
La galleria d’arte “Salon Galić” di Spalato ospita una mostra di arte contemporanea dell’artista e architetto Dražen Pejković. L’allestimento della mostra intitolato “Totem(i)” è composto da una serie di sculture di colore nero che sono messe in risalto dagli ambienti delle sale e dalla luce molto chiara. Le sculture sembrano molto slanciate, sottili e trasparenti, dalle varie forme e dimensioni. Queste rappresentano un particolare linguaggio astratto.
Forme e figure
Le sculture si presentano al pubblico con varie forme spesso in contrasto tra loro nelle loro strutture architettoniche che sono create dall’artista. Le forme sono verticali, irregolari o strutture diagonali, a spirale, a cerchio o architettoniche orizzontali. I materiali usati dall’artista per creare le sue sculture sono vari. Spesso sono fusi insieme fili tessili, spaghi, colla, polistirolo, argilla, resina e corde di varie dimensioni. Tutti questi materiali non sono messi e utilizzati a caso, ma sono frutto di una costante ricerca e sperimentazione artistica che attraverso gli anni l’artista perfeziona con la sua tecnica artistica. I materiali sono applicati e adattati alla struttura secondo la sensibilità artistica che richiede la creazione della scultura.
Le sculture appartengono ad un mondo delle forme associate a figure antropomorfe, a strutture architettoniche che fanno parte del genere dei totem. Le sculture, osservandole nell’allestimento, a prima vista hanno un aspetto tetro, sembrano apparentemente corrose e in via di decomposizione, cariche di uno spirito artistico che emana negatività. In realtà le sculture sono costruite con molta cura e con un’estetica artistica sul colore nero che emana una luce setosa. Le sculture create con la trasparenza nel colore scuro e nero fanno penetrare le fonti di luce all’interno e reagiscono nella scultura creando le dinamiche e i riflessi di luce dando alla scultura una vitalità e un movimento. Quest’ultimo si rinnova ogni volta che cambia l’intensità della luce che si riflette nella struttura artistica. Le forme delle sculture oscure comunicano al pubblico dei messaggi intimidatori mediante un linguaggio artistico come le sculture attraenti, affascinanti e sofisticati nella loro creazione.

Corpi in movimento
L’artista crea molto spesso delle sfere che entrano nella sottile trama dei fili che compongono la scultura. Nelle strette maglie si notano strutture interne spesso molto complesse e articolate; hanno la funzione di creare un movimento plastico alla scultura stessa. Quando l’artista aumenta la densità delle trame dei fili si creano figure e forme spaziali e i fili che pendono liberi dalla struttura creano figure scultoree ricche di vitalità, latenti con forme plastiche in movimento simili a meduse. Il linguaggio artistico astratto di ogni singola scultura cambia se vista dall’osservatore dai diversi angoli e punti visivi dello spazio in cui è esposta la struttura. Le sculture dell’artista Pejković attivano e dinamizzano lo spazio in cui sono esposte.
Le strutture artistiche poste all’interno delle sculture riflettono essenza, creazione, vitalità e movimento. Le sculture sono create con materia vivente, simboli di vita individuali, incorporate nel moderno tessuto sociale. Le opere rappresentano i micro e i macromondi della materia vivente che si degrada e allo stesso tempo si rinnova.

Arte e architettura
La mostra appartiene ad un percorso artistico intitolato “Genesis” suddiviso durante gli anni in vari cicli. Dražen Pejković è nato nel 1968, lavora a Spalato. Si è laureato in Architettura presso la Facoltà di Architettura di Zagabria nel 1994. Si occupa di urbanistica e architettura, è impiegato presso il Dipartimento di Urbanistica della Città di Spalato e dirige progetti presso l’Università di Spalato. È membro dell’Associazione degli architetti e ingegneri di Spalato. Ha fatto parte di commissioni autorevoli per concorsi di architettura e urbanistica a Spalato, Zara e Zagabria. È autore di testi sull’architettura, ha ricevuto premi in concorsi urbanistici e architettonici. Partecipa a mostre collettive e individuali di architettura e arte. Ha allestito insieme a Dinko Bogdanić (coreografo) e all’artista musicale Joško Koludrović una coreografia per il balletto “Pixels”, andato in scena al TNC di Spalato in occasione della Giornata mondiale della danza. La mostra “Totem(i)” è aperta fino al 20 febbraio prossimo.

Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA
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