Grč e l’Orchestra: concerto memorabile

In seguito alle misure antipandemiche, l’evento si è svolto senza la presenza del pubblico ed è stato trasmesso sul canale YouTube del KanalRi, nonché sul sito web di Rijeka 2020

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Grč e l’Orchestra: concerto memorabile

La band fiumana di culto Grč si è esibita sabato scorso alla Pescheria assieme a una sezione dell’Orchestra sinfonica del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc”. Considerate le attuali restrizioni antiepidemiche, l’evento si è svolto senza la presenza del pubblico ed è stato trasmesso in diretta sul canale YouTube del KanalRi, nonché sul sito web di Rijeka 2020.

Ana Jurčić e Zoff

Quando nell’ormai lontano 1982 Zoran “Zoff” Štajdohar fondava la band shock rock dall’emblematico nome Grč, molto probabilmente non pensava di poter mai essere accostato all’Orchestra sinfonica dello “Zajc”, che simbolicamente rappresenta tutto ciò a cui il gruppo si ribellava, dalla musica fondata su concetti rigidi e norme istituzionalizzate, al pudore sul palcoscenico, all’arte riservata ai pochi. Eppure, dal decapitare teste di vacche in locali underground come il leggendario Palach, Zoff si è ritrovato a esibirsi con professionisti della musica classica in uno dei più importanti monumenti storico-culturali di Fiume, concludendo una delle più grandi iniziative culturali nella storia della città.
Nessun intervento scenografico
Alle canzoni con le quali Grč suscitava scalpore, sgomento e indignazione nell’alta società degli anni ’80 è stata data nuova vita grazie agli arrangiamenti del compositore e polistrumentista fiumano Zoran Majstorović e alla magnifica esibizione della selezionata sezione dell’Orchestra sinfonica. Otto violini, due viole, due violoncelli, un contrabbasso, un fagotto, un flauto, un clarinetto, una tromba, un trombone e un sassofono hanno riempito lo spazio della Pescheria che si presta sorprendentemente bene a una performance che combina lo shock rock con strumenti classici. Infatti, il pressoché assente intervento scenografico alla location ha fatto sì che i musicisti dell’Orchestra si esibissero nei corridoi della Pescheria normalmente utilizzati dagli acquirenti, mentre la band era posizionata su tavole di legno sistemate al livello dei banconi dai quali non sono state rimosse le tradizionali bilance utilizzate per la vendita del pesce. L’installazione audio-visiva permanente di Pavel Mrkus e i pilastri della Pescheria illuminati di luci blu e arancione hanno dato quel tanto di raffinatezza alla rauca voce di Zoff e alla pesantezza della musica della band, ammorbidendo e per certi versi soffocando il contrasto che avrebbe potuto crearsi tra la band e l’Orchestra. Dall’altro lato, i pannelli di plexiglass utilizzati per la protezione dei musicisti si sono sposati perfettamente con la verticalità dello spazio, confermando l’equilibrio della scenografia.

La sezione dell’Orchestra sinfonica di Fiume è stata diretta da Zoran Majstorović

Il repertorio
Non scendendo a compromessi, Zoff ha rispettato la consolidata identità artistica della band. Con il viso coperto da un cappuccio nero, Zoff ha aperto la performance con “Bogovi”, dell’album “Nek’ padaju glave” pubblicato nel 2016. Come negli anni ’80, l’attacco alle crepe della società è stato lanciato dalla voce rauca di Zoff che non accenna al canto, presentandosi piuttosto come un collage di slogan pronunciati durante lotte sociali. Proseguendo, a volto scoperto, con “Gospodari moći” e “Stršljen”, dello stesso album, il frontman di Grč ha cantato-recitato “Životinja”, del disco “Još ima krvi” uscito nel 2008, indossando una maschera animalesca raffigurante un mostro misto tra un toro, un maiale e un montone. Hanno fatto seguito “Crne rukavice”, dell’album di debutto “Sloboda narodu”, e “Sveta krv”, prima di arrivare al più grande successo dei primi anni di attività della band e la canzone che aveva segnato profondamente la scena musicale alternativa, andando a ispirare le successive generazioni di giovani ribelli. “Noćas se Beograd pali”, nel caso ci fosse stata la presenza del pubblico, avrebbe indubbiamente fatto ardere la coinvolgente atmosfera creata dalla performance. Il concerto si è concluso con “Jama”, ispirata all’omonimo poema di Ivan Goran Kovačić, cantata per la prima volta da una donna, la cantante, performer e ingegnere del suono Ana Jurčić, vestita di un kimono bianco con sfumature nere che si accordava alla scenografia bicromatica (ad eccezione delle luci blu e arancione) dell’evento.

I musicisti tra i banconi della Pescheria

Poetica cupa e ribelle
Una combinazione straordinaria, quella tra la cupa e ribelle poetica di Grč e la raffinatezza dell’Orchestra sinfonica fiumana. L’arrangiamento di Zoran Majstorović e l’evidente impegno e l’entusiasmo dei musicisti hanno incorniciato e rivitalizzato il repertorio della leggendaria band fiumana, non intaccandone l’autenticità.
La ripresa in diretta del concerto è stata introdotta da un breve filmato che mostra una conversazione tra Zoff e Siniša Reljac, capitano della Jadrolinija. Nel corso di una breve chiacchierata, i due riflettono sulle scelte di vita che li hanno portati a seguire la propria strada che, curiosamente, per entrambi è iniziata nel 1982. Il concerto di Grč e dell’Orchestra sinfonica fiumana è stato infatti allestito, oltre che per concludere il progetto di Fiume CEC, anche per celebrare i 40 anni di attività della leggendaria band.

Le suggestive luci hanno illuminato il bellissimo spazio della Pescheria

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