione del lascito innanzitutto musicologico e liturgico, specialità dello studioso e del patrimonio immateriale di queste terre”, ha affermato Knez, sottolineando l’importanza di salvaguardare, conservare e tramandare alle generazioni future la memoria e il retaggio storico-culturale.

Da Muggia fino al Quarnero
Il volume si presenta come un itinerario ideale da Muggia fino ai territori insulari del Quarnero, che porta alla scoperta dei santuari maggiori e minori, anche attraverso il generoso apparato iconografico. Per quanto concerne l’area del Capodistriano, tra i maggiori, oltre a quello di Strugnano, riporta pure la chiesa della Santa Maria della Salute di Semedella, mentre tra i minori annovera i santuari della Madonna di Loreto e di Santa Maria d’Alieto a Isola, nonché della Madonna di Consolazione a Pirano. La seconda parte della pubblicazione propone, invece, un condensato del repertorio canoro devozionale tradizionale dedicato all’Immacolata.

Composizioni d’epoca
Come ha spiegato David Di Paoli Paulovich, la devozione mariana era particolarmente sentita e veniva esplicata anche attraverso numerosi laudi mariane in lingua italiana. Oggi fanno ormai parte del passato e sono state quasi completamente dimenticate, ma lo studioso a seguito di una ricerca approfondita e certosina, è riuscito a raggrupparle, trascrivendone parole e note. Il pubblico ha potuto sentire alcuni dei canti raccolti nel libro, che sono stati eseguiti dal soprano Eleonora Matijašić, accompagnato all’organo da Di Paoli Paulovich. Per dare un’immagine più moderna alla pubblicazione, questa è stata corredata da un filmato di 20 minuti realizzato da Marco Tessarolo mediante tecniche cinematografiche, che dopo la presentazione è stato proiettato all’Agriturismo Giassi.

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