I «Pagliacci» e la società moderna in cui viviamo

Dopo il primo allestimento del 1946 fa ritorno il 4 novembre al TNC di Spalato la versione dell'opera curata dal regista Mario Kovač. La serata sarà diretta dal Maestro Ivo Lipanović

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I «Pagliacci» e la società moderna in cui viviamo
Alcuni degli interpreti nel foyer. Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

Presso il foyer del TNC di Spalato è stata annunciata l’opera “Pagliacci” che andrà in scena nel suo unico atto il 4 novembre prossimo. L’opera “Pagliacci” con il suo prologo iniziale era il manifesto del movimento letterario e musicale che si sviluppò in Italia nella seconda metà dell’Ottocento. I veristi rappresentavano in primo piano la tensione degli scrittori per un’attenzione alle realtà sociali, regionali e popolari del tempo in cui i fatti di cronaca violenti e sanguinari erano intrisi di impulsi primitivi e grotteschi. Inoltre, i veristi in campo musicale miravano alla creazione di una nuova struttura del libretto in cui il testo drammatico era pensato per il pubblico più conciso, chiaro, efficace e reale.

I veristi, sia nel campo della letteratura che in quello musicale rappresentano situazioni regionali fatte di povertà e i loro personaggi sono contadini, pescatori, minatori. L’opera “Pagliacci” fu composta dal napoletano Ruggero Leoncavallo in cinque mesi mentre risiedeva in Svizzera nella casa di un’ex ballerina di cognome Cucchi. La casa della ballerina era situata proprio di fronte alla casa del compositore in cui in quel periodo risiedeva Puccini e per curiosità si pensa che tra i due compositori ci fosse un accordo sugli orari per non disturbarsi a vicenda mentre lavoravano musicalmente.

Il debutto nel 1892
L’opera “Pagliacci” fu acquistata da Edoardo Sonzogno e andò in scena al Teatro Dal Verme a Milano il 21 maggio 1892 e fu diretta da Arturo Toscanini con eccezionali consensi di pubblico al contrario della critica. Dopo pochi mesi “Pagliacci” fu rappresentata a Vienna, Dresda, Berlino, Londra, Stoccolma, Bordeaux, Parigi, Zagabria e New York. L’opera, tradotta in tantissime lingue, fu rappresentata in tutti questi teatri raggiungendo un numero impressionante di rappresentazioni e la sua fortuna e il suo successo tutt’oggi non accenna a diminuire.

Gli anni recenti
Ritornando alla piccola realtà del Teatro spalatino la rappresentazione dell’opera “Pagliacci” è stata proposta diverse volte nel corso degli anni. La prima rappresentazione fu nel 1946 con la direzione di Silvio Bombardelli. I “Pagliacci” venivano spesso rappresentati in modo indipendente nel suo unico atto o con “Cavalleria rusticana” al suo seguito. In una delle sue ultime rappresentazioni spalatine l’opera “Pagliacci” diretta dal Maestro Loris Voltolini ebbe nella sua seconda parte la rappresentazione dell’opera “Povratak” (Il ritorno) di J. Hatze.

Il cast
Il cast dei cantanti per la prima rappresentazione al TNC di Spalato è composto nelle vesti di Canio da Ivan Momirov, da Antonija Teskera nella parte di Nedda, Tonio sarà interpretato da Grga Peroš, Lovre Gujinović sarà Beppe e Marko Lasić interpreterà Silvio. Il regista Mario Kovač ha dichiarato di aver creato e introdotto delle nuove idee scenografiche che si vedranno durante lo svolgimento della prima rappresentazione dell’opera. La direzione dell’opera è affidata al Maestro Ivo Lipanović. La presentazione dell’opera è stata caratterizzata da una lunga e appassionata discussione sull’opera “Pagliacci” in cui è avvenuto un grande scambio di esperienze e di visioni nuove e conservatrici riguardo all’opera. La discussione sull’opera “Pagliacci” ha creato un’atmosfera ricca di entusiasmo e di sana passione che come obiettivo ha la divulgazione individuale della cultura musicale a servizio della collettività nella società moderna e complicata in cui viviamo.

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